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Reattori antifosfati, carbone, biopellet, zeolite… quando piccolo è meglio

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Noi siamo soliti utilizzare reattori per resine antifosfati, per zeoliti, per biopellets anche per carboni attivi, che sono incredibilmente più grandi della dimensione necessaria. Uno dei rari casi in cui invece piccolo sarebbe molto meglio.

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Questo comporta uno spazio occupato in sump enormemente maggiore, e il rischio di utilizzare un maggior numero di resine nel cilindro. Inoltre un altro rischio è l’impossibilità di mettere più filtri uno vicino all’altro con media diversi, e per finire il costo non indifferente per acquistare 3 o 4 filtri diversi. Per cui spesso ci si “ingegna” inserendo più media all’interno dello stesso cilindro, sia in reattori predisposti che in reattori normali mischiando proprio le resine.

Purtroppo però media diversi hanno tempi di sostituzione diversi, e cilindri grandi ed ingombranti sono più difficili da manovrare per le necessarie opere di manutenzione e pulizia. Non so voi, ma io odio svuotare il reattore dalle resine antifosfati.

Ma torniamo a noi. Vediamo qualche esempio di reattori nelle foto seguenti. Sono quelli che ci sono passati per le mani e di cui abbiamo fatto una recensione oppure qualcuno visto in fiera. Ma come potete vedere sono tutti piuttosto simili.

Sono tutti cilindri di diametro piuttosto contenuto, un genere un 12 mm, ma alti, molto alti. Contengono quindi un altissimo volume di acqua al loro interno, rendendo impossibile appenderli. E soprattutto sono reattori che rimangono praticamente vuoti al loro interno, contenendo le resine e tanta tanta acqua libera. Facciamo qualche esempio con qualche foto:

Come potete vedere il livello di riempimento, in questo caso sono tutte resine antifosfati, è bassissimo. Lasciando oltre l’80% del reattore completamente vuoto. Stesso discorso si può fare per i reattori di zeolite piuttosto che di biopellets. E considerate che, nelle foto precedenti, stiamo parlando del contenuto di resine antifosfati giusto per un acquario di 400 litri. Pensate se parlassimo di un acquario da 100 o 200 litri. Una esagerazione.

Alternative?

In tanti si sono posti il problema nel tempo, dotando quindi alcuni reattori di un divisorio centrale. Qui sotto vediamo un paio di reattori della Pacific Sun visti all’Interzoo. Da una parte risolvono il problema dello spazio, potendo impilare più media all’interno dello stesso reattore. Ma questo ci porta diversi problemi. Intanto ci troveremo a sostituire tutti i media nello stesso momento, andando ad essere un po’ troppo aggressivi verso i coralli del nostro acquario. Ma poi non oso pensare che difficoltà avremmo per pulire quel “coso“.

Eppure se guardate le immagini la soluzione era davanti ai nostri occhi.

Piccolo è bello

L’ideale sarebbe avere un reattore molto molto più basso, in questo modo si potrebbe appendere ai vetri della sump, conterrebbe poca acqua, sarebbe poco pesante e molto maneggevole, agevolando la pulizia. Certo avremmo più pompe in giro per la sump o dovremmo dotarci di un sistema con una pompa e più collettori di distribuzione. Ma volete mettere???

Ebbene qualcuno ci ha pensato. Probabilmente più di qualcuno, anzi segnalatemi nei commenti se ne conoscete altri, per ora vi riporto questo piccolo reattore della Two Little Fishies dell’amico Julian Sprung appena presentato. In Italia per averlo dovremo sentire con Reefline, importatore ufficiale, per la sua disponibilità.

Piccolo e compatto, è sicuramente sufficiente per la gran parte dei nostri acquari, ma soprattutto non occupa troppo spazio. A me l’idea piace davvero molto.

Voi cosa ne pensate?

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