Oggi vi parliamo di un tipo di allestimento per l’acquario di acqua dolce che negli ultimi anni è stato fra i più apprezzati, sto parlando dello stile Iwagumi.
Io non sono un appassionato di questo tipo di allestimenti, però è indubbio che a livello globale sia fra i tipi di allestimento maggiormente apprezzati. Quando parliamo di Iwagumi non possiamo non fare riferimento al grande maestro Takashi Amano. Grazie alla sua concezione di acquario ed ai vari aquascape da lui realizzati questo genere di allestimento è diventato famoso in tutto il mondo.
Lo scopo per cui si realizza un acquario di questo tipo è quello di ricreare un ambiente terrestre.
Le basi sulle quali si allestiscono gli Iwagumi prendono la loro origine dal Suiseki e dal Bonseki; il Suiseki è l’arte giapponese di disporre le pietre per favorire la meditazione, il Bonseki è l’arte giapponese di ricreare giardini in miniatura in vassoi. Takashi Amano era solito discutere nelle interviste che gli venivano fatte dell’importanza di osservare la natura per poterne trarre degli spunti nell’allestire un acquario. Non è un caso che Takashi Amano sia stato influenzato dall’osservazione dei magnifici giardini zen.
Le caratteristiche di un allestimento Iwagumi
Gli acquari Iwagumi sono caratterizzati da una serie di caratteristiche. Per molti acquariofili queste caratteristiche sono in realtà le debolezze di questo tipo di aquascape. Infatti l’Iwagumi o lo si ama o lo si odia, non ci sono mezze misure.
La prima caratteristica di questo allestimento è la pulizia dell’ allestimento. Generalmente infatti sono composti da pochi elementi: fondo, rocce, 2-3 varietà di piante e 1-2 specie di pesci. Sarebbe corretto uniformarsi a queste regole generali nel caso in cui si volesse allestire un Iwagumi, anche se dobbiamo sottolineare che su internet si vedano acquari con layout anche molto differenti.
In questo genere di allestimenti la voce grossa è fatta dalle rocce. Generalmente si utilizzano tre rocce: due piccole ed una grande. La roccia grande viene normalmente inserita al centro con le due rocce più piccole ai suoi lati. E’ fondamentale che le rocce utilizzate siano tutte dello stesso colore.
Un ruolo altrettanto importante è svolto dalle piante, negli Iwagumi generalmente si usano solo piante da prato o al massimo qualche pianta epifita da incastrare nelle rocce. Se infatti si optasse per piante a fusto alto quest’ultime andrebbero a disturbare il senso di equilibrio e di pulizia generale dalle vasca. Grazie a questo genere di allestimenti negli ultimi anni hanno avuto una diffusione eccezionale le piante da prato.
Alcune piante da prato che posso consigliarvi sono le seguenti: Pogostemon helfery, Hemianthus callitrichoides Cuba, Eleocharis parvula, Eleocharis acicularis.
In questo genere di allestimento si utilizzano solo pesci di taglia piccola da banco e pesci da fondo. Non è raro vedere su internet Iwagumi ospitanti caridine di vario genere. Come pesci vi consiglio ad esempio : Boraras brigittae, Danio margaritatus, Microdevario Kubotai, Danio erythromicron.
Se volete allestire un Iwagumi su internet non mancano video per poter prendere spunto e soprattutto vi ricordo quello che diceva il maestro Takashi Amano: osservate sempre la natura.