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In natura come in acquario: la Xenia ricopre il reef venezuelano

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In natura come in acquario: la Xenia ricopre il reef venezuelano

Sembra di vedere una delle tante richieste di aiuto che arrivano sui forum… la xenia sta ricoprendo tutto il mio acquario, cosa devo fare?

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Invece non stiamo scherzando, e non stiamo parlando di un acquario, bensì del reef venezuelano, che come ci racconta Jake Adams dalle pagine di ReefBuilders comincia ad essere preso d’assalto dalla Xenia, come potete vedere dalla foto introduttiva e dall’articolo “The invasive octocoral Unomia stolonifera (Alcyonacea, Xeniidae) is dominating the benthos in the Southeastern Caribbean Sea” pubblicato su Research Gate.

Come ci raccontano Juan Pedro Ruiz-Allais, Yehuda Benayahu e Oscar M. Lasso-Alcalá, autori dell’articolo, l’ottocorallo indopacifico Xenia sp. è stata segnalata come una specie invasiva delle barriere coralline venezuelane (Mar dei Caraibi sud-orientali) e il primo ottocorallo xeniide con proprietà così invasive.

Lo stesso corallo che avevo io in acquario e che mi aveva invaso praticamente tutto, fino a quando non vi ho posto rimedio con un riccio diadema.

xenia in acquario

Fin dalla sua prima apparizione in quei luoghi, si è subito propagato lungo tutte le scogliere poco profonde, invadendo qualsiasi substrato, inclusi coralli e alghe. Le indagini quantitative che sono state fatte, hanno rivelato che Unomia stolonifera (la denominazione esatta del corallo xenide di cui stiamo parlando) dominava tutti i siti studiati, con una copertura percentuale media del 30 – 80%, molto al di sopra di quella dei coralli nativi o di qualsiasi altro tipologia di benthos. In questo articolo si cerca di dimostrare una relazione inversa tra la perdita di diversità e la riduzione della copertura corallina.

La diffusione di U. stolonifera nei luoghi in cui si è insediata soppiantando specie bentoniche autoctone porta ad una diminuzione della biodiversità. Incredibilmente, ma nulla di diverso di quello che possiamo osservare in acquario, l’invasione della xenia avviene anche tramite colonie alla deriva, colonie insediate su frammenti di Thalassia testudinum (una fanerogame marina, ovvero una alga stolonifera) e, inoltre, da colonie impigliate su reti da pesca e conseguentemente trasportate ovunque. Il presente studio dimostra esplicitamente che questa crescente invasione sta causando gravi danni ecologici alle barriere coralline venezuelane. Di conseguenza l’Unomia stolonifera dovrebbe essere considerata come specie invasiva dannosa che deve richiedere un programma di monitoraggio e gestione in prossimità di reef invasi.

Se fosse un acquario consiglierei di inserire qualche riccio diadema, come per altro hanno già fatto nelle isole Hawaii qualche anno fa per una invasione di alghe: Hawaii: 300.000 ricci utilizzati per combattere una esplosione algale. Altrimenti senza competitor naturali temo che si ritroveranno con tutto il fondale ricoperto di questo “fastidioso” corallo.

Inoltre proverei a capire perché si sia così espansa, io la butto lì, ma non è che è aumentato il consumo di ricci ad uso alimentare in quelle zone?

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