Il 10 gennaio scrivevamo che le esportazioni dei coralli dall’Indonesia sarebbero ripartite il lunedì successivo. Oggi vogliamo fare il punto della situazione.
Il 13 gennaio formalmente l’Indonesia avrebbe potuto permettere la spedizione dei propri coralli dopo quasi due anni dal famigerato Ban. Noi abbiamo chiesto ai nostri contatti, europei ed americani di chiederci come è andata, e allo stesso tempo siamo stati con le orecchie e gli occhi aperti per leggere e captare i segnali provenienti da altri negozianti e dalle chiacchiere da bar.
Iniziamo con ReefBuilders, che annovera fra i propri corrispondenti proprio Vincent Chalias, che è un allevatore di coralli indonesiani che ha impiegato le ultime due settimane a preparare pacchi di acropore da spedire in tutto il mondo… Europa esclusa grazie a nuove regolamentazioni appena entrate in vigore che non faranno altro che rallentare di qualche settimana l’importazione qui da noi.
Come racconta Vincent le Acropore che dovrebbero arrivare presto da noi sono soprattutto Acropora granulosa, A. suharsonoi, A. plana and A. gomezi che sono più difficili da trovare anche in Australia, mentre le Acropora tenuis, A. millepora di ogni colorazione, le Acropora microclados in versione Pink Floyd, Pikachu, Strawberry e Shortcake saranno le benvenute ma sono già comunque disponibili dall’Australia.
Ed i prezzi?
Come avevamo sottolineato nel nostro articolo del 10 gennaio, che potete rileggere qui, noi ci aspettiamo un aumento dei prezzi dei coralli a causa della burocrazia aumentata e dei controlli che i proprietari delle farm devono fare prima della spedizione. Ricordando poi che oggi è possibile spedire solo animali cresciuti in farm e c’è il divieto assoluto di spedizione per colonie selvatiche e per talee fatte da colonie selvatiche.
I nostri contatti ci parlano di un aumento di prezzo rispetto agli stessi animali ordinabili due anni fa da un minimo del 20% fino ad arrivare in alcuni casi al doppio. In base ai coralli ed alla disponibilità. Numeri per altro sulla carta ancora in Europa perché ci sono alcuni dettagli burocratici da sistemare prima di poter accettare le spedizioni anche da noi.
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