Ne avevamo parlato nel 2016, ma oggi lo ricordiamo perché è stato rilasciato il milionesimo riccio di mare Tripneustes gratilla per combattere una esplosione algale nelle isole Hawaii.
In mare spesso si presentano gli stessi problemi che abbiamo in acquario, ed i metodi per combatterli a volte sono proprio gli stessi. Lo dicevamo nel 2016 in un nostro articolo e lo ribadiamo anche oggi.
A Kaneohe Bay, nelle isole Hawaii infatti, due alghe estremamente invasive, Kappaaphycus e Eucheuma, avevano, allora, prenso possesso della laguna. L’AFRC, ovvero Anuenue Fisheries Research Center, dopo averle tentate tutte, ha pensato di utilizzare dei ricci autoctoni per combatterle, dei Tripneustes gratilla.
Ma stiamo parlando del mare e non di un piccolo acquario dove si consiglia spesso di comprare due o tre ricci, e così il primo rilascio di ricci era di ben 300.000 ricci a Kaneohe Bay. Avete letto bene! Trecentomila ricci! Un numero esagerato di invertebrati mangia alghe. Ma il progetto è proseguito ed oggi l’AFRC ha rilasciato in acqua il milionesimo riccio di mare. Un numero enorme ma che evidentemente ha dato i suoi frutti.
Alla fine è stato un successo!
Il progetto è partito nel lontano 2011, ma oggi finalmente può essere dichiarato un vero successo, con le alghe che sono largamente scomparse dal loro areale di invasione.
I ricci vengono allevati all’AFRC di Sand Island come parte di uno sforzo multi-agenzia, che coinvolge il DAR, Pacific Cooperative Studies Unit (PCSU), NOAA, U.S. Fish and Wildlife Service e l’Hawaii Department of Transportation (DOT). L’accrescimento dei ricci di mare in cattività è un’operazione che prosegue 24 ore su 24, 7 giorni su 7, si allevano i ricci di mare fino dalla loro fase di vita giovanile. Ci vogliono dai quattro ai sei mesi circa prima che i ricci siano abbastanza grandi da essere trasferiti a Kaneohe Bay.
Una idea che probabilmente verrà presto esportata anche in altre zone con problemi analoghi.