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5 metodi per alzare il pH in un acquario marino

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Uno dei problemi maggiori che possiamo trovare in un acquario marino è quello di avere un pH basso. Questa tendenza si può contrastare, vediamo come.

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Il pH è l’unità di misura dell’acidità e della basicità di una soluzione acquosa. Il pH è correlato alla concentrazione degli ioni H+ nella soluzione. Si definisce acida una soluzione il cui valore di pH risulta essere minore di 7, al contrario una soluzione basica avrà un pH maggiore di 7.

In parole povere e senza addentrarmi in spiegazioni scientifiche un aumento di CO2 nell’ambiente, e nell’acqua, porta ad un abbassamento del pH. L’abbassamento del pH, tamponato per quanto possibile dal valore di KH, significa che c’è molta CO2 disciolta e questa può risultare deleteria per pesci e coralli. Ma molta CO2 disciolta significa anche molta energia per le piante e quindi le alghe, per cui pH basso significa crescita delle alghe rigogliosa.

Purtroppo però non c’è un modo diretto per aumentare il pH come si fa con il calcio. Ma ci sono dei metodi che ci aiutano a non farlo crollare troppo, o che aiutano a sostenerlo.

1. Arieggiare molto il locale dove c’è l’acquario

Il primo metodo è semplice e banale. Visto che la CO2 fa scendere il pH, arieggiare il locale avrà la conseguenza di evacuare l’eccesso di CO2 e quindi di contrastare l’abbassamento del pH. Un sistema di ventilazione meccanica controllata allo stesso modo contribuirà a tenere basso il livello di CO2 in casa e quindi contribuirà a mantenere più alto il pH. Un misuratore di CO2 da installare in casa, come questo, potrebbe aiutare a capire i livelli di CO2 presenti. Anche forzare lo schiumatoio a pescare aria dall’esterno può aiutare molto, sempre se sia possibile farlo. L’eliminazione della CO2 in eccesso può arrivare a far aumentare il pH anche di 0,2-0,3 che, considerando che il pH è costruito su una scala logaritmica, vuol dire un valore elevatissimo.

2. Usare la KalkWasser, o idrossido di calcio

La KalkWasser, o meglio gli ioni idrossido in essi contenuti, reagiscono con la CO2 per aumentare l’alcalinità. Quindi l’alcalinità sale e la CO2 diminuisce. Soprattutto utilizzata assieme al reattore di calcio è una ottima aggiunta per qualsiasi acquario marino. Se c’è molta acqua evaporata e quindi una quantità elevata di immissione di acqua di osmosi questo metodo diventa meno efficiente. Se potete però, usare la kalkwasser.

Cilindro per il dosaggio di KalkWasser

Io mettevo l’idrossido di calcio in un contenitore, e la mischiavo solo al momento dell’inserimento dell’acqua, poi tramite una pompa peristaltica andavo ad aggiungere questa soluzione in acquario, facendo una stima di un paio di litri al giorno per bilanciare l’evaporazione. Il resto dell’acqua evaporata, nel caso, la inseriva il solito osmocontroller.

3. Far scaricare l’effluente del reattore di calcio davanti alla pompa dello schiumatoio

Il reattore di calcio in genere ha come risultato una acqua sovrasatura di calcio ed anche un residuo di CO2. Se questa soluzione viene fatta cadere prima dell’alimentazione dello schiumatoio succede che lo schiumatoio la cattura, la frantuma e la butta nel cilindro. In questo caso il cilindro e l’aria inserita fanno funzionare lo schiumatoio come un dispositivo di strippaggio, portando a togliere la CO2 dall’acqua.

Reattore di Calcio che scarica prima della presa dello schiumatoio

4. Usare uno scrubber di CO2

Invece di farlo fare allo schiumatoio, e limitatamente alla CO2 in eccesso proveniente dal reattore di calcio, si può utilizzare uno scrubber di CO2, sono dei reattori creati appositamente per togliere la CO2 dall’acqua.

Scrubber di CO2

5. Usare le macroalghe

Utilizzare un refugium con macroalghe, un reattore ad alghe, uno scrubber ad alghe, o qualsiasi cosa di simile, con fotoperiodo invertito può rilasciare ossigeno di notte, quando la vasca invece aumenterebbe la sua concentrazione di CO2. In questo modo si può bilanciare il tutto.

Ovviamente si possono utilizzare anche tutti i metodi proposti assieme, dipende soprattutto da voi!

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