Se avete pesci con parassiti o se volete evitare che li abbiano, il bellissimo Elacatinus evelynae è il pesce da avere in acquario, molto migliore del Labroides dimidiatus, di cui abbiamo già parlato in passato.
l’Elacatinus evelynae, conosciuto in passato come Gobiosoma evelynae, appartiene alla famiglia dei Gobidi. Come tale è un pesce che si ambienta molto bene in acquario, che mangia di tutto e che se non dovesse mangiare il secco si alimenta con facilità sulle rocce e sul substrato. Non risulta avere problemi specifici di ambientamento. Gli aspetti negativi sono essenzialmente due. Essendo un pesce piuttosto piccolo potrebbe essere timido con pesci aggressivi e come molti altri gobidi può arrivare a saltare fuori dall’acqua, con esito nefasto nel caso ricadesse fuori dal perimetro dell’acquario.
Normalmente quando si pensa a pesci o gamberi pulitori, ci si focalizza sui bellissimi Lysmata amboinense oppure sul ben più noto Labroides dimidiatus. Ma credetemi, questo è un errore strategico, perché l’Elacatinus evelynae è il pesce da avere in acquario contro i parassiti, come ad esempio Cryptocarion, Oodinium, etc. Questo piccolo gobide si prende cura dei parassiti che vivono sulle squame, nelle branchie e da qualsiasi altra parte del pesce infortunato, ma essendo un pesce piuttosto piccolo, con lunghezza massima di 4 cm, riesce ad essere molto delicato ma riesce ad arrivare molto in profondità con la pulizia. Ovviamente il tutto è animato non da uno spirito di altruismo ma da un rapporto mutualistico, perché se il evelynae pulisce il pesce malato ottiene in cambio i parassiti di cui si ciba.
In acquario può essere pauroso e può tendere a nascondersi, soprattutto nei primi giorni dopo l’inserimento. Ma la maggior parte del tempo lo vedrete appoggiato da qualche parte, spesso sul fondo. Come al solito è importante che non vi siano pesci aggressivi per non spaventarlo. Ma in genere il problema è temporaneo. La qualità dell’acqua deve essere quella di un acquario con coralli molli, per cui non vi sono elementi di difficoltà.
Caratteristiche dell’Elacatinus evelynae
Le dimensioni massime dell’Elacatinus evelynae sono di 4 cm, rendendolo adatto, per questa caratteristica, a tutti gli acquari, anche e soprattutto quelli piccoli, e anche come unico pesce di un minireef. Il pesce è originario dell’Oceano Atlantico occidentale: Bahamas e Piccole Antille fino alla costa settentrionale del Sud America oltre alle Antille ed ai Caraibi occidentali. Per una volta parliamo di un pesce che non vive e non esiste nell’Oceano Pacifico. E’ un pesce monogamo ed ama essere tenuto in coppia. Anche se il dimorfismo sessuale è praticamente inesistente che io sappia, ed è impossibile distinguere un maschio da una femmina.
Di cosa si ciba?
In natura l’Elacatinus evelynae si ciba di ectoparassiti, di tessuto cutaneo ormai morto e di residui alimentari che trova sugli altri pesci. Non disdegna per nulla il secco, ma diciamo che alimentarlo non è mai un problema.
Perché comprarlo
Come ho detto nel titolo, siamo davanti al pesce perfetto da allevare in acquario. Piccolo, vivace, con una livrea molto accattivante, un comportamento buffo e curioso, lo inseriscono di diritto fra i pesci da avere sempre nel nostro acquario. In più si ciba di ectoparassiti, rendendolo un pesce da ricercare non solo per la sua forma e colore, ma anche e soprattutto per la sua grandissimi utilità in acquario. Un instancabile pulitore che però, essendo di taglia piccola, non spaventa ne stressa i pesci più grandi come invece spesso avviene con il Labroides dimidiatus.
Il mio consiglio spassionato è quello di averne sempre una coppia in acquario.
