Recentemente abbiamo avuto l’occasione di andare a trovare l’amico Andrea Minnella ed il suo meraviglioso acquario, traboccante di coralli e soprattutto di Euphyllie.
Andrea abita a Milano, anzi nell’hinterland milanese, e precisamente a Pieve Emanuele, ed io e Matteo Fusco siamo andati per documentare al meglio questo magnifico angolo di Natura. L’acquario di Andrea è molto molto particolare, perché per il suo primo acquario marino, proveniente dal mondo dell’acquariofilia dolce, ha optato per una tecnica al massimo risparmio. Ovvero tutta tecnica ottima, ma quasi tutta di seconda mano. Il tutto per ottenere un ottimo risultato senza svenarsi. E devo dire che le sue scelte, assieme all’evidente pollice azzurro, hanno dato tanti frutti.
La prima cosa che salta agli occhi, guardando questo acquario, è l’assoluta armonia dell’insieme, il numero spropositato di Euphyllie e coralli di dimensioni estremamente generose. Ma prima di lasciare la parola ad Andrea per illustrarci al meglio il proprio acquario, vediamo assieme il nostro video.
Il video dell’acquario marino di Euphyllie di Andrea Minnella
Abbiamo intervistato Andrea davanti al suo acquario, che abbiamo ripreso in ogni dettaglio. Un video sicuramente da non perdere per vedere il bellissimo movimento delle Euphyllie, e prima di continuare con la lettura. Come al solito le riprese sono state fatte in 4K, per cui non dovete far altro che ingrandire il video a tutto schermo, magari su una bella televisione anche di 65 pollici, e divertirvi. E non dimenticate di farci sapere cosa ne pensate del video.
L’acquario di Andrea è un acquario marino da 300 litri lordi, con misure standard di 120x50x50h.
La storia dell’acquario
L’acquario nasce con un refugium collegato, ma ben presto la funzione del refugium è diventata quella di un secondo acquario. In pratica un nano reef che beneficia della stabilità e della tecnica dell’acquario più grande. Per meglio farlo risaltare è stata creata una finestra nel mobile che quindi attira l’attenzione su di se. Il tutto perché l’acquario non ha mai avuto bisogno di un refugium per abbassare gli inquinanti, e visto che era impossibile per Andrea espandersi in casa con un acquario di maggiori dimensioni, è stata scelta la via di un secondo acquario marino collegato al primo.
Il risultato è uno spettacolo nello spettacolo. Guardando l’acquario frontalmente non si sa cosa guardare prima. Una soluzione che non è originale perché l’abbiamo già vista, ma che qui assume un contorno davvero spettacolare. Anche perché il nanoreef è estremamente colorato, con una sapiente scelta degli animali ospitati. Ci piace, e ci piace tanto.
Questo è il primo acquario marino di Andrea, anche se in passato ha avuto molti acquari dolci, sin da ragazzino. Acquari magari senza pretese, come ci racconta, ma che gli hanno fatto venire la voglia di investire sul lato marino della cosa. E dobbiamo dire che il tutto gli sia venuto davvero bene.
L’amore di Andrea Minnella per le Euphyllie
Impossibile non vedere il numero enorme di Euphyllie ospitate in acquario. Bellissime sia perché sono di specie diverse, sia perché mostrano tutte le colorazioni possibili delle varietà di questi animali. Molto difficile non rimanerne incantati. E se doveste guardare il video vi ritrovereste in alcuni scorci assolutamente pazzeschi.
Andrea Minnella non solo ci conferma il suo amore incondizionato verso questo tipo di coralli LPS, ma ci racconta anche gli piace particolarmente quando le Euphyllie sono molto diverse e molto vicine fra di loro. Noi non possiamo che essere d’accordo con lui. Per altro in acquario si va dalle Euphyllie glabrescens alle parancora, dalle ancora alle divisa. Insomma potete trovarci di tutto e con tantissime colorazioni diverse
Per non parlare poi dei dettagli di alcune di loro.
Ma non è finita qui, perché ci sono altri coralli particolari come le Goniopore, come le Montipore e le Stylophore, per non parlare di Seriatopore ed Acropore. Tutti coralli coloratissimi, dal grande impatto scenico, ma con una armonia fra loro pazzesca. Sono sicuro che Andrea nella sua vita precedente deve essere stato un maestro Zen, tanto appare ordinata e colorata la sua vasca.
La tecnica dell’acquario marino di Andrea Minnella
Secondo Andrea il suo acquario nasce con una tecnica piuttosto basica, anche se noi non siamo proprio sicuri che la si possa definire tale. Come abbiamo detto l’acquario ha una capacità di 300 litri, con dimensioni pari a 120×50 con altezza di 50 cm. Dimensioni classiche che non stonano mai. L’acquario ha ben 2 scarichi XAqua per un ottimale scambio vasca sump e non rischiare mai di intasarsi. (A tal proposito se non l’avete letto vi lascio un articolo che potrebbe proprio interessarvi su questo concetto: Singolo o doppio scarico: facciamo 2 conti e qualche riflessione).
Lo schiumatoio è un classico Deltec SC1455, non più in produzione, ma che svolge egregiamente il proprio lavoro. Parliamo di uno schiumatoio che processa 600 l/h d’aria, e che ha una pompa da 11 watt. E Deltec lo consigliava per acquari fino ad 800 litri. Per cui una scelta perfettamente calzante per l’Acquario marino da 300 litri di Andrea Minnella.
Dal punto di vista tecnico, oltre al rabbocco ed al necessario riscaldatore Eheim da 300 watt non c’è nient’altro.
Il comparto pompe… risalita e movimento
La pompa di risalita è una Jebao DCP 3000. Una pompa da 3000 l/h di portata, come dice il nome stesso, una prevalenza di 3 metri per un consumo di 25 watt.
La pompa, se ci soffermiamo sui soli dati tecnici, potrebbe anche essere adeguata all’acquario. Noi notiamo subito che vi sia qualcosa che non va, ed infatti la nostra misurazione ci mostra un impietoso 282 l/h tanto che Andrea ci racconta come sia pronto a cambiarla con qualcosa di molto più potente. Noi non possiamo non notare come 282 l/h sia praticamente la metà di quanto trattato dallo schiumatoio.
Il movimento è gestito da una coppia di Jebao slw20, pompe dichiarate con una portata di 10.000 l/h, impostate al 90% e utilizzandole alternate. Essendo l’acquario da 300 litri, otteniamo quindi una portata di 9.000/300 pari a 30 volte il volume dell’acquario. Esattamente un rapporto da manuale!
Balling ATI Pro per la stabilizzazione della triade
Andrea ci racconta di utilizzare il balling ATI Pro per gestire calcio, kh e magnesio. Utilizzando una pompa dosometrica Jebao e dosando 40 ml al giorno.
Il balling è stato implementato in acquario dopo circa 8 mesi di vita della vasca. Dal punto di vista biologico troviamo circa 30 kg di roccia Fiji morta proveniente dalla dismissione di un’altra vasca. Sul fondo troviamo invece un velo sabbioso di ATI Fiji White Sand.
Ed arriviamo all’illuminazione
La luce per i coralli è la base della loro vita. Ci vuole anche tanto altro, ma la luce non può mancare. In questo caso Andrea ha optato per una serie di AquaIllumination Hydra 26HD, ben tre sull’acquario ed una quarta in versione liscia, Hydra 26, sul refugium acquario.
Come nostro solito abbiamo misurato i PAR in acquario, in modo da avere una idea di quello che si riesce ottenere con quelle plafoniere, ma anche del rapporto potenza illuminante colore dei coralli. I valori sono circa di 300 μmol m-2 s-1 in sommità della barriera, ovvero nella parte superiore dei coralli più alti, per arrivare a 120-165 μmol m-2 s-1 sulle Euphyllie e 70 μmol m-2 s-1 sugli Zoanthus.
Curioso il fatto che su una Acropora in sommità misuriamo 280 μmol m-2 s-1 da una parte e 200 μmol m-2 s-1 dall’altra. Ad occhio nudo sembra che vi sia la stessa quantità di luce, ma l’Acropora mostra ben due colorazioni distinte. Questo per dire che, sebbene vi sia una differenza di quasi il 30%, il nostro occhio non l’avverte, mentre per il corallo fa un mondo di differenza. L’Acropora è quella vista qua sopra nel video si può vedere la differenza di colorazione al minuto 5:57.
La strana scelta dei cambi d’acqua
L’acqua di osmosi viene prodotta autonomamente con un impianto Forwater a 5 stadi. L’acqua salata viene prodotta utilizzando alternativamente due tipologia di sale differenti, il Red Sea Blu oppure il Tropic Marin. La cosa strana, o perlomeno strana per me, è che Andrea non fa cambi d’acqua, se non quando vede un problema.
D’altronde se non ci sono problemi in acquario, difficile dargli torto. In questo modo si semplifica la gestione e si abbattono un po’ di costi.
L’acquario, sin dalla sua partenza, non ha mai avuto nessun problema legato agli inquinanti, dopo il periodo di maturazione iniziale i fosfati si sono stabilizzati intorno ai valori di 0,05/0,07 ppm ed i nitrati difficilmente salgono sopra i 2 mgl.
La temperatura minima invernale è di 22,8° per cercare di spendere il meno possibile in energia elettrica, a causa dei ben noti problemi che tutti noi conosciamo.
Andrea Minnella non è solito alimentare i coralli con costanza. Una volta ogni tanto somministra aminoacidi e vitamine, e sempre ogni tanto del cibo in polvere.
I valori in acquario
Non possiamo chiudere il nostro articolo senza parlare dei valori che Andrea Minnella mantiene in acquario. Anzi, Andrea ci fa notare che sin dall’inizio è stato maniacale nel controllo dei valori, con misurazioni inizialmente ogni settimana. La stabilità è sempre stato l’obiettivo da perseguire per Andrea. Quindi non appena c’era un valore fuori scala lui agiva per intervenire subito senza perdere tempo.
Carbonati – KH | 7-8 dKH |
Calcio | 400-420 ppm |
Magnesio | 1.300-1.350 ppm |
Nitrati | 0,5 – 1 ppm |
Fosfati | 0,03 – 0,05 ppm |
Solo 13 pesci!
I pesci ospitati in acquario sono, dal mio punto di vista, solo 13. C’è uno Zebrasoma flavescens, uno Zebrasoma xanthurum, 3 Amphiprion ocellaris, 3 Pseudanthias squamipinnis, 2 Pterapogon kauderni ed uno Pseudocheilinus exatenia.
E non dimentichiamoci del simpaticissimo Lysmata amboinensis.
Il commento di DaniReef
L’acquario di Andrea Minnella è spettacolare. E lo è per tantissimi motivi. Il giardino di Euphyllie è ipnotizzante da guardare. E l’armonia che emana questo acquario è assolutamente palpabile. I coralli poi sono fantastici, bellissimi i colori e le crescite. Tutto è curato nel minimo dettaglio. Bello bellissimo.
La prima cosa che secondo noi stonava era la portata della pompa di risalita. Assolutamente non adeguata al trattamento dello schiumatoio. Ma in accordo con quanto scritto in questo articolo come risparmiare energia elettrica in acquario marino: il tubo di risalita, abbiamo consigliato ad Andrea di cambiare il suo tubo, che era molto stretto. Nei giorni seguenti alla nostra visita Andrea ha cambiato il tubo con uno da un pollice (diametro 2,54 cm) ed ha cambiato qualche raccordo per evitare diminuzioni di portata (per ulteriori informazioni leggete questo articolo: il calcolo della portata della pompa di risalita in maniera automatica: inserisci i dati e scopri la portata). Questo ha portato da una situazione precedente con pompa al 100% e portata di 282 l/h, a tenere la pompa al 40% con portata vicino ai 900 l/h e ben 1 cm di acqua in più in acquario. Notevole non credete?
Un altro consiglio che ci siamo sentiti di dare ad Andrea è stato quello di aumentare, per quanto possibile, le percentuali di illuminazione delle Hydra 26HD. Questo perché da una parte i valori misurati soprattutto in sommità non erano elevatissimi, come l’Acropora di cui abbiamo parlato insegna, ma anche perché gli SPS si sono espansi in alto lasciando filtrare poca luce ai coralli sottostanti. Aumentando, per quanto possibile i valori, è possibile che ne beneficerà tutta la vasca.
Un altro punto su cui mi sentirei di intervenire è quello relativo all’alimentazione dei coralli. Diversamente da quanto si credeva fino ai primi anni 2000, i coralli sono animali e devono essere alimentati. Questo serve non solo per fare in modo che mostrino tutto il loro potenziale, ma anche per evitare che vadano incontro a carenze che possono diventare insanabili dopo qualche anno.
Fino a qui tutti consigli di cui abbiamo parlato durante la nostra intervista. E tutti in qualche modo seguiti da parte di Andrea, con ottimi riscontri in acquario, per quello che sappiamo. Ne rimane solo uno da dare. In 300 litri io aumenterei il numero di pesci che ci sono, ma anche del doppio e oltre. Un acquario di coralli è meraviglioso, ma è ancora più bello quando uno sfondo così colorato incontra tanti pesci.
Ma ci ripetiamo, l’acquario è oltremodo meraviglioso. Un acquario ed una tecnica da cui prendere spunto. Davvero complimenti per questo angolo di Reef che abbiamo avuto la fortuna di aver potuto immortalare.
Il punto di vista di Matteo Fusco – MattReefer
In questa visita ci siamo presentati in due, eravamo io e Matteo Fusco, in arte MattReefer, che ci lascia il suo punto di vista su questo meraviglioso acquario. È stata una vera emozione, poter accompagnare Danilo in una intervista e soprattutto ad un amico. Non avevo mai visto dal vivo la vasca di Andrea Minnella pur conoscendoci su vari gruppi.
Devo dire che da quando ho conosciuto Andrea, in qualche modo ho iniziato ad apprezzare maggiormente i coralli SPS. Non che prima non mi piacessero, ma per puro gusto personale sono sempre stato attratto principalmente dai coralli duri LPS.
Qui invece in questo tripudio di coralli nell’insieme e impossibile non apprezzare il contesto, che viene creato da tutto l’insieme, quindi impossibile non apprezzare I colori, ed il bellissimo angolo di reef che Andrea ha creato nel tempo. Davvero complimenti amico. Continuerò a trarre ispirazione da questa tua bellissima vasca!
A pagina 2 potete vedere tutte le foto che abbiamo scattato all’acquario, alla sump, ai pesci ed ai coralli di questo meraviglioso acquario marino di barriera basato soprattutto su Euphyllie.