Chi mi conosce lo sa, l’Acanthurus leucosternon è il mio pesce preferito. Secondo me il più bel pesce da allevare in acquario, per il comportamento e per i colori che ha.
Acanthurus leucosternon
L’Acanthurus leucosternon è un pesce chirurgo. I pesci chirurgo comprendono 3 sottofamiglie, 6 generi e 72 specie. Fanno tutti parte dell’ordine Perciformes, sottordine Acanthuroidei e famiglia Acanthuridae.
I pesci chirurgo sono particolarmente interessanti in acquario per la loro bellezza, per la loro semplicità di allevamento, la loro robustezza ed il loro scarso interesse per qualsiasi corallo, sia esso a polipo piccolo, a polipo lungo o molle. Ed il leucosternon non fa eccezione.
Dal punto di vista fisico i pesci chirurgo sono caratterizzati dall’essere compressi lateralmente con una lunga pinna dorsale, una piccola bocca pronunciata, ed un aculeo mobile (o spine immobili). Tutti gli appartenenti a questa famiglia di pesci sono inoltre caratterizzati dall’avere un intestino molto lungo adatto ad una dieta prettamente vegetariana composta principalmente da alghe.
Il leucosternon (rigorosamente con l’iniziale minuscola) fa parte della sottofamiglia più estesa e di maggior interesse acquariofilo, l’Acanthurinae. Questa sottofamiglia ha una singola spina per parte che rimane aderente al corpo e che può venire estratta per necessità come strumento di offesa o difesa, la famosa lama da cui è nata la dizione “pesce chirurgo”, e che può essere pericolosa anche per gli esseri umani.
L’Acanthurus leucosternon ha bisogno di molto spazio per il nuoto ed una dieta prettamente vegetariana composta soprattutto da alghe vive presenti in acquario. Pur essendo un pesce dominante, molto dominante, ha bisogno di anfratti dove poter nascondersi se spaventati. Inoltre essendo un pesce molto attivo nel nuoto, anche di notte, gradisce forti correnti ed un’acqua molto ossigenata. Possono raggiungere velocità molto elevate nel nuoto con il loro caratteristico moto ondulatorio. Per questo motivo è meglio prevedere acquari marini che abbiano una dimensione fortemente prevalente sull’altra piuttosto che vasche quadrangolari.
Il leucosternon, può raggiungere la ragguardevole dimensione di 54 cm secondo fishbase.org. Una dimensione mai vista in acquari neanche enormi. Dove in genere si mantiene a non più di 15 massimo 20 cm. Pur essendo un pesce da branco, in acquario viste le ridotte dimensioni, ne deve essere allevato un solo esemplare.
L’Acanthurus leucosternon viene anche chiamato pesce chirurgo dalla gola bianca, come è facilmente intuibile dalle fotografie. Il corpo è di un blu molto luminoso, vellutato come consistenza, la pinna dorsale è del caratteristico colore giallo, quella anale bianca, e quella caudale comincia con il giallo e poi è bianca con doppio contorno nero e bianco. La faccia è nera con la gola bianca. Semplicemente fantastico.
Distribuzione
Il leucosternon vive esclusivamente nell’Oceano Indiano: dall’Africa orientale fino al Mare delle Andamane, Indonesia sud-occidentale e Isola di Natale, si trova fino a Bali, ed in Indonesia nel Pacifico occidentale. Un areale piuttosto concentrato rispetto ai pesci marini, lasciando fuori buona parte dell’Oceano Pacifico, i Caraibi ed il mar Rosso.
Comportamento
Il comportamento del leuco è estremamente singolare. Lui domina l’acquario. Negli acquari normali non esistono altri pesci che possano tenergli testa, forse l’Acanthurus sohal, ma che sarebbbe da non allevare in acquari da meno di 1000 litri, ed anche lì sarebbe costretto. Essendo un pesce dominante, anche se non quello di taglia maggiore che potreste avere in acquario, è possibile che ingaggi frequenti scaramucce con tutti i pesci di livrea simile. I pesci più a rischio sono tutti gli altri acanturidi, soprattutto in una prima fase di acclimatamento, per cui il leucosternon deve essere rigorosamente inserito per ultimo in acquario, e soprattutto quelli con pesci di livrea e colorazione simile. Ad esempio i meno adatti sono il Paracanthurus hepatus e lo Zabrasoma xanthurum, dove spesso e volentieri potrebbero esserci lotte fino all’ultimo sangue.
Oltre alla sua aggressività lo vedrete sempre in acqua libera, sempre in forte movimento anche con accelerazioni improvvise. Più l’acquario è lungo meglio è per lui. Nuoterà sempre avanti ed indietro. Incessantemente. Con il suo caratteristico moto ondulatorio.
Se arrabbiato, e succede, potrebbe arrivare a scontrarsi con le rocce durante il suo nuoto convulso, come potete vedere nella foto precedente.
Alimentazione
Tutti i pesci chirurgo, come abbiamo detto, ed il leucosternon non fa eccezione, devono mangiare soprattutto alghe. Vanno bene quelle che crescono in acquario, ma anche le alghe nori che possiamo comprare al supermercato. Io il mio “Berto” che ha vissuto quasi nove anni in acquario, l’ho sempre nutrito prevalentemente con mangime granulare, e lui mi ha sempre restituito colori fantastici.
Dimensioni dell’acquario marino consigliate
Questo è un tasto dolente, perché come abbiamo visto i leucosternon crescono e tanto, inoltre sono aggressivi. Un acquario da 500 litri sarebbe la cosa migliore per loro, ancorché non perfetto. Possono essere tenuti in acquari più piccoli fino a 400 litri solo se una dimensione è predominante sull’altra. Ad esempio meglio un acquario come il mio da 130x60x50h che 80x80x60h per intenderci. Io il mio acquario lo dimensionai proprio per lui, per capirci. Non andrei mai sotto, per evitare di ritrovarmi con un pesce perennemente arrabbiato e stressato, e perennemente in lotta con malattie varie, come i puntini bianchi che riesce a prendere per qualsiasi cosa. Si abbassa la temperatura? Lui prende i puntini. Prende uno spavento? Lui prende i puntini. Per cui evitate vasche piccole. Ne va della sua e della vostra salute.
Allevamento
Se avete un acquario idoneo, non potete non avere questo magnifico pesce. Non presenta difficoltà di allevamento, essendo critica la sola fase di acclimatazione. In genere mangia tranquillamente di tutto, ma dovete pensare ad alimenti proteici vista la forte vocazione al nuoto. E’ un pesce che in acquari adatti è piuttosto longevo, è longevo ed è sempre in mostra. Purtroppo è soggetto a parassitosi in proporzione inversa alla dimensione dell’acquario in cui viene allevato.
Il consiglio di DaniReef: FORTEMENTE CONSIGLIATO MA IN ALMENO 500 LITRI (400 IN CASI PARTICOLARI)