Procediamo con la misurazione
Una volta aperta la confezione provvederemo ad inserire la batteria in dotazione. Questa si trova nell’apposito alloggiamento posto nello sportello situato in fondo, sulla base dell’ovetto. Per far ciò avremo bisogno di un cacciavite a croce di piccolo taglio per svitare l’unica vite presente nel mezzo del coperchio inferiore. Una volta richiuso l’apparato è pronto per essere usato.
Come i suoi predecessori il Checker HI781 dispone di un solo pulsante, in bella vista sul lato frontale e leggermente gommoso al tatto. Questo sarà la nostra unica interfaccia con la parte elettronica del test.
Possiamo dividere la procedura in due fasi:
FASE 1 – Calibrazione
- Utilizzando la siringa graduata da 10ml, preleviamo 7 ml dell’acqua da analizzare e mettiamola nella cuvette di miscelazione (la più grande delle tre).
- Utilizzando la siringa media aggiungiamo 4 ml del reagente HI781A-0 (in flacone);
- Apriamo e versiamo una bustina completa di reagente HI781B-0;
- Chiudiamo con il tappo e mescoliamo energicamente per 1 minuto;
- Inseriamo l’ago smussato nella siringa grande da 10ml e andiamo a prelevare il contenuto della cuvetta di miscelazione;
- Prepariamo il gruppo portafiltro inserendo una membrana di carta e richiudendo i due semi involucri;
- Inseriamo il gruppo portafiltro nella filettatura della siringa grande;
- Versiamo lentamente l’intera siringa su una delle cuvette piccole, facendo in modo di filtrare accuratamente il contenuto. Una volta raggiunta la tacca indicante i 10ml presente sul vetro, chiudiamo la cuvetta con il tappo nero.
- Accendiamo lo strumento premendo il pulsante frontale [lo strumento mostrerà l’indicazione ADD C1 con la scritta PRESS lampeggiante];
- Puliamo attentamente la cuvetta con un panno e successivamente riponiamola nell’alloggiamento del checker chiudendo il coperchio.
- Premiamo il pulsante ON/OFF [dopo qualche secondo il display mostrerà l’indicazione ADD C2 in concomitanza con la scritta PRESS lampeggiante];
Questo ci indica che l’apparato ha completato la procedura di calibrazione.
FASE 2 – Misurazione
- Rimuoviamo la cuvetta dall’alloggiamento, togliamo il tappo, apriamo e versiamo una bustina intera di reagente HI781C-0;
- Chiudiamo la cuvetta e mescoliamo energicamente per 2 minuti;
- Puliamo attentamente l’involucro con un panno e successivamente riponiamolo nell’alloggiamento del checker chiudendo il coperchio.
- Premiamo e manteniamo premuto il tasto ON/OFF per avviare la misurazione [il display mostrerà un conto alla rovescia di 8 minuti al termine del quale verrà mostrato il valore della nostra lettura].
Con il termine del conto alla rovescia il display mostrerà il valore di nitrati (NO3) in ppm rilevati nella nostra acqua. Con questo passaggio abbiamo completato la nostra misurazione.
Come avrete visto la procedura è leggermente più lunga rispetto a un test tradizionale, tuttavia non così complicata come potrebbe sembrare inizialmente.
Molte delle operazioni che dobbiamo fare servono per azzerare lo strumento e calibrarlo sui parametri della nostra acqua. Questo purtroppo è necessario per ovviare al problema di interferenza che i cloruri danno nella misurazione ottica. Come evidente a tutti la nostra acqua è estremamente ricca di cloruri (il cloruro di sodio del sale primo fra tutti). Ciò rende molto difficile discriminare i soli nitrati se precedentemente non si è effettuato un azzeramento dei cloruri presenti.
Questo è il motivo principale per cui è stato sempre difficile sviluppare un test fotometrico attendibile per NO3. Basti pensare che anche le analisi ICP fino allo scorso anno non fornivano risultati riguardanti nitrati e fosfati.
La lettura a scala alta
Non ci dilunghiamo nella spiegazione della procedura di diluizione, che potete trovare sia nel manuale che nella video-guida. Gli strumenti per effettuarla sono comunque presenti nel kit base. Ricordiamo che questa procedura permette di estendere la lettura oltre la scala nominale dei 5 ppm e fino ad un massimo di 50 ppm. Vi rimandiamo al manuale utente per le operazioni da effettuare prima di ripetere i passi successivi al 3, comuni ad entrambe le procedure.
I risultati ottenuti in questo caso andranno moltiplicati per 10.
Accorgimenti utili
Dopo qualche prova ci sentiamo di raccomandare le seguenti accortezze durante l’esecuzione del test:
- [Punto 6] Nell’inserire la membrana in carta nel gruppo portafiltro è consigliabile non toccarla con le mani sporche. Dobbiamo inoltre assicurarci che essa entri perfettamente nell’alloggiamento e che non si formino lembi esterni che potrebbero portare a una chiusura non corretta dei due semi-involucri;
- [Punto 8] la procedura di filtraggio e di riempimento della cuvetta dovrebbe essere fatta lentamente ed in maniere costante. La Hanna spiega che ci vogliono circa 30 secondi per effettuare un corretto filtraggio in questa fase;
- tutte le cuvette andrebbero lavate con sola acqua di osmosi e successivamente asciugate perché, essendo il test molto preciso, anche qualche goccia in più sul vetro andrebbe ad influire significativamente sul risultato finale.
- [Punto 10] [Punto 3 fase 2] prima di inserire ogni cuvetta nell’alloggiamento dell’ovetto è opportuno eliminare con un panno pulito ogni alone o sporcizia eventualmente presente sull’esterno del vetro. Questo perché residui di grasso o sporcizia potrebbero falsare la lettura del sensore ottico.
- [Punto 4 fase 2] quando premete il pulsante per avviare la seconda fase, ovvero la misurazione vera e propria) ricordate di mantenerlo premuto per qualche istante, in caso contrario lo strumento non partirebbe con il conto alla rovescia ma darebbe subito il risultato della misurazione. Il risultato così ottenuto sarebbe con ogni probabilità errato visto che non è passato il tempo necessario al completamento delle reazioni chimiche, e dovremo quindi buttare tutto e ricominciare da capo. Se non avete intenzione di utilizzare il timer interno, potete aspettare i canonici 8 minuti e solo successivamente premere i pulsante per avere il risultato.
- al termine del test provvedere a sciacquare tutte le cuvette, le siringhe, gli aghi nonchè il gruppo portafiltro con acqua di osmosi, avendo cura di asciugare il tutto prima di riporlo.
- non utilizzare acqua della vasca per sciacquare il materiale prima dell’utilizzo perché potrebbe portare un aumento dei sali presenti.
- durante la procedura di diluizione, al campione prelevato di 1 ml è importante che venga aggiunta acqua di mare artificiale a 0 nitrati. Ciò vuol dire che dovremmo avere sempre pronta un po’ di acqua preparata con RO e sale marino nella stessa concentrazione di quella della vasca. Effettuare la diluizione con l’acqua della vasca costituirebbe un grave errore e porterebbe a risultati completamente diversi da quelli reali.
La prova sul campo
Abbiamo testato il Checker HI781 per nitrati mettendolo a confronto con alcuni test classici in nostro possesso per verificare l’effettiva corrispondenza dei risultati. Per fare questo abbiamo utilizzato due strumenti appena acquistati effettuando le misurazioni in parallelo, ovvero nello stesso istante.
Inizialmente abbiamo effettuato un test di prova utilizzando dapprima acqua di osmosi a 0 TDS, prodotta da un impianto costituito da 3 bicchieri di pre-filtrazione, una membrana osmosi da 75GPD e due stadi di post-filtrazione di cui il primo caricato a resine deionizzanti ed il secondo caricato a resine antisilicati. Come era lecito aspettarsi il risultato del test è stato 0.0 ppm per entrambi gli strumenti.
Successivamente abbiamo prelevato l’acqua di una vasca matura, mista LPS-SPS, e abbiamo effettuato due misurazioni mettendo a confronto i risultati con quelli di due test classici ritenuti di buona affidabilità, correttamente conservati e aperti da qualche settimana.
Le misure rilevate sono state le seguenti:
- Test 1 – valore compreso tra 0,0 e 1,0 ppm (una sola misurazione)
- Test 2 – valore compreso tra 0,0 e 0,5 ppm (una sola misurazione)
HI781 Strumento #1 – 0,06 ppm
HI781 Strumento #2 – 0,19 ppm
Infine abbiamo ripetuto la prova con l’acqua della mia vasca, avviata da circa 40 giorni, nella fase conclusiva della maturazione, ma dove al momento il carico organico è praticamente nullo.
I risultati sono stati i seguenti:
- Test 1 – valore compreso tra 0 e 1 ppm (una sola misurazione)
- Test 2 – 0,00 ppm (una sola misurazione)
- HI781 Strumento #1 – 0,00 ppm
- HI781 Strumento #1 – 0,00 ppm
Per l’ultima misurazione ci siamo spostati da Jonathan, per testare l’acqua della sua splendida vasca, recentemente presentato come acquario del mese (potete andarla a rivedere in questo articolo).
Anche in questo caso lo strumento ci ha dato 0.00 ppm come lettura.
Potete vedere questo test con la spiegazione dell’intera procedura nel nostro video.
In conclusione
Eccoci qua a tirare le somme di quella che è stata la nostra prima esperienza con questo nuovo strumento. Devo dire che il primo impatto con la confezione e il suo contenuto ci aveva lasciato qualche dubbio. Tanti oggetti e una procedura apparentemente complessa ci hanno inizialmente fatto dubitare della validità dell’acquisto. Ciò nonostante, già con il primo utilizzo questi dubbi si erano in parte diradati e ben presto quella iniziale sensazione di inadeguatezza ha definitivamente lasciato spazio a una piena soddisfazione nel vedere che il test, sebbene necessiti di qualche minuto in più rispetto a quelli tradizionali, dava dei riscontri di accuratezza e precisione assolutamente positivi e decisamente migliori di ogni altra soluzione provata in passato.
Preciso e fruibile
I test effettuati con due ovetti, hanno dimostrato una sostanziale precisione degli strumenti, fornendo risultati identici in due letture su tre. Anche la differenza riscontrata tra uno strumento e l’altro nella seconda lettura, è davvero minima nel suo valore assoluto (0,13 ppm), e sicuramente in linea con il range di indeterminatezza dichiarato di 0,25 ppm +/- 2%.
Qualche difficoltà tuttavia resta nelle letture davvero prossime allo 0.00, dove il valore reale è difficilmente discriminabile.
In definitiva comunque ci sentiamo di consigliare il Checker HI781 a tutti gli acquariofili.
Sicuramente si tratta di un “best-buy” per coloro che abbiano necessità di una lettura precisa. Resta comunque un buon acquisto anche per chi, alle prime armi e con valori non perfetti dell’acqua, dovessero avere dubbi e difficoltà nel decifrare i valori nelle scale colorimetriche dei test comuni.
Ottimo rapporto qualità prezzo
Inoltre, non considerando la spesa iniziale per acquistare l’ovetto, il costo per singolo test di circa 1€ risulta abbastanza contenuto, sebbene meno economico dei test tradizionali. A mio personale parere la precisione e l’attendibilità del risultato giustificano in pieno la differenza di qualche centesimo nel costo di una misurazione.
Come detto in precedenza nulla è più appagante di avere uno strumento la cui lettura risulta semplice e soprattutto univoca. Il valore sul display è lo stesso a prescindere che sia io o qualcun altro a effettuare la lettura, sia che la effettui di giorno, con la luce del sole, sia di notte, utilizzando una lampada ad incandescenza piuttosto che una sorgente LED, e questo per me è davvero impagabile!
PRO
Lettura facile ed inequivocabile.
Buona qualità nei materiali e completezza di dotazioni.
Costo per singolo test abbastanza contenuto.
I reagenti si conservano per molto tempo rispetto a un test tradizionale.
CONTRO
Difficoltà nella rilevazione per valori prossimi allo 0.
La procedura richiede più tempo dei normali test.
HANNA CHECKER HI781 PER NITRATI IN ACQUA DI MARE A SCALA BASSA
Qualità Costruttiva | |
Qualità | |
Rapporto Qualità Prezzo |
E voi cosa ne pensate?
Fateci sapere e buona misurazione a tutti!
Ciao Simone,
innanzitutto complimenti per il tuo articolo, molto preciso e accurato.
Ieri sono entrato in possesso di un Hanna Cheker, quello per la misurazione della concentrazione di No3 (scala bassa). Ho letto il tuo articolo recensione di tale strumento, ed ad un certo punto scrivi:
“Lo strumento è un misuratore di nitrati a scala bassa ovvero da 1 a 5 ppm (parti per milione) ed è specifico per l’utilizzo con acqua di mare. Esiste tra l’altro una procedura di diluizione che permette di estendere il range di misurazione da 5 a 50 ppm ma questo, come normale che sia, va a diminuire l’accuratezza del risultato.”
Sono interessato a sapere come funziona questa procedura per la determinazione della scala alta, in quanto non sono riuscito a trovare informazioni a riguardo, nè sul manuale incluso e neppure nel video che avevi incluso nel tuo articolo, in quanto attualmente sto facendo una nuova maturazione post trasloco della vasca.
Per caso tu hai qualche documento che spiega come procedere per la procedura per la determinazione dei valori tra 5 a 50 ppm?
Grazie in anticipo per una tua cordiale risposta.
Saluti
Sven
Intanto grazie per il commento, in effetti nella descrizione e nel video non era stata trattata la procedura di diluizione per la misurazione ad alto range.
Cerchiamo quindi di porre rimedio, per quanto possibile.
Qualora volessimo effettuare una misurazione a range tra 5 e 50ppm dovremo svolgere le seguenti operazioni:
1) all’inizio di tutta la procedura prelevare un campione di 1 ml acqua della vasca usando la siringa piccola;
2) Immettere il contenuto nella fialetta per la miscelazione;
3) Aggiungere a questa un quantitativo di acqua marina senza nitrati o fosfati fino ad arrivare a 10ml (ovvero 9 ml). ATTENZIONE!!! NON DOBBIAMO utilizzare acqua di osmosi, ma dovremo preparare acqua salata pulita come se stessimo facendo un cambio di acqua;
4) Chiudere la fialetta e miscelare per bene;
5) Prelevare da questa fiala i 7 ml di acqua necessari per effettuare la misurazione;
6) Effettuare la misurazione secondo la procedura già descritta nell’articolo;
7) Alla fine del test MOLTIPLICARE il risultato X 10.
In pratica si tratta di diluire il quantitativo di acqua che deve essere analizzata, facendo in modo che i parametri di salinità rimangano invariati.
Naturalmente i valori riscontrati saranno 1/10 di quelli reali, ecco perché i risultati andranno moltiplicati X 10.
Spero di essere stato abbastanza chiaro e di non aver creato confusione!
Buon divertimento!
Simone
Buongiorno, complimenti per l’articolo, preciso e chiaro.
Al momento della pubblicazione dell’articolo (gennaio 2021), il prezzo del test da sito Hanna era di 55€+IVA, , ad oggi (luglio 2024), dopo 3 anni e 6 mesi, il sito indica un prezzo di 105€+IVA con 25 test (128€ iva inclusa), poi circa 34€ ogni 25 test di ricarica (sempre con iva inclusa), cioè 1,36€ a singolo test.
Volevo sapere se, per vostra esperienza, un test del genere rispetto ad un buon test colorimetrico per uso acquaristico di barriera, ad es. io uso attualmente Nyos (40 test costa circa 23€ iva inclusa), le misurazioni, a livello di margine di errore e di precisione, possono fare davvero una grande differenza?
Ciao Paolo, è una bella domanda…
Io, Danilo, ritengo personalmente che i test colorimetrici vadano benissimo. Ma il fotometro è più semplice, e non è possibile sbagliarsi sul risultato. A volte qualcuno fa molta fatica a capire il risultato colorimetrico. Quindi la scelta è personale, ma se il test colorimetrico è ben mantenuto e di qualità, secondo me, è solo più scomodo. E per la comodità è anche ottimo però spenderci più soldi. Che ne pensi?
Hai detto bene, il mio problema con i colorimetrici è più nell’effettivo riconoscimento dei colori che nella praticità di misurazione, avendo io una leggera forma di daltonismo, facevo fatica ad esempio con i Salifert, evidentemente quei viraggi non sono nel mio “range visivo”, ma devo dire che il Nyos, tendente più all’arancio, lo leggo facilmente (lo dico sperando di essere utile a chi ha il mio stesso problema). Ho trovato invece quasi imprescindibile, tra gli ovetti, quello del fosforo, dove una maggiore precisione è forse più necessaria per chi ha valori bassi. Saluti
Grazie del Feedback