Quello che sto per dirvi è incredibile ma pare che si sia trovato il metodo per uccidere i dinoflagellati in maniera semplice, pulita e senza rischi. E non è un pesce d’aprile.
Tutto nasce da una storia piuttosto assurda che è stata raccontata sul forum reef2reef da parte dell’utente hankacrank e che il solito ReefBuilders ha subito ripubblicato sul proprio sito, e che non smetteremo di ringraziare per averlo fatto.
Sappiamo che i dinoflagellati arrivano spesso nei nostri acquari, e altrettanto spesso se ne vanno da soli, senza che noi dovessimo fare nulla. A volte è necessario utilizzare qualche rimedio, e noi stessi ne abbiamo scritto molto sull’argomento come potete rileggere qua. Io stesso ne sono stato colpito qualche anno fa e dopo due anni di lotta continua, dopo aver provato di tutto, e le foto che vedete in questo articolo purtroppo sono del mio acquario, ho dovuto capitolare e smontare l’acquario.
La stessa sorte sembrava capitare ad Hankacrank, che come molti di noi, era invaso dai dinoflagellati. Durante i vari trattamenti, Hankacrank ha installato una seconda vasca più piccola e ci ha spostato una roccia invasa dai dinoflagellati. Dopo una settimana i dinoflagellati nella seconda vasca erano completamente spariti. E come era possibile visto che tutto era gestito come la vasca più grande, con la stessa acqua? Dopo qualche giorno la scoperta, il riscaldatore della seconda vasca era rotto… e mentre il primo acquario era impostato a 25,5 gradi, il secondo era schizzato a 28,1 gradi.
Letto questo, Jake Adams (redattore di ReefBuilders), che ne era invaso in uno dei suoi acquari, ha anch’egli alzato la temperatura e dopo una settimana tutti i suoi dinoflagellati erano scomparsi. Nessuna traccia. Questa cosa tra l’altro ben si accompagna al fatto che anni fa, agli albori dell’acquariofilia moderna, erano ben pochi gli acquari che avevano dinoflagellati in acquario, ed il fatto che gli acquari fossero mediamente più caldi, anche a causa delle lampade HQi, sembra poter essere una motivazione plausibile.
Sembra quasi che siano alghe da acque fredde, o in qualche modo termolabili.
Come ultimo contributo vi lasciamo al video in cui Hankacrank ci racconta la sua storia, anche se il video è in inglese, ma si possono attivare i sottotitoli in inglese.
Non ci resta che provare anche nei nostri acquari e vedere cosa succede, in fondo dopo aver speso tantissimi soldi e tempo in tanti rimedi diversi, ed a volte assurdi, questa potrebbe essere la volta buona. Non c’è la garanzia che funzioni, ma sappiamo per certo che è un metodo piuttosto naturale, che non ha controindicazioni per coralli e pesci e che possiamo provare tutti a casa. Per cui se avete dinoflagellati non vi resta che provare!
Fatecelo sapere, sia nel bene, come speriamo, che nel male.
Buongiorno, prima di tutto i miei complimenti per tutti i tuoi articoli sempre chiari. Ho appena letto questo articolo sui dino che però è di qualche anno fa. Nel frattempo c’è stato un riscontro a questa soluzione che sarebbe idilliaca? A me è stato consigliato invece di installare una lampada UV, ma sono alquanto scettico su questa soluzione… Grazie
Ciao Pasquale e grazie dei complimenti.
Il problema nasce dal fatto che sotto il nome di dinoflagellati entrano tantissimi organismi diversi. Ed ognuno necessita di una strategia mirata. In generale però tutti i dinoflagellati sono sensibili alla temperatura. Altri, come gli Ostreopsis invece sono fortemente condizionati dagli UV. Nel caso si può tentare con entrambe le strade. Tenga però in considerazione che la lampada UV che le serve non è quella piccola per acquari, ma quella per laghetto. Io ho risolto con gli Ostreopsis usando questa: https://amzn.to/40sd3hE