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Il Pesce leone, Pterois miles, diventerà stanziale nel Mediterraneo

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Il Pesce leone, Pterois miles, diventerà pericolosamente stanziale nel Mediterraneo

Due recenti avvistamenti del Pesce Leone, Pterois miles, nelle acque calabresi hanno riportato l’attenzione pubblica sulla sua espansione nel Mediterraneo.

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Era il 2016 quando per la prima volta qui su DaniReef (leggi qui) vi informavamo del primo avvistamento nelle acque italiane del Pterois miles, comunemente conosciuto con il nome di pesce leone. Con questo articolo vi vogliamo aggiornare su come tale specie invasiva si stia continuando a distribuirsi nel mediterraneo e nelle acque italiane.

È di pochi giorni il comunicato stampa dell’ISPRA nel quale si segnalano due nuovi avvistati nelle acque calabresi di due esemplari di Pterois miles. Il primo prontamente catturato a fine giugno 2023 “da pescatori professionisti” in località ‘Le Castella’ (KR), alla profondità di circa 24 metri. Il secondo esemplare avvistato e fotografato in data 25 giugno 2023, da un subacqueo a circa 12 metri di profondità, durante un’immersione lungo le coste di Marina di Gioiosa Ionica (RC).

Il Pesce leone, Pterois miles, diventerà pericolosamente stanziale nel Mediterraneo

Pterois miles

Nome scientifico: Pterois miles (Bennet, 1828);

Nome comune: Pesce leone;

Areale Geografico: P. miles è una specie dell’Oceano Indiano (Kulbicki et al., 2012), conosciuta dal Mar Rosso al Sud Africa orientale, Mar Arabico, Golfo Persico, Golfo di Oman, Mare delle Laccadive, Golfo del Bengala, Mare delle Andamane e regione indonesiana (Kulbicki et al., 2012).

Il genere Pterois comprende 12 specie, le più conosciute e studiate sono le Specie Pterois miles e Pterois volitans. Nell’Indo-Pacifico, i pesci leone sono sono predati dalle cernie e, occasionalmente, dagli squali che li catturano nelle varie fasi della loro crescita. 

Pesce leone: una specie invasiva

Pterois miles è una tra le specie più invasive al mondo, e il loro successo è da attribuire a:

  • Il loro grado di “velenosità” che ne riduce fortemente la predazione;
  • Sono generalisti, si nutrono di un gran numero di organismi diversi;
  • Sono molto resilienti, si adattano facilmente a diverse condizioni fisico chimiche dell’acqua;
  • Elevata fertilità e una crescita veloce.

Dagli anni novata dopo una sua introduzione accidentale nelle coste degli Stati Uniti è riuscito a stanziarsi e ad espandersi in tutto il Mar dei Caraibi. A partire dal 1992 si è diffuso nel mar Mediterraneo orientale in seguito a migrazione lessepsiana (migrazione dal mar rosso al mediterraneo attraverso il canale di Suez).

Il Pesce leone, Pterois miles, diventerà pericolosamente stanziale nel Mediterraneo - coppia di pesci leone nel mar rosso

Cosa ha realmente causato la loro introduzione nelle coste degli Stati Uniti?

Non si hanno prove certe di come il Pterois miles e Pterois volitans siano arrivati nel Mare dei Caraibi. Le due teorie più accreditate ne attribuiscono una al rilascio accidentale di una mezza dozzina di pesci leone, causato dall’abbattimento di un acquario pubblico in Florida da parte dell’uragano Andrew nel 1992. La seconda, che fa’ scricchiolare un pò la prima teoria, è di un suo presunto avvistamento nelle acque della Florida nel 1985, cioè ben 7 anni prima dell’uragano. Tale unico avvistamento è attribuito ad un rilascio incauto da un acquario domestico.   

Purtroppo, e questo è un punto a sfavore per il nostro Hobby che spesso viene affrontato con inconsapevolezza, il rilascio dagli acquari domestici è ora accettato come almeno una causa di introduzione, con prove genetiche a sostegno della teoria del “rilascio multiplo”, insieme al fatto che sono coinvolte nella colonizzazione due specie simili ma distinte, ovvero Pterois miles e Pterois volitans. 

Il rilascio di pesci leone da acquari privati in Florida, ha permesso loro di diffondersi in tutto l’Oceano Atlantico occidentale e nel Mar dei Caraibi con numerosi effetti dannosi sulle comunità native, tra cui la diminuzione della biodiversità, il deterioramento della barriera corallina e la perdita economica nell’industria della pesca (Côté et al., 2013; Lesser e Slattery, 2011; Henderson, 2012).

Il Pesce leone, Pterois miles, diventerà pericolosamente stanziale nel Mediterraneo - pesce leone in acquario

Com’è arrivato nel Mediterraneo?

Su come sia arrivato nel Mediterraneo si è tutti d’accordo nell’affermare che semplicemente sia passato, come molte altre specie, dal Mar Rosso attraverso il Canale di Suez, aggiungendosi all’elenco crescente di specie lessepsiane (dal nome di Guy de Lesseps, l’ingegnere francese che ha supervisionato la costruzione del Canale). 

Il Pesce leone, Pterois miles, diventerà pericolosamente stanziale nel Mediterraneo - pesce leone nel mar rosso
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Ovviamente anche in questo caso il rilascio incauto di Pterois miles dagli acquari privati non è da escludere.

La crono-storia degli avvistamenti nel Mediterraneo del pesce leone

Nel Mar Mediterraneo, nel 1991 è stato registrato per la prima volta un avvistamento di pesce leone al largo della costa di Israele. (Golani & Sonin, 1992).

Pe due decenni non si sono avute più segnalazioni di avvistamenti, fino a quando due esemplari non sono stati catturati al largo delle coste del Libano nel 2012. (Bariche et al ., 2013 ), indicando un nuovo evento di invasione .(Bariche et al., 2017).

Dopo la sua ricomparsa, si è diffuso rapidamente in tutto il bacino del Mediterraneo orientale, tra cui Cipro (Jimenez et al., 2016; Kletou et al., 2016), Libano (Dailianis et al., 2016), Siria (Ali et al., 2016), Turchia (Özbek et al., 2017) e Grecia (Giovos et al., 2018). Raggiungendo la Tunisia nel 2015 (Dailianis et al., 2016) e l‘Italia nel 2016 (Azzurro et al., 2017). Fino ai due recenti avvistamenti di Giugno 2023 nelle acque calabresi (Ispra).

Affermiamo subito che questi ultimi avvistamenti non confermano una sua presenza stabile nei mari italiani.

Nello studio “Sono qui per restare: la biologia e l’ecologia del pesce leone (Pterois miles) nel Mar Mediterraneo.” pubblicato ad Aprile 2020 sul Journal of Fish Biology, viene affermato che: “la portata della diffusione, nel Mediterraneo, suggerirebbe che il pesce leone non può essere più sradicato, e che lo sviluppo di un’industria dedicata al pesce leone potrebbe aiutare a gestire la situazione e ridurre alcuni degli impatti negativi della specie“.

Perché ora e non all’apertura del Canale di Suez?

Molti di voi (o i pochi di voi che hanno avuto il coraggio di leggere fino a qui) si staranno chiedendo perché l’invasione del Mediterraneo sta iniziando sostanzialmente ora, piuttosto che all’apertura del Canale di Suez nel 1869. Una ragione potrebbe essere che il Canale di Suez è stato recentemente ampliato (nel 2015). Consentendo maggiori opportunità di passaggio dagli habitat nativi del Mar Rosso al Mediterraneo, ma questa potrebbe non essere l’unica ragione. Il riscaldamento globale negli anni precedenti potrebbe aver portato a una maggiore opportunità per i pesci leone di stabilirsi e prosperare nel Mediterraneo (Hoegh-Guldberg e Bruno, 2010; Gattuso et al., 2015). 

Il Pesce leone, Pterois miles, diventerà pericolosamente stanziale nel Mediterraneo - pesce leone nel mar rosso

Quali sono i rischi dell’insediamento permanente del pesce leone nel Mediterraneo?

Grazie ad uno studio più che ventennale sulle popolazioni che si sono insediati nei Caraibi e nel Golfo del Messico, è probabile che si assisterà a notevoli impatti negativi anche sulle popolazioni autoctone del nostro mare. Tali impatti negativi hanno fatto propendere anche molti biologici della conservazione a sostenere la rimozione attiva e persino il consumo alimentare della specie.

Inoltre, come molti di voi che ne possiedono uno in acquario già sapranno, il pesce leone pone anche rischi per l’uomo poiché il veleno nelle loro 18 spine può causare effetti cardiovascolari e neuromuscolari, che vanno da reazioni lievi, tra cui gonfiore, a dolore estremo e paralisi negli arti superiori e inferiori.

Il Pesce leone, Pterois miles, diventerà pericolosamente stanziale nel Mediterraneo - pesce leone in acquario

Conclusioni da parte dei ricercatori

Savva Ioannis, autrice principale della pubblicazione dal nome “Sono qui per restare: la biologia e l’ecologia del pesce leone (Pterois miles) nel Mar Mediterraneo”  ha dichiarato: “Tra le numerose minacce ai nostri ecosistemi marini, l’inquinamento biologico è meno evidente alla percezione umana. Ma in realtà, è abbastanza potente da interrompere l’equilibrio ecologico. Anche se non tutte le specie aliene si stabiliscono con successo o danneggiano il loro nuovo ambiente, alcune si acclimatano con relativa facilità. Mostrano una rapida diffusione ed esercitano impatti catastrofici sulle comunità marine locali.Questo è stato il caso delle popolazioni di pesce leone nell’Oceano Atlantico occidentale e ora la storia si sta ripetendo nel Mar Mediterraneo“.

Il Pesce leone, Pterois miles, diventerà pericolosamente stanziale nel Mediterraneo - pesce leone nel mar rosso

Jason Hall-Spencer, professore di biologia marina presso l’Università di Plymouth, ha dichiarato: “La recente rapida diffusione del pesce leone nel Mediterraneo è una seria preoccupazione per l’equilibrio della vita marina nella regione in quanto questa è la specie ittica invasiva più dannosa conosciuta alla scienza. C’è la necessità di misure di biosicurezza nel canale di Suez che è come un’arteria tagliata, con specie marine invasive che si riversano attraverso di esso“.

Gli ecosistemi mediterranei sono già fortemente stressati dal cambiamento climatico

La temperatura media dell’acqua nel Mediterraneo aumenta di un grado ogni trent’anni e il tasso sta solo accelerando. Una delle domande urgenti che devono essere poste è come le varie specie che vivono nel Mediterraneo si adatteranno a questo improvviso riscaldamento. Negli ultimi anni si sono accumulate prove che alcune specie che, per adattarsi al riscaldamento globale, hanno spostato il loro habitat a profondità maggiori, mentre altri studi hanno scoperto che alcune specie non hanno questa capacità di spostarsi in acque più fredde. (Shahar Chaikin, Shahar Dubiner, Jonathan Belmaker, Aaron MacNeil. Cold‐water species deepen to escape warm water temperatures. Global Ecology and Biogeography, 2021; DOI: 10.1111/geb.13414)

Il Pesce leone, Pterois miles, diventerà pericolosamente stanziale nel Mediterraneo - pesce leone nel mar rosso
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Attenti a quei 4

Il pesce leone, insieme al pesce palla maculato e ai pesci coniglio, è oggetto della  campagna ‘Attenti a quei 4!’ patrocinata dai Ministeri dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, dell’ambiente e della sicurezza energetica, della salute e dal Comando generale delle capitanerie di Porto – con la collaborazione di Ispra, Cnr ed il progetto AlienFish.

I ricercatori dell’Ispra, del Cnr-Irbim e di Ente fauna marina mediterranea (Progetto AlienFish) invitano chiunque abbia osservato o catturato uno di questi pesci in acque italiane ad inviare eventuali foto/video via WhatsApp al numero dedicato +39 320 4365210 o attraverso il gruppo Facebook Oddfish utilizzando l’hashtag: #Attenti4

Il Pesce leone, Pterois miles, diventerà pericolosamente stanziale nel Mediterraneo - pesce leone nel mar rosso

Per approfondire le vostre conoscenze in merito alla pericolosità di questa bellissima specie, vi lasciamo anche a questo interessantissimo articolo: Il pesce leone raggiunge lo Stretto di Sicilia. Massima allerta per la specie aliena.

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