Una nuova ricerca rivela che gli ecosistemi marini di tutto il mondo stanno sperimentando ondate di calore sempre più frequenti rispetto a quanto previsto in precedenza dai ricercatori.
Queste ondate di calore marine, perturbano gli ecosistemi marini e le persone che dipendono da loro.
I ricercatori hanno riferito che negli ultimi sette anni, in media sulla terra 12 ecosistemi marini ogni anno sperimentano temperature insolitamente calde che ci si aspetterebbe di vedere solo un paio di volte in un secolo.
Nel 2016, l’anno mediamente più caldo mai registrato, se ne sono verificati 23 di tali eventi.
I risultati sono in linea con ciò che gli scienziati continuano a dichiarare: gli oceani sono il più grande collettore di calore della Terra.
Secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration, negli ultimi 50 anni oltre il 90 per cento del riscaldamento della Terra è avvenuto nell’oceano.
Questi eventi stanno già accadendo in tutto il mondo e significano guai per i coralli, pesci e anche per i piccoli organismi che sono alla base della catena alimentare.
Diminuzione della biodiversità
Mentre il riscaldamento globale ha un effetto diretto sulle specie marine, i ricercatori hanno dichiarato che le ondate di calore diminuiscono la biodiversità.
Nuove specie che preferiscono condizioni più calde possono spesso sostituire specie amanti di acque meno calde. Il passaggio graduale da vecchie a nuove specie deve essere in grado di tenere il passo con il riscaldamento degli ecosistemi.
Tuttavia, negli ecosistemi in cui si verifica un veloce riscaldamento, queste comunità naturali sono condannate a subire una riduzione della biomassa e della diversità.
Nei Tropici le ondate di calore stanno facendo diminuire le nuove nascite dei coralli e stanno causando la diminuzione della biodiversità.
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Conclusioni
Le ondate di calore oceaniche colpiscono indirettamente anche gli esseri umani.
I ricercatori hanno anche teorizzato le sfide che i rapidi cambiamenti degli ecosistemi rappresentano per le comunità che dovranno prendere decisioni in merito alle risorse oceaniche. E siccome l’incidenza di tali eventi estremi di riscaldamento continua a salire, i risultati di questo studio evidenziano l’importanza di utilizzare proiezioni climatiche e altri strumenti predittivi per prendere decisioni per il futuro.