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Anche il Chelmon rostratus è stato riprodotto in cattività

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Anche il Chelmon rostratus è stato riprodotto in cattività

Raccogliamo quanto reso noto da Jake Adams di ReefBuilders, che mette in luce come a Rising Tide siano riusciti a riprodurre in cattività il bellissimo Chelmon rostratus.

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Il Chelmon rostratus è indubitabilmente uno dei pesci più belli che ci siano in mare, e che possa essere allevato in acquario. E’ un pesce utilissimo, come quasi la totalità dei pesci farfalla di cui fa parte, perché è un divoratore di aiptasie. Pur essendo un pesce commercializzato in numeri piuttosto importanti è molto difficile da abituare alla vita in acquario e soprattutto acclimatare per via della difficoltà di alimentarlo. Per cui molti Chelmon rostratus tendono a morire in relativamente poco tempo dall’inserimento in acquario.

Oggi queste cose potrebbero cambiare, perché i ragazzi di Rising Tide sono riusciti nell’impresa di riprodurre il Chelmon rostratus in cattività. Questo ha dei risvolti interessantissimi. Prima di tutto sarà possibile avere pesci in acquario senza doverli pescare in mare, con il beneficio che la popolazione ittica può avere, e secondariamente vorrà dire poter allevare dei pesci che sono già abituati alla vita in acquario, e quindi più resistenti e facili da alimentare.

Anche il Chelmon rostratus è stato riprodotto in cattività

Pensate che il processo e lo studio per far riprodurre il Chelmon è iniziato nel 2017, ci sono voluti ben 4 anni!

Come ci sono riusciti?

La coppia è stata selezionata nel 2017, e la prima deposizione, pelagica, è avvenuta nel 2019! Ben due anni dopo. La deposizione pelagica significa che le uova vengono rilasciate nella colonna d’acqua dove devono poi essere fecondate.

L’acquario in cui è stata mantenuta la coppia è da 1600 litri, chiusa superiormente e con acqua mantenuta alla temperatura di 25,5°C più o meno un grado. La luce, per avvicinarsi a quanto succede in natura, è stata impostata in 14 ore di luce diretta e 3 ore di alba e tramonto fatta con luci ambiente. L’alimentazione si è basata su calamari congelati, krill congelati, mysis congelati di Piscine Energetics ed LRS Fertility Frenzy. La salinità era di 34 grammi per litro.

Se volete leggere tutte le fasi che si sono succedute nel tempo e come abbiano reso questo possibile non vi resta che andare sul sito di Rising Tide. Bellissime anche le foto di ogni fase larvale.

Quando arriveranno sul mercato?

Difficile dirlo, ma sicuramente non presto. Però questo è un inizio, come è stato anche nel passato per lo Zebrasoma flavescens (qui) e per il Paracanthurus hepatus (qui). Non ci resta che aspettare. Ma complimenti ancora a tutto lo staff di Rising Tide.

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