Ebbene sì, schiumatoio spento alcuni mesi fa e mai più riacceso… Niente da aggiungere.
Ma forse è meglio se andiamo con ordine.
Prima di proseguire però vi consigliamo di leggere questo articolo in modo approfondito: Ma lo schiumatoio è indispensabile per avere un acquario? (si apre in una nuova finestra, così poi potrete tornare qui per leggere la nostra esperienza), perché utilizzare un acquario senza schiumatoio non è una cosa da sottovalutare. Bisogna sapere bene a cosa si vada incontro e perché. Avere esperienza poi aiuta molto. Qualche giorno fa abbiamo riproposto questo articolo sui social e la discussione che ne è scaturita è stata molto interessante. Oggi proseguiamo con questo articolo che potremmo chiamare 2.0.
Il mio nuovo acquario viaggia da poco meno di un anno; avviato con rocce sintetiche in quantità standard per un berlinese e alcuni centimetri di sabbia, ha subito mostrato una qualità filtrante, se così si può dire, molto accentuata: Nutrienti bassissimi nonostante le integrazioni ATI Nutrition P e N.
Avendo comprato tutto in blocco da qualcuno che smontava, la tecnica non era nuovissima. Mi sono trovato infatti a cambiare l’illuminazione (ora ci sono due CoralCare prima generazione) e anche lo schiumatoio “mi ha lasciato”. Per meglio dire, il Nyos Quantum 120 che avevo non si è proprio rotto, ma visto che il filo elettrico alla base (quindi sott’acqua) appariva danneggiato, ho deciso di non sfidare la morte e di estrarlo quanto prima.
La ricerca di un nuovo schiumatoio entro breve tempo mi ha costretto a prendere quello che trovavo, in questo caso uno splendido Red Sea RSK600 quasi nuovo, ad un ottimo prezzo. Di certo un componente assolutamente esagerato per il mio 250 litri netti. Già è un miracolo (o meglio, avevo misurato al centimetro) che ci stia in sump.
A distanza di poco tempo poi un mio pesce è saltato fuori dall’acquario, lasciando la popolazione a cinque pesci: due Amphiprion ocellaris, due Pterapogon kauderni e un Chrysiptera springeri. Non ne compro altri, fino a quando non avrò una protezione dai salti valida, che speriamo arrivi presto…
Un po’ per il rumore maggiore del Red Sea RSK600 rispetto al Nyos Quantum 120 e un po’ per la paura del momento in cui arriverà la bolletta della luce, ho deciso di far funzionare lo schiumatoio solo qualche ora al giorno, senza nessun risultato negativo. Allora ho deciso di provare a spegnere completamente lo schiumatoio e vedere cosa sarebbe successo.
Per prima cosa ho osservato per bene i coralli, perché sono molto più sensibili dei pesci, su questo fronte se la cavano tutti egregiamente, anzi, la Xenia (l’unico corallo che pareva soffrire prima) si è perfino ripresa. Ma questo probabilmente dipende più dalle integrazioni di iodio, che dallo schiumatoio.
Inoltre, ho notato che le alghe non crescevano di più di prima, anzi, nemmeno nel filtro ad alghe in sump crescono poi tanto.
Non ho nemmeno necessità di cambiare l’acqua spesso per compensare la “mancanza” dello schiumatoio; infatti, faccio un cambio del 15% ogni tre mesi circa.
Il test dell’acqua Triton ha mostrato alcuni valori fuori norma, ma indipendenti dallo schiumatoio:
- Silicati che abbasserò con la resina anti-silicati;
- Qualche metallo che tenterò di combattere con il SEACHEM Cuprisorb;
- Leggermente alti (appena appena) sono anche i fosfati, ma considerando che uso Ati Nutrition P basterà un click sulle pompe dosometriche per diminuirli… E poi chi lo sa, se i fosfati debbano davvero essere così bassi… (vedete qui: Nuovi studi sugli effetti del fosfato in mare e in acquario)
Tutto bene quindi, ma possiamo generalizzare il non utilizzo dello schiumatoio?
Prima di tutto bisogna considerare che la popolazione di pesci nel mio acquario è particolarmente bassa. Anche se li alimento generosamente, non è comparabile a quello che si potrebbe tenere in un 250 litri netti molto popolato. Secondariamente ho una quantità di rocce abbastanza importante, dato che ho usato il rapporto 1:10 (1 kg di rocce per 10 litri di acquario) ma ho usato rocce sintetiche (15 kg Real Reef Rocks e 9 kg CaribSea Life Rock) che appaiono più efficaci di quelle vive della barriera corallina (soprattutto le CaribSea Life Rock hanno secondo me una porosità spettacolare). Inutile dire che poi ogni acquario fa storia a sé, quindi generalizzare è sempre difficile.
Oltre alla funzione principale dello schiumatoio, ossia la rimozione meccanica delle proteine, si dà molta importanza all’ossigenazione dell’acqua, come effetto collaterale di questo strumento. Oltre a tutto quanto citato nell’articolo che vi abbiamo linkato all’inizio e che troverete anche nell’ultimo paragrafo. In ogni caso nel mio acquario cerco di ossigenare l’acqua nei seguenti modi:
- Tengo sempre accesa la pompa di risalita per lo scambio acquario – sump, anche se lo schiumatoio è spento;
- Le pompe di movimento puntano leggermente verso l’alto per smuovere bene la superficie;
- Di notte si accende la luce nella sump dove c’è un piccolo filtro ad alghe, le quali grazie alla fotosintesi creano ossigeno.
Nonostante io sia contento del risultato tengo lo schiumatoio in sump pronto per ogni evenienza e non penso che lo darò via. Anche se sarei tentato di adibire la completa sump a refugium e, chissà, aggiungerci un qualche invertebrato che non sia reef safe…
In conclusione, vi lascio alle foto del mio acquario con schiumatoio spento da qualche mese. Spero che le mie osservazioni possano essere di ispirazione anche per i vostri esperimenti.
Riferimenti
- Ma lo schiumatoio è indispensabile per avere un acquario?
- Un picoreef (anzi 2) da 6,5 e 22 litri gestiti con metodo naturale
Se avete domande, dubbi o curiosità, vi ricordo che potete lasciare un commento sotto all’articolo ma che potete anche trovarci su Telegram, Instagram, Facebook, Twitter e youtube, qualunque sia il social che preferiate dove poterci seguire per non perdervi tutte le nostre news, articoli, recensioni e reportage e se avete bisogno di chiedere aiuto vi aspettiamo nel nostro forum.
ciao Simone.. ho anche io un acquario simile al tuo… ed è un idea a cui penso da un bel po’… ho un refugium pieno di rocce e pensavo a togliere lo schimmer.. e nel vano aggiungere altra roccia con gamberi, lumache ecc ed una moderata illuminazione. avrei il posto anche per rimettere un Ats.
Sotto le rocce che andrei ad aggiungere metterei un paio di pietre porose serie per areatore (soccombe all’ossigenazione dello skimmer e tengono ben mossa l’acqua). Secondo te è una buona idea? sono perplesso sull’unica cosa, e cioè quel “fango” che togliamo dal bicchiere dello skimmer quando viene lavato… dove andrebbe a finire son avendolo? altra cosa è utilizzare come faccio ora ogni tanto un filtro a letto fluido inserendoci una manciata di lana che cambio dopo circa 7 giorni..
Ciao Cristian, intanto ti rispondo io, il discorso è che lo schiumatoio fa un lavoro nessun altro oggetto fa in acquario. Per cui la domanda è… se lo tolgo cosa ci guadagno e cosa ci perdo? Posto che vedere delle bolle in acquario è l’ultima cosa che vorrei vedere, mi riferisco all’areatore ma parlo per me. Puoi mettere ATS, aggiungere rocce, ma entrambe vanno nella direzione di abbassare gli inquinanti, cosa che lo schiumatoio non fa. Il fango che dici non si formerà senza schiumatoio perché manca l’azione delle bolle, quello che in mare dipende dalla onde. Quindi avrai vasca più grassa, più particolato, più proteine in sospensione (che poi sarebbero surfactanti ma andiamo nel tecnico). Se vuoi mettere della lana non metterla in un filtro a letto fluido, ma sotto la caduta e poi dovresti lavarla ogni giorno, altrimenti ti crea nitrati.
Ciao Cristian
Premetto che concordo con Danilo. Infatti, come dice lui, non si creano ristagnamenti di fango. Anche io consiglio lana sotto la caduta (la ho provata e funziona bene, ho quella della Tunze verde, ma si può provare anche con qualcosa di più fine). A dipendenza degli inquinanti, come dice Danilo, meglio pulirla spesso.
Se fossi in te, prima di ristrutturare tutto, proverei a spegnere lo schiumatoio e vedere come si comporta il sistema che hai ora. Magari, per non avere un cambiamento troppo improvviso, prova a farlo funzionare per solo qualche ora al giorno per una settimana o due, prima di spegnerlo: Col marino è meglio sempre fare le cose piano piano.
Se ti sembra che tutto vada bene anche dopo un po’ di tempo puoi pensare di fare i cambiamenti che hai detto, sennò magari ti trovi ad aver investito in nuova tecnica, rocce ecc. e dover tornare a quello che avevi prima.
In ogni caso, non avendo un setup sperimentale o tanti acquari su cui provare, non posso garantire la riuscita. Uno skimmer di backup può sempre fare comodo (se non hai più posto in sump potresti pensare ad un Tunze da mettere in vasca in situazioni “di emergenza”), ma se fai tutto con calma e osservando bene l’acquario, non la vedo così pericolosa.
Tienici informati così raccogliamo più pareri ed esperienze!