Finalmente è finita la sperimentazione per l’inoculo del vaccino antialghe in acquario. Da oggi il problema di alghe verdi, marroni, di cianobatteri, dinoflagellati non ci sarà più. Sia per gli acquari di acqua dolce che per gli acquari marini. Scopriamo come e soprattutto perché.
Davide Mascazzini ci racconta
Ma sentiamo la voce di chi ha partecipato alla ricerca del vaccino. Per primo interpelliamo Davide Mascazzini, esperto acquariofilo di lunga data, e che potete aver sentito anche in una delle sue molteplici conferenze, come quella dello scorso anno al PetsFestival.
Davide ci racconta di essere stato contattato oltre due anni fa dalla prestigiosa UCNC (University of California from North California), per partecipare allo studio: “Dopo essere stato contattato, e dopo aver firmato un documento di non divulgazione, abbiamo cominciato a sperimentare diversi tipi di vaccino nelle nostre vasche. Dapprima le stesse venivano infestate con ogni tipo di alga, e successivamente vaccinate. Il principio attivo con molta difficoltà all’inizio riusciva ad avere la meglio successivamente sulle alghe debellandole completamente. Addirittura i dinoflagellati scomparivano in non più di un paio di giorni“.
Massimo Morpurgo ha sperimentato anche in acqua dolce
Massimo Morpurgo, studioso di acquari con un passato di conferenziere in innumerevoli location, ha seguito lo stesso iter, firmando prima un atto di non divulgazione, e poi cominciando a sperimentare in proprio. Ma in questo caso ha anche contribuito a scrivere una parte delle linee guida, visto che ha messo le mani anche su vasche di acqua dolce.
Ci racconta Massimo: “All’inizio la sperimentazione è stata davvero frustrante. Le alghe assalivano l’acquario in maniera incontrollata. Alghe nere ed a pennello su tutti gli acquari di acqua dolce, e le pasticche non sorbivano nessun effetto. Eravamo molto demoralizzati. Poi la scelta di aggiungere del Citosfato clorofobico al principio attivo basato su molecole algali ha fatto il miracolo, in pochi giorni alghe debellate. Tutti i successivi tentativi di reintroduzione di ceppi algali ha fallito. Questa alchimia chimico biologica ha agito come un vaccino, da qui il nome, che ha eliminato le alghe di basso livello e ne ha prevenuto la reintroduzione in acquario per almeno un anno“.
Controindicazioni del vaccino antialghe
La prima domanda che ci viene da fare è se non vi siano dei problemi o delle controindicazioni nel somministrare un prodotto così rivoluzionario. Ci risponde per primo Mascazzini: “in effetti non sempre la risposta con i pesci è stata positiva. Se l’acquario era troppo popolato, ovvero oltre 30 grammi di pesce ogni 100 litri, i pesci stessi andavano in affanno e nuotavano sottosopra per diverse settimane, come se fossero disturbati da qualcosa a livello cognitivo“. Infatti come sottolinea Morpurgo “il modo migliore è intervenire in maniera preventiva somministrando il vaccino nei primi 10 giorni dall’allestimento, prevenendo così le alghe per almeno un anno. Dopo questo periodo l’acquario, sia dolce che marino, dovrebbe continuare con le proprie gambe e potrebbe non essere necessario un richiamo“.
Costi e disponibilità del vaccino antialghe
Non sono stati ancora decisi in sede produttiva i costi, ma dalla UCNC dicono che sono fermamente convinti di poter strappare alle aziende un costo inferiore ad 1 dollaro ogni 100 litri. Perché dicono che il vaccino deve essere disponibile a tutti, e non solo a chi può permettersi di spendere ingenti capitali. Primi fra tutti, e c’era da scommetterlo, ci saranno le grandi strutture pubbliche che finalmente avranno un metodo naturale per sconfiggere le alghe alla radici. La scommessa è far arrivare il vaccino nei negozi nei primi giorni di settembre. Fino ad allora non dovremo far altro che aspettare.
Vaccino antialghe ed ecologia
I vaccini però ora saranno testati anche in mare, dove si spera, dicono sempre alla UCNC di riuscire ad intervenire in zone oramai invase dalle alghe. Un notevole aiuto, soprattutto concreto, all’ecologia di cui oggi si sente tanto parlare.
Noi non abbiamo, purtroppo, potuto prendere parte alla sperimentazione, visto che mi era stato chiesto di riempire l’acquario di alghe, ma siamo alla finestra nell’attesa di provare questo prodotto rivoluzionario. Rimanete collegati su DaniReef. Come sempre commenti e domande qua sotto o nei nostri canali Social.
Vista la data del sevizio mi verrebbe da pensare ad un Pesce…. spero di sbagliarmi.. hehe
Purtroppo non ti sbagli… basta guardare anche il tag di questo articolo!!!