Abbiamo avuto per le mani un prototipo delle nuove lampade ad induzione di IL.Lumination, le Innovation e ci hanno stupito.
Ricordete sicuramente HV Innovation che ha presentato nel 2018 il proprio prototipo al PetsFestival 2018 (articolo), poi diventato prodotto reale al PetsFestival 2019 (articolo). Oggi HV Innovation è diventata IL.Lumination e la lampada che si sta evolvendo si chiamerà Innovation.
Noi abbiamo avuto modo di incontrare Alessandro e le sue lampade durante l’estate, e sebbene stessimo parlando di un prototipo, non ci siamo fatti scappare la possibilità di sottoporre il nuovo prototipo Innovation nel nostro DaniReef LAB. Trattandosi di un prototipo non faremo confronti con lampade in commercio, e quindi l’articolo sarà un po’ diverso dal solito. Ma lo riteniamo molto interessante perché… lo strumento dei PAR è andato a fondo scala!!! Mai avevamo misurato un valore di PAR così elevato. Certo sappiamo benissimo che i PAR non sono tutto, e che dovremmo valutare anche lo spettro, cosa molto più difficile, ma almeno ora sappiamo fin dove possono spingersi queste plafoniere e quale sia la copertura che possono offrire.
Il nostro nuovo metodo di lavoro DaniReef LAB per la misurazione dei PAR della Philips CoralCare
Antefatto: (questa paragrafo è identico per tutte le plafoniere sottoposte al DaniReef Lab e serve a spiegarne la metodologia di lavoro) Nelle lunghe notti passate sul nostro forum (qui) ci siamo sempre chiesti come si potrebbe ragionare per riuscire a comparare i valori dei PAR delle diverse plafoniere. Fino ad oggi, pur avendo lo strumento adatto, il Quantum Meter MQ-510 di Apogee, ci siamo sempre riferiti al solo valore misurato al centro a circa 20 cm di distanza dalla plafoniera.
Il Quantum Meter MQ-510 misura i PAR, espressi in PFFD ovvero densità di flusso di fotoni fotosintetici (photosynthetic photon flux density) in μmol m-2 s-1. Questo strumento viene calibrato per funzionare sott’acqua, quindi usato in aria il valore misurato deve essere diviso per 1,32 che è il fattore di immersione. Non essendoci acqua, al momento delle prove che vedremo, dobbiamo effettuare la conversione. I valori che voi vedrete saranno sempre quelli già corretti.
Abbiamo così deciso di costruirci una base da 70×70 cm, dove abbiamo indicato 17 punti fiduciali dove andare a posizionare il sensore del Quantum Meter MQ-510. Per posizionare la plafoniera abbiamo creato dei rialzi da 20, 40 e 60 cm. In modo da leggere i valori sempre con la medesima distanza dal sensore. Questo ci permetterà di creare delle curve nello spazio che potranno essere confrontate con quelle di altre plafoniere, sempre alle distanze date. Notate che questa distanza è misurata fra la base del sensore e la base della plafoniera. In realtà la distanza deve essere diminuita di 3,5 cm che è l’altezza del cilindro di misura ed aumentata di 0,5 cm che è la dimensione dei distanziali che ci permettono di tenere sollevata la plafoniera.
In totale le tre misurazioni saranno effettuate quindi a 17, 37 e 57 cm di distanza, in aria, e verrà applicato il fattore correttivo.
La misurazione dei PAR a 17 cm di distanza
La plafoniera, come al solito è stata posta ai canonici 17 cm di distanza dal nostro pannello di lettura. I punti non indicati sul tabellone sono stati stimati nella tabella seguente.
Questi i valori rilevati:
E questo il grafico corrispondente, siamo tornati alla nostra classica scala del grafico per poter confrontare plafoniere simili.
La prima misurazione ha la caratteristica di avere una limitata distanza fra plafoniera e sensore. E qui abbiamo ottenuto la prima sorpresa, lo strumento ha segnato 4000! Che poi convertiti sono risultati essere 3.300 PAR! Mai nessuno aveva fatto segnare un valore così alto. Viste le distanza plafoniera tabellone i valori sono altissimi al centro e scarsi ai bordi. Tutto normale. Ma hei… 3300 PAR!!!. Ricordiamo che la nostra area di misurazione è di 60×60 cm.
La misurazione dei PAR a 37 cm di distanza
Successivamente ci siamo posti a 37 di distanza.
Questi i valori rilevati:
E questo il grafico corrispondente.
Aumentando lo spazio fra plafoniera e sensore, la curva è più piena. Il valore centrale diminuisce da 3030 a 892 μmol m-2 s-1.
La misurazione dei PAR a 57 cm di distanza
Infine ci siamo messi il più lontano possibile, a 57 cm.
Questi i valori rilevati:
E questo il grafico corrispondente.
Aumentando ancora lo spazio fra plafoniera e sensore, diminuisce ulteriormente la differenza fra i PAR misurati al centro ed ai bordi. La curva appare molto più piatta. Aumenta l’uniformità ma diminuisce la potenza totale. La luce si espande, ma il valore centrale diminuisce ancora da 3030 a 892 a 379 μmol m-2 s-1.
Variazione Energia della IL.Lumination Innovation in base alla distanza
Questo secondo me è il dato più significativo fra quelli misurati, e quello più confrontabile. La variazione energetica. Sono stati calcolati i volumi sottesi dalle tre superfici che avete visto precedentemente. Perché è ovvio che allontanandosi dalla plafoniera i valori di PAR calino, ma calano anche perché la luce illumina uno spazio maggiore. In questo modo si cerca di tenere conto di tutta l’energia luminosa contenuta nell’ipotetico quadrato di 60 cm sotteso dalla plafoniera. E si vede che i tre valori 1.881.662, 1.361.463 e 889.070 assumono una diversa connotazione rispetto ai valori misurati al centro. Quando i primi sono molto calanti perché aumentano le distanze, l’area sottesa, ovvero l’energia, diminuisce meno, perché il “grosso” dell’illuminazione della plafoniera “concentrata” rimane al centro. Questa la teoria.
Consumo
La rilevazione del consumo istantaneo è stato reso possibile grazie all’utilizzo del comodo strumento RCE PM600 che è in grado di misurare anche il Cos(fi) (o sfasamento). Il risultato viene fornito direttamente in watt.
Qui sopra vediamo la potenza massima.
La plafoniera IL.Lumination Innovtion consuma 463 watt. Considerando che a 17 cm la plafoniera sviluppa al centro 3030 μmol m-2 s-1, si può dire, in prospettiva, che abbia un valore di picco di 6,54 μmol m-2 s-1 w-1 (PAR per watt).
Un valore di picco mai visto prima, anche se il valore per watt è nella media delle plafoniere. Inoltre un valore che dipende molto dai LED inseriti a contorno della lampada ad induzione. Il tutto deve essere ben calibrato prima che il prototipo che abbiamo visto noi si trasformi da brutto anatroccolo a cigno. Ma visti anche i numeri misurati abbiamo tante aspettative.
La plafoniera è interessante per le soluzioni adottate e per il valore da primato che abbiamo registrato. E’ interessante per la copertura e per la lampada ad induzione, che non finisce mai e fa risaltare le fluorescenze in un modo nuovo ed estremamente accattivante. La ricerca poi va avanti, e non vediamo l’ora di avere fra le mani un esemplare destinato alla vendita. Per ora… ragazzi… che luce!!!
Voi cosa ne pensate?