Oggi vi parleremo dell’acquario Red Sea Reefer 250. Recensire le novità è sicuramente più interessante, rispetto a recensire un acquario che, ormai, ha qualche anno.
Ma trovo che questa recensione sia altrettanto importante per due fattori, il primo è che una nuova versione del Red Sea Reefer 250 è ancora in produzione, con poche differenze rispetto al loro primo modello; il secondo è che l’acquario è in effetti un componente che dovrebbe durare diversi anni, dato che il cambio vasca è impegnativo, costoso e rischioso, per cui vorremmo farlo solo in vista di un buon upgrade, e non perché il nostro acquario è arrivato alla fine della sua vita. Quindi, come se la cava il nostro Reefer Serie 1, dopo oltre sei anni? Prima di rispondere a questa domanda, vi presentiamo il sistema.
L’acquario Red Sea Reefer è ottimo per neofiti ed esperti e dispone di grandezze differenti, fra i 165 e i 900 litri. Noi abbiamo il 250 (da 245 litri netti, compresa sump), uno dei modelli “piccoli” che però permette di allestire un buon biotopo marino, se rinunciamo ai pesci grandi, come i pesci chirurgo.
La vasca principale del Red Sea Reefeer 250 è in vetro extrachiaro da 12mm (il fondo non è extrachiaro ed è da 10mm) con il silicone nero (che dovrebbe restare più bello col passare degli anni), il vetro posteriore è nero. La misura esterna della vasca è di 90x50x53(h) cm (238,5 litri), ma il volume netto secondo Red Sea è di 204 litri. Al centro dell’acquario si trova un pozzetto di tracimazione con tre tubi che vanno verso i tre buchi sul fondo della vasca. Se si dovesse avere problemi con uno di questi, si possono effettuare lavori di manutenzione senza problemi, visto che occorre solo svuotare il pozzetto per trovarsi “all’asciutto”. Il pozzetto stesso è sormontato da un coperchio che lo rende molto elegante.
La sump e le tubature
I tre tubi servono allo scambio d’acqua, sicuro e silenzioso, fra acquario e sump. Uno di questi riporta l’acqua della pompa di risalita in vasca ed è regolabile, tramite un beccuccio, per direzionare il getto nella posizione che preferiamo. Gli altri due sono lo scarico principale e lo scarico di sicurezza. Lo scarico principale è regolabile in modo che lavori sempre al 100%, in questo modo si trova completamente sommerso dall’acqua e può essere perfettamente inudibile. Potete immaginare come questa regolazione sia un po’ difficile e come uno scarico regolato al 100%, per un motivo o per l’altro, potrebbe non bastare più, con il livello dell’acqua che sale nel pozzetto di tracimazione. Proprio per questo motivo ci viene utile il secondo scarico, che permette una discesa sicura dell’acqua in sump anche se dovessimo sbagliare la regolazione.
L’unico svantaggio è che appena lo scarico secondario inizia a portare una quantità importante d’acqua, il sistema diventa rumoroso. Stessa cosa anche se apriamo troppo lo scarico principale e questo smette di lavorare sommerso. Per farla breve: Anche se regolato male, lo scarico Red Sea funziona in modo affidabile, se regolato perfettamente è addirittura completamente silenzioso. Trovo che questo sia uno dei punti di forza del Red Sea Reefer.
La sump dispone di tre scomparti. Uno molto piccolo dove arriva l’acqua dagli scarichi, uno principale, e quello della pompa di risalita, con anche il rabbocco. È possibile mettere dei filtri a calza (come nell’immagine qui sotto) per filtrare l’acqua fra il primo e il secondo scomparto. Nello scomparto principale c’è lo spazio per uno schiumatoio (anche di grandi dimensioni). Io sono riuscito a piazzare sia lo schiumatoio che il refugium, anche se il posto non è molto. D’altronde sfido chiunque a piazzare più cose in un mobile da 90 cm di larghezza totale.
Il rabocco Red Sea è completamente meccanico e avviene con una piccola vasca di acqua d’osmosi che si appoggia sopra la sump. Quando il galleggiante scende, grazie ad un sistema di tubicini, l’acqua inizia a gocciolare lentamente dalla riserva di acqua dentro al vano della pompa di risalita. Questo permette un sistema affidabile, che non richiede alcun componente elettronico, perfettamente silenzioso. Visto che manca l’elettronica però non c’è alcun avviso in caso di problemi, ad esempio se la vasca di rabbocco dovesse essere vuota. Io lo trovo comunque un sistema vincente e riempio la vasca di rabbocco direttamente in loco (toglierla e rimetterla non è comodissimo), con un tubicino che arriva diretto dall’impianto a osmosi inversa.
Nel Red Sea Reefer è anche possibile installare lo splendido filtro a rulli Red Sea ReefMat. Questo però si troverebbe vicino alla vasca di rabocco, quindi non sono sicuro se si possano usare i due sistemi in concomitanza, o se occorra una modifica. Questo perché le versioni più nuove sembrano avere un sistema di tubi leggermente modificato.
Sia la sump, sia la vasca sono posizionate su un tappetino di gomma, che migliora la stabilità e la silenziosità del sistema, il mobile è in legno, con due grandi ante frontali.
Come va dopo qualche anno?
Ho comprato il Red Sea Reefer usato, di “terza” mano, in perfetto stato, tranne qualche piccolo graffio sui vetri e un tubo di scarico leggermente danneggiato. I pezzi di ricambio sono ancora tutti disponibili, fantastico! Per questo motivo ho sostituito subito tutte le guarnizioni dei tubi di scarico (e carico) che si trovano a prezzo bassissimo. Il tubo leggermente rovinato lo tengo così, poiché funziona senza problemi, ma anche di questo potrei comprare un sostituto (c’è il set completo). Comunque non si tratta di un problema dato dall’usura, ma di qualcuno che gli ha dato una bella botta mentre lo montava o smontava. In fondo si è fatto almeno tre traslochi!
Qualche giorno fa ho avuto un problema col rabbocco, l’acqua colava in vasca da un piccolo raccordo perché una guarnizione si era allentata. Anche qui, alla modica cifra di meno di 20€ ho potuto ricomprare tubi e galleggiante nuovi (sono per il Reefer nuovo ma compatibili).
Il mobile è molto stabile e non mostra nessun segno di cedimento, il colore bianco è spesso e resistente, quindi risulta impermeabile agli schizzi e non teme l’azione del sale. La siliconatura è professionale e sembra ancora nuova, senza nessun problema di alghe che si sono fatte strada nel silicone e senza segni di scollature. Sono sicuro che questo acquario mi potrà durare ancora molti anni senza problemi.
Insomma, dopo oltre sei anni, l’unica spesa di pochi Euro sono state le guarnizioni (sostituibili senza la necessità di svuotare l’acquario) ed il sistema di rabbocco. Ogni tanto si possono cambiare i filtri a calza, ma poi il vostro acquario sarà praticamente come nuovo!
Tiriamo le somme
Come vedete ci troviamo di fronte a una solida base su cui costruire il nostro reef. I neofiti possono acquistare il Red Sea Reefer della misura che preferiscono e accoppiarci i componenti Red Sea consigliati: luci, schiumatoio, pompe di risalita, di movimento e pompe dosometriche. I più esperti possono invece comprare l’acquario senza elettronica e scegliere i componenti che preferiscono, senza essere legati ad una marca particolare, dato che il Red Sea Reefer non è costruito con l’intento di bloccarci nell’universo Red Sea, bensì vuole darci una base sul quale costruire ciò che noi vogliamo. Sinceramente, a meno di non volere sistemi molto particolari, non vedo nessuna limitazione nell’usare il sistema di acquario e sump Red Sea.
Se non volete imbarcarvi in un progetto su misura, con tutte le difficoltà che potrebbero scaturirne, un Red Sea Reefer è ciò che fa per voi, con una garanzia di stabilità e durabilità negli anni.