Parliamo dell’Università Milano-Bicocca che ha siglato un accordo con il ministro della pesca maldiviano.
L’accordo non nasce dal nulla ma è figlio della collaborazione che l’Università ha con il governo maldiviano grazie al centro di ricerca ed alta formazione MaRHE center. Il centro si occupa dello studio di soluzioni per la salvaguardia dei coralli e della barriera corallina. Se vi ricordate ne avevamo parlato proprio un anno fa in occasione dell’articolo inventati dei cerotti “smart” per curare i coralli malati, specialmente acropore, dove proprio la collaborazione fra il MaRHE center e l’Università Milano Bicocca aveva portato risultati concreti.
Tutti noi sappiamo degli attuali problemi delle barriere coralline in tutto il mondo, grazie a fattori come il surriscaldamento globale ed il relativo sbiancamento che causa. E’ ovvio che tutti i governi che hanno un forte un interesse sul mantenere intatte le barriere provino in tutti i modi di sostenerle e proteggerle. In questo discorso si delinea il nuovo accordo fra il governo delle Maldive e l’Università Milano Bicocca.
La ricerca, perno dell’accordo, si svilupperà sulla ricerca e lo studio di tutte le soluzioni fino ad ora individuate per restaurare la barriera corallina. Bisognerà identificare i metodi che hanno portato i maggiori risultati per la sopravvivenza dei coralli, per poterli poi mettere in pratica e fornire delle linee guida per un effettivo monitoraggio.
Fa parte dello stesso progetto anche il forum di idee #corallamib che chiama gli studenti ad esprimersi ed a trovare nuove idee. Ci saranno due diverse possibilità, da una parte si seguirà un progetto scientifico dove si dovranno prevedere soluzioni in grado di ridurre l’impatto antropico sulle barriere coralline e dall’altra un progetto artistico-letterario dove si dovranno presentare opere dedicate al mare ed alla salvaguardia dell’ambiente. La cosa bella è che quando si potrà ricominciare a viaggiare i vincitori del concorso #corallamib potrenno andare direttamente al MaRHE center alle Maldive per studiare da vicino, insieme ai ricercatori di Milano-Bicocca, la biodiversità di questo arcipelago, la sua barriera corallina ed i fattori che ne minacciano la sopravvivenza.