Reagenti, boccette, pipette, siringhe, liquidi sospetti e cartine di difficile lettura… Di cosa stiamo parlando? Ma dei nostri test naturalmente!
Alzi la mano chi non si è mai calato nella parte del piccolo chimico e non ha mai messo un camice bianco (anche immaginario) per procedere all’analisi della nostra acqua in vasca!
C’è chi maniacalmente li ripete ogni settimana, cercando di capire ogni piccola variazione nei valori rilevati e chi li fa in occasione del cambio acqua. C’è il nuovo utente che compra tutta la serie infinita, non sapendo che molti di questi non li userà mai, e c’è lo smaliziato, che ormai i test li ha messi nel cassetto perché ormai la vasca la capisce a occhio, salvo tirarli fuori quando qualcosa non gli torna. Chi si affida alle analisi ICP e chi porta la propria acqua dal negoziante di fiducia.
Insomma chi più, chi meno, ma i test in acquario li abbiamo fatti tutti. D’altra parte capire se i valori della nostra acqua siano in linea con quelli standard è una delle cose indispensabili per mantenere il difficile equilibrio nella nostra “scatola di vetro”.
Ecco quindi che inevitabilmente ci troviamo l’armadietto pieno di scatole di test, spesso delle marche più disparate, comprate e messe da parte perché inattendibili o per noi di difficile lettura. E tra queste naturalmente quella scatola comprata qualche tempo indietro, che ora per qualche motivo contingente siamo costretti a usare, ma che essendo ormai scaduta quasi sicuramente ci darà un risultato sballato…
Ed ora il dubbio atroce!
La uso o la butto nel cestino?
Ma se la butto poi non ne ho un’altra da usare… e a me serve subito! Quindi cosa faccio? Mi prendo un rischio e la uso lo stesso???
Ora la soluzione esiste, e si chiama ATI Analitycs Reference.
Il video di presentazione
Nel nostro canale Youtube potete trovare il video di presentazione di questo prodotto semplice ma utilissimo.
Di cosa si tratta?
L’idea in sè è molto semplice. Fornire una soluzione di riferimento che abbia tutti i principali parametri calibrati e verificati ad un valore che è prossimo a quello presente nell’acqua di mare media.
La ATI Aquaristik, nota azienda tedesca produttrice di prodotti per l’acquario, ha commercializzato un prodotto che soddisfa questi requisiti.
La soluzione ATI Analytics Reference infatti è costituita da acqua marina ricreata attraverso la miscela “Absolute Ocean”, prodotta dalla stessa azienda. Per quanti non lo sapessero la Absolute Ocean è un prodotto da utilizzare in sostituzione del sale marino per ricostituire l’acqua di mare con l’aggiunta di acqua osmotica. La sua caratteristica principale è quella di essere in forma liquida e quindi facilmente miscelabile.
In questa soluzione sono stati bilanciati e stabilizzati alcuni parametri di indubbia importanza, in modo da averne una quantità nota e sempre uguale da un lotto all’altro. Questo ci garantisce un valore di riferimento stabile su cui potremo basarci per confrontare la correttezza dei valori rilevabili attraverso i nostri test.
La maggior parte dei test in commercio infatti ha una data di scadenza spesso non troppo lontana nel tempo e il buon senso vuole che la vita media di un test non si discosti troppo da un arco temporale di circa sei mesi dalla sua apertura. E’ altresì vero che questo limite temporale può essere influenzato da molti fattori. A titolo esemplificativo possiamo citare le condizioni di immagazzinamento, le escursioni di temperatura, oppure la possibilità intrinseca di contaminare i reagenti con altre sostanze o impurità durante l’utilizzo.
Per quanto sopra un test correttamente conservato può risultare integro e utilizzabile con sicurezza anche per periodi superiori ai sei mesi, mentre un altro, non mantenuto con le dovute accortezze, potrebbe risultare inservibile già dopo poche settimane.
Ma come facciamo a sapere se il nostro kit di prova è effettivamente attendibile?
Basterà effettuare il nostro test utilizzando come campione la quantità necessaria di ATI Analitycs Reference e controllare il valore restituito per avere un’idea della sua effettiva efficacia.
Il packaging
ATI Analytics Reference è commercializzato in confezioni da 1000 ml ad un prezzo che si aggira intorno ai 15€.
Il liquido è trasparente essendo acqua marina a tutti gli effetti. E’ confezionato nella discreta bottiglia di plastica anch’essa trasparente che è tipica dei prodotti ATI.
Sulla etichetta posteriore sono riportati i valori degli elementi che ci interessano.
I parametri
I parametri considerati sono Salinità, Durezza carbonatica, Magnesio, Calcio, Potassio e Stronzio.
Quanto basta per avere un quadro piuttosto preciso sugli elementi che hanno un forte impatto sulla stabilità e sulla salute dei nostri reef.
Andiamoli a vedere nel dettaglio.
Salinità: 35 PSU
La salinità è di 35 PSU che sta per Practical Salinity Units.
Ricordiamo che il Practical Salinity Unit rappresenta una misurazione espressa in gr/Kg e per sua natura non è influenzata dalla temperatura, al contrario delle altre unità di misura della salinità.
Di fatto si tratta della quantità di sale in grammi disciolta in 1 Kg di soluzione. Semplificando e cercando di essere pratici potremmo dire che in 1000 gr di soluzione troviamo 35 grammi di sale e 965 grammi di acqua. Questo indipendentemente dalla temperatura attuale. Per approfondire il discorso della salinità e della quantità esatta di sale che serve per creare una ottima acqua salata vi rimandiamo a questo articolo di approfondimento.
Durezza Carbonatica: 7,5 dKH
La durezza carbonatica è certificata a 7,5 gradi tedeschi o dKH (degrees karbonathärte). Nella gestione di un acquario marino viene presa a riferimento la misura della durezza carbonatica intesa come alcalinità.
Il valore di 7,5 è leggermente superiore a quello necessario affinché l’alcalinità possa stabilizzare il pH, ovvero un valore per cui risulti efficace il suo effetto tampone nei confronti di un eventuale acidificante. E’ quindi un valore molto prossimo a quello che dovremmo mantenere nella nostra acqua e pertanto ottimo come riferimento.
Calcio: 421 mg/l
La misura del calcio, espressa in milligrammi per litro, si attesta a 421, leggermente superiore a quanto si trova in mare, ma un valore che può essere riscontrabile anche nelle nostre vasche, e che consente una corretto apporto di questo elemento per la crescita dei coralli.
Magnesio: 1313 mg/l
Il magnesio è mantenuto ad una quantità di 1313 milligrammi per litro, che anche in questo caso corrisponde alla media in acqua di mare (circa tre volte la quantità di calcio).
Potassio: 408 mg/l
Anche il potassio è un elemento da non sottovalutare poiché è fondamentale per la crescita e la colorazione dei coralli. La concentrazione di potassio nella soluzione è tarata a 408 milligrammi per litro, quindi un valore medio se consideriamo un range accettabile di 390-430 mg/l.
Stronzio: 8,1 mg/l
Lo stronzio è un un oligoelemento che fino a qualche anno fa era del tutto trascurato. Tuttavia col passare degli anni ne sono stati evidenziati indubbi benefici per la deposizione dello scheletro duro nei coralli. In pratica un giusto apporto di stronzio permette allo scheletro corallino di crescere con stabilità ed con una aumentata resistenza meccanica.
Questo è il motivo per cui oggi si tende a mantenerlo sotto controllo integrandolo qualora ce ne fosse bisogno.
In natura la concentrazione media è di circa 8 milligrammi per litro, mentre nelle nostre vasche potremmo tenere delle concentrazioni anche leggermente superiori senza rischiare particolari problemi vista la sua mancanza di tossicità. In questo senso la soluzione calibrata a 8,1 mg/l rispecchia un valore più che corretto da misurare. Occhio però a non esagerare perché può diventare presto tossico per i coralli.
Un utile ausilio
L’idea di avere un punto di riferimento stabile su cui basarci per capire se i nostri test siano ancora attendibili ci è piaciuta molto. Abbiamo avuto modo di provare in varie occasioni questo prodotto e nella sua semplicità possiamo tranquillamente affermare che non ha punti deboli. Gli utilizzi in effetti non si limitano al semplice controllo della bontà dei nostri test kit, sebbene già questa funzione da sola possa giustificarne l’acquisto.
Personalmente l’ho trovato utilissimo anche per effettuare un’altra operazione tra le più consuete, che è quella della taratura del rifrattometro. Questo strumento infatti è spesso influenzato dalla temperatura e si stara facilmente. Esso andrebbe tarato frequentemente per non incorrere in errori che potrebbero compromettere il fondamentale parametro della salinità.
A questo si aggiunge il fatto che, nella classica procedura di regolazione fatta con acqua di osmosi, la taratura viene effettuata prendendo come punto di riferimento lo 0. Questo valore risulta ben distante da quello che dovremmo misurare di 34-35 PSU, ed è un fatto accertato che l’accuratezza della misurazione diminuisca con l’aumentare della grandezza rilevata.
Con la soluzione di riferimento ATI Analytics Reference possiamo andare a registrare il nostro rifrattometro direttamente sulla misura che intendiamo verificare, riducendo di fatto al minimo gli errori dello strumento in quanto lo faremo lavorare sempre nell’intorno del valore di taratura.
Conclusioni
Insomma, che vogliate semplicemente estendere la validità di un test, verificare che quest’ultimo vi restituisca delle rilevazioni corrette o semplicemente facilitarvi la vita nella taratura periodica del vostro rifrattometro, ATI Analytics Reference è un prodotto da avere sempre nel vostro armadietto.
Nel peggiore dei casi può farvi risparmiare qualche euro mantenendo in vita il test kit che credevate scaduto, ma in alcune circostanze può salvare la vostra vasca da disastri inaspettati, facendovi accorgere di errori che non pensavate neanche possibili.
Voi cosa ne pensate? Lo ritenete utile? Fateci sapere la vostra opinione!