Conoscevo Filipe Oliveira da tantissimi anni, e la sua morte mi ha colpito particolarmente. Vediamo il mio personale ricordo e la sua storia.
Filipe Oliveira è diventato nel corso degli anni un aquascaper di livello internazionale, ma quando ci siamo conosciuti, nel 2008 circa, era ancora un acquariofilo alle prime armi, che cominciava ad essere un polo di attrazione per l’acquariofilia in Portogallo.
Io allora collaboravo con Elos, e così faceva lui per la parte portoghese. Ci siamo quindi incontrati di persona per la prima volta all’Interzoo del 2010, a cui si riferisce la bella foto di apertura e anche quella di gruppo. Complice anche il fatto che Nicola Gandini, titolare di Elos, me ne avesse sempre parlato in termini entusiastici. E dopo averlo conosciuto era impossibile non rimanere attratti dal suo magnetismo.
Era si un bravo aquascaper, e non possiamo non ricordare Pineiro Manso, una delle sue creature più iconiche. Di cui vediamo sotto una foto della sua genesi nel 2008.
Ma la sua parte più bella era la sua guasconeria, il suo essere sempre al centro di tutto con naturalezza. Era così. Appassionato, appassionatissimo, vulcanico, guascone. Bravo fotografo, un’altra cosa che ci ha sempre accomunato, e poi meraviglioso aquascaper.
Dalla Elos, assieme, le nostre strade si sono divise, diventando poi lui ambasciatore ed Aquascaper di AquaFlora.
La causa della morte di Filipe Oliveira
Filipe ha scoperto di avere un tumore alla tiroide a giugno dello scorso anno. E’ stato operato ed il decorso sembrava procedere bene, sebbene fosse una strada molto dura, purtroppo però durante i normali controlli è emerso un secondo tumore al fegato, scorrelato dal precedente. E qui le cose si sono fatte purtroppo via via più complicate. Fino a portarlo alla morte il 24 marzo del 2023. Aveva solo 47 anni e lascia la moglie, Sonia ed il figlio Bruno a cui va il nostro più profondo affetto.
Io però voglio ricordare Filipe Oliveira con una foto simpatica, che faceva emergere il suo fantastico carattere.
Infine, potete rileggere alcuni suoi articoli che pubblicò qui sul portale oltre 10 anni fa.
Riposa in pace amico mio
