Siamo certi che sia una cosa che ci siamo chiesti tutti, prima o poi, ovvero “i pesci possono annegare”? Oppure è una cosa che non può succedere?
Cosa vuol dire annegare? La Treccani scrive sull’annegamento “L’annegare, in senso trans. o intr.; morte, o piu raram. uccisione, per asfissia acuta conseguente a immersione di tutto il corpo, o anche soltanto […] della faccia, in un liquido“. Per cui possiamo dire che, per farla facile e per noi umani, la mancanza di ossigeno dovuto ad un liquido ci porta ad annegare.
Ma come funziona per i pesci? Cambiano i termini ma il discorso è molto simile. Se l’ossigeno non arriva al pesce lui muore. Tecnicamente sarebbe il contrario che per noi umani, visto che i pesci hanno le branchie ma non i polmoni. Per cui se portiamo un pesce fuori dall’acqua muore perché le sue branchie non riescono ad estrarre ossigeno dall’aria, e quindi muore. In fondo quello che noi non possiamo fare in acqua, visto che non siamo in grado di estrarre ossigeno dall’acqua.
Ma cosa succede sott’acqua? Possono annegare i pesci?
Sott’acqua i pesci riescono benissimo ad estrarre ossigeno dall’acqua. Per cui non è l’acqua che può causare loro la morte. Ma ovviamente possono ancora morire se non riescono a far funzionare bene le branchie. Magari per una occlusione o per un problema di questi delicati organi. Se le branchie non funzionano, il pesce non riesce ad avere ossigeno. Ma non è l’unico caso.
Sì perché c’è un altro caso particolare che può succedere in mare, nei laghi, ma anche e soprattutto in acquario. La quantità di ossigeno disciolto in acqua dipende dalla temperatura. Più la temperatura è alta minore sarà l’ossigeno disciolto.
Alla temperatura di 20 °C e a pressione atmosferica, la concentrazione di ossigeno nell’acqua dolce è pari a 9,17 mg/L che corrisponde al 100% di saturazione. Ma il tenore di ossigeno può abbassarsi fino a quando nei casi più critici può arrivare ad assumere i valori tipici dell’ipossia (O2 disciolto compreso tra 3 e 1 mg/L) o dell’anossia (concentrazione di O2 disciolto minore di 1 mg/L) che sono valori incompatibili con la vita acquatica. Quindi all’aumentare della temperatura l’ossigeno disciolto sarà minore, le branchie saranno meno efficienti, e soprattutto se vi siano più pesci che devono spartirsi la stessa quantità di ossigeno, avremo un grosso problema.
Tecnicamente non dovremmo parlare di annegamento, ma alla fine è proprio questo… il pesce entra in iperventilazione, ovvero apre e chiude le branchie velocemente, ma esse non funzionano e lui muore.
Voi ci avevate mai riflettuto su questo aspetto???
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