Questo acquario è meraviglioso, dopo averlo visto e fotografato non ci sono parole per descriverlo, spero che le foto gli rendano almeno in parte giustizia.
Stiamo parlando dell’acquario di Marco, in arte Marco Vank, un ragazzo bolognese che ha creato questa meraviglia letteralmente sopra i tetti di Bologna. Peccato che quando siamo andati per fotografare l’acquario il tempo non era dei migliori e non abbiamo potuto immortalare l’acquario assieme allo sfondo bolognese. Ma credeteci sulla parola, il colpo d’occhio è assai spettacolare. La promesse è che ci torneremo.
Non possiamo parlare di un acquario senza inquadrare le sue dimensioni. La vasca misura 130x70x50(h) per un totale di 455 litri lordi. La vasca è stata costruita con vetro extrachiaro da 12 mm e doppio fondo da 10 più 10 mm. L’acquario è inoltre tirantato su tutti e quattro i lati come si può vedere da alcune foto. Questa caratteristica viene incontro a due problemi che normalmente noi acquariofili abbiamo. Il primo, prettamente tecnico, riguarda la tenuta dell’acquario, il secondo invece riesce a limitare egregiamente il salto dei pesci fuori dall’acquario. Provare per credere.
L’acquario, come ci racconta Marco, mentre noi lo guardiamo con la mascella sul pavimento ed occhi rapiti, è stato creato soprattutto per i coralli duri SPS, ed in special modo acropore, di ogni tipo e alcune incredibilmente belle. Ma questo lo vedrete nelle nostre tante fotografie.
La Tecnica utilizzata
L’acquario da 130x70x50(h) cm in vetro da 12 mm, tirantata e con doppio fondo, ed il mobile sono stati costruiti dal negozio Hobby Acquari di Bologna. La sump misura 59x53x45, con divisorio e foro di passaggio acqua con livello regolabile. La vasca di rabbocco invece misura 16x53x45 per un massimo di 35 litri.
A muovere l’acqua ci pensano due pompe di movimento Ecotech Marine Vortech MP40qd da 17.000 l/h. Parliamo quindi di un movimento circa pari a 37 volte il volume. Un movimento praticamente da manuale per i coralli duri SPS. Grazie al Reeflink (recensione) la tipologia di flusso cambia ogni 6 ore per simulare quanto succede in natura. Le rocce vive sono ben 70 kg ed assicurano un filtraggio estremamente efficiente.
L’illuminazione è affidata ad una coppia di Radion G4 Pro accese per ben 12 ore al giorno, con un’ora di alba ed un’ora di tramonto.
Lo scambio fra acquario e sump è gestito da una pompa Jebao Jecob DCS 4000 impostata al massimo della potenza disponibile. Portata massima 4000 l/h e prevalenza 3,2 metri. Secondo il nostro programma, che trovate a questo indirizzo, l’acquario dovrebbe avere uno scambio di circa 900 l/h. Forse un po’ scarso per lo schiumatoio che monta Marco.
Lo scarico è da 50mm e scarica l’acqua direttamente dentro ad un filtro a rulli, il Rollermat elettrico della Thelling, che a sua volta scarica in sump. Per evitare di avere sedimenti all’interno del roller Marco ha posizionato due pompe di movimento che scongiurano il rischio di acqua stagnante, ed una terza sotto il “piedistallo che lo sorregge in sump.
Per quel che riguarda invece l’integrazione dei vari elementi ed oligoelementi necessari alla crescita dei coralli, Marco ha scelto di utilizzare il sistema ballig di Triton (cos’è il Metodo Balling? Approfondisci qui), utilizzando la linea di prodotti Triton Core7 Other Methods erogati tramite una pompa dosometrica a 4 canali di Aqua Trend, la Doser ONe Evolution 4ch.
La gestione della temperatura è effettuata tramite il refrigeratore Teco TK1000 (recensione) che si occupa sia del riscaldamento che del raffreddamento. In special modo per raffreddare l’acquario il refrigeratore si accende a 25,2°C e si spegne al raggiungimento di 24,5°C, con una isteresi quindi di 0,7°C.
Il riscaldamento è affidato al riscaldatore presente all’interno del refrigeratore e ad un ulteriore riscaldatore esterno da 400W posizionato in sump. Il riscaldatore è collegato al controller di temperatura T Controller Twin di Aquamedic, che oltre a far partire il riscaldatore al bisogno, fa anche partire 4 ventole di raffreddamento nel caso in cui la temperatura dell’acqua arrivi a 26°C, caso per altro improbabile visto il refrigeratore.
La schiumazione è affidata d un Bubble King 200 Double Cone con la sua pompa Mini Red Dragon 1200, il tutto collegato ad un ozonizzatore Sander C50, che a sua volta viene aiutato da un aeratore posizionato all’esterno del mobile. Inoltre è presente un impianto UV della Newa da 18W acceso 24h su 24h per 365 giorni
In sump trova posto un reattore di Zeolite di Ultra Reef, caricato con 500g di Zeolite, che vengono sostituite una volta al mese, ed un letto fluido Phosban Reactor, sempre in funzione, ma che viene caricato con le resine per fosfati solo all’evenienza. Sempre presente anche un sacchetto con 500ml di carbone attivo, che viene cambiato anch’esso ogni mese. Il rabbocco della vasca viene gestito dal sistema Osmolator 3155 di Tunze.
I valori in acquario
In acquario Marco mantiene i seguenti valori:
- KH: 7
- Ca: 430
- Mg: 1300
- NO2: 0
- NO3: da 0 a 0,2
- PO4: da 0 a 0,01
- Salinità: 1027 – 36 per mille
I valori chimici sono stabili e vengono misurati anche due volte a settimana. Ogni tre mesi vengono poi fatti i test ICP ed N-DOC, sempre di Triton, per tenere sotto controllo tutti gli aspetti dell’acquario. Sulla base dei test ICP vengono calibrati anche i metalli come Li, Mn, Mo, I, B, Sr, K e a seconda dei risultati dei test Triton N-DOC vengono utilizzati anche BIO-BASE ULNS.
Come gestione di routine, oltre alla quotidiana pulizia dei vetri, Marco cambia settimanalmente circa il 15% di acqua. Per farlo utilizza acqua osmotica autoprodotta tramite un impianto Aqpet 4PRO, aiutato da una pompa booster che porta la pressione dell’acqua a circa 8bar, il tutto, controllato dal lettore TDS. L’acqua così prodotta viene succssessivamente miscelata ai 3 componenti di Supreme Liquid Salt di Oceanlife, il sale liquido di OceanLife di cui abbiamo ampiamente parlato in questo articolo.
L’alimentazione di pesci e coralli nell’acquario marino di Marco Vank
Non esiste un acquario che non abbia un efficiente protocollo di alimentazione dei coralli e che si prefigga anche l’obiettivo di mantenerli sani. E l’acquario di Marco Vank non fa eccezione.
Per quel che riguarda l’alimentazione dei coralli SPS, Marco non applica una routine definita, ma si calibra a seconda dei risultati settimanali dei test di No3 e Po4, utilizzando tre prodotti liquidi chiamati Power 1, 2 e 3 che vengono prodotti dal suo negozio di fiducia Hobby Acquari. Oltre a questo Marco utilizza ogni tanto vari tipi di zooplancton, tra i quali Elos SVC e Nyos, e raramente nutre direttamente gli LPS con cibo solido. Ma ci racconta che non gli piace farlo perché il 90% delle volte il cibo viene saccheggiato da gamberi e lumache, o se somministrato di giorno, dagli stessi pesci.
Per quello che riguarda i pesci invece Marco Vank ci racconta che gli piace alimentarli abbondantemente, ed infatti sono ben pasciuti. Come per i coralli Marco ama variare spesso la loro alimentazione, utilizzando principalmente mangime granulato Vitalis (recensione) ed Ocean Nutrition, le fantastiche pastiglie Marine Grazer Mini (recensione) per brucatori sempre Vitalis, la spirulina Ocean Life, artemie liofilizzate Sera, e ultimamente anche Integra Powder di AGP Unica.
Ma non è finita qui perché Marco somministra ai suoi pesci anche una quantità non irrilevante di alghe Nori arricchite con aglio, della Ocean Nutrition.
Marco ci racconta poi che diversamente dai primi tempi, in cui dosava quantità rilevanti di cibo congelato come artemie, uova di aragoste o zooplancton, ha rallentato moltissimo con la somministrazione dei vari cibi surgelati perché ha notato che lo Ctenochaetus hawaiiensis dopo il consumo tendeva ad avere delle infezioni alle pinne, e credendo che questo derivasse probabilmente da una dieta troppo proteica e poco vegetariana ha eliminato il problema alla radice.
Curiosità
Il progetto acquario, ci continua a raccontare Marco, era nato per ospitare solo ed esclusivamente SPS, ed infatti ospita circa una cinquantina di Acropore, principalmente australiane, poi però, come si dice, la fame vien mangiando, e così si è appassionato (anche se in maniere minore) ad alcuni LPS, in particolare a scolymie, trachyphyllie, Lobophyllie, Funge ed acanthastree, ed arrivando a tenere oggi circa una ventina di LPS.
Il commento di DaniReef
L’acquario è da manuale. Praticamente perfetto dal punto di vista tecnico e con animali da urlo. Senza soluzione di continuità. Tutto quello che serve c’è. La sump è perfetta, il mobile vicino all’acquario con tutta la parte tecnica è incredibile. La gestione maniacale, e la passione si sente dalle parole di Marco Vank ma anche e soprattutto guardando come è gestita e presentata la vasca.
La luce è perfetta, anche se è sempre molto difficile fotografare l’acquario quando sopra ci sono le Radion. Ma il risultato credo sia comunque degno di nota, che ne pensate? E sempre parlando di luce abbiamo anche chiesto a Marco quale configurazione usasse, che ci ha prontamente girato i suoi valori, ma vi chiediamo di usarla con la testa. Non applicatela e basta, ma, nel caso, metteteci anche qualche mese ad arrivare alla seguente configurazione.
- canale 1: bianco freddo – 8 led: 55%
- canale 2: blu profondo – 8 led: 100%
- canale 3: blu – 8 led: 100 %
- canale 4: verde – 4 led: 20%
- canale 5: rosso fotografico – 4 led: 5%
- canale 6: UV – 8 led: 100%
- canale 7: viola – 4 led: 100%
- canale 8: bianco caldo – 2 led: 55%
Intensità totale 100%.
Il movimento è molto alto, e questo è un bene per il benessere dell’acquario e per gli animali che sono contenuti. Vi ricordiamo che siamo a circa 37 volte il volume dell’acquario, alternando le due pompe. L’unico neo forse è la pompa di movimento, che dovrebbe essere più potente per sfruttare quello stupendo schiumatoio che si nasconde dentro il mobile.
Il protocollo di alimentazione, sia dei pesci che dei coralli, mi piace molto, se non moltissimo, perché riesce ad alimentare in maniera perfetta ogni nicchia biologica contenuta nell’acquario, i pesci sono tutti belli grassi ed in salute, se si eccettua il problema allo Zebrasoma xanthurum ma di cui non conosciamo, nè noi nè Marco, le cause. Sembra un problema alla pelle, ma non saprei dirvi di più. I pesci poi sono tanti, anche se spariscono guardando l’acquario, ma nelle prossime pagine avremo modo di vederli uno ad uno.
Non abbiamo davvero altro da aggiungere che rimandarvi a pagina due con tutte le foto dei pesci e dei coralli.
Ringrazio Danilo per essermi venuto a trovare e per lo splendido articolo redatto,
spero di poterlo incontrare ed ospitare nuovamente.
volevo inoltre specificare, che ho apportato alcune modifiche alla vasca, tra i quali la sostituzione della pompa di risalita citata nell’articolo, con una Ecotech Vectra M2, impostata al 100% della potenza, così da migliorare significativamente lo scambio tra vasca e sump e far si che lo schiumatoio possa performare al meglio.
Inoltre è stata aggiunta un’altra Ecotech VorTech wQD, portando così a 3 il numero di pompe di movimento, tutte e 3 sincronizzate fra loro.
Un grazie va anche ai ragazzi di Hobby Acquari, Enzo, Giovanni e Massimo, per la loro professionalità competenza.
Ancora grazie e complimenti per lo splendido ed utilissimo Forum.
Marco
Ciao Marco , complimenti per la vasca e un saluto a Danilo per il bellissimo reportage..
Che sabbia hai inserito sul fondo ( quale granulometria) e se la tieni smossa da detrivori come stelle , lumache ecc..
Inoltre è stata messa per un fattore estetico o per una questione di bilanciamento di nutrienti e stabilità?
Grazie