Dalla senatrice della Repubblica Loredana De Petris la richiesta di vietare tutte le manifestazioni italiane che includano animali selvatici.
Abbiamo scoperto questo atto di sindacato ispettivo n. 4-04024 pubblicato il 4 settembre 2020 sul sito del Senato della Repubblica.
L’atto integrale recita:
DE PETRIS – Ai Ministri della salute e per gli affari regionali e le autonomie.
Premesso che:
il mondo scientifico ritiene, per i dati finora emersi, che il COVID-19 si sia originato a causa del contatto con animali selvatici e il relativo salto di specie;
in queste settimane sono previste e confermate alla partecipazione del pubblico, esposizioni di animali selvatici, in particolare a Longarone (Belluno) con i “Reptiles Day” il 5 e 6 settembre, a Sacile (Pordenone) con la Sagra dei osei il 6 settembre, ad Anagni (Frosinone) il 26 e 27 settembre con “I love reptiles”, il 3 e 4 ottobre a Catania con “Expopet”, il 22 e 23 novembre a Montichiari (Brescia) con “Esotika”, a Calenzano (Firenze) il 28 e 29 novembre con “Firenze Wild”,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto esposto in premessa e, per quanto di loro competenza, quali iniziative siano state intraprese per assicurarsi che dalle Regioni Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Sicilia, Lombardia e Toscana siano state effettivamente programmate le fiere elencate e siano stati assunti gli idonei provvedimenti, con i servizi veterinari pubblici riguardo agli animali, così come dai servizi sanitari per operatori, lavoratori e pubblico, ritenuti validi a prevenire la diffusione di malattie animali, zoonosi ed epidemie;
se non intendano comunque vietare queste e altre simili iniziative per tutto il periodo necessario a prevenire la diffusione del COVID-19.
Quindi le manifestazioni interessate non saranno solo Reptiles Day, Sagra dei Osei, I love reptiles, Expopet, Esotika, e Firenze Wild citati nell’atto, ma potenzialmente anche tutte quelle che vedano anche un solo animale selvatico presente.
Difficile per me prendere posizione, perché da una parte è vero che la malattia si è originata tramite un salto di specie, ma non certo a causa di una manifestazione pubblica, altrimenti tutti noi che abbiamo un animale in casa saremmo potenziali contagiati e dovremmo separarci dalle nostre bestiole, piuttosto bisognerebbe considerare che l’assembramento in luoghi chiusi non è mai una bella idea in questi tempi di COVID. Ma sembra che la richiesta non sia per l’assembramento quanto per la presenza di animali.
Il testo integrale lo trovate qui: Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-04024
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