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Parassiti nell’acquario marino parte 2: vermi piatti ed Eunice

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Parassiti nell'acquario marino parte 2: vermi piatti ed Eunice

In questo articolo, continueremo ad esplorare il mondo dei parassiti dell’acquario marino, dopo l’articolo della scorsa settimana “Parassiti nell’Acquario Marino: Guida Completa parte 1 con schede” con i due più pericolosi per i nostri ospiti: Vermi piatti (platelminti) e l’Eunice.

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Il Polyclad Flatworm (P.mopsus), sono i parassiti conosciuti anche come “i killer delle conchiglie“. Sono grandi parassiti e predatori invisibili che possono infestare gli acquari marini, causando danni gravi e rapidi agli abitanti del nostro ecosistema sottomarino. Originari delle barriere coralline tropicali, questi vermi piatti possono sfuggire facilmente alla vista e provocare danni irreparabili se non controllati tempestivamente.

Il Ciclo di Vita e il Comportamento Predatorio

Questi vermi piatti (chiamati anche platelminti) sono parassiti notturni e sono cacciatori astuti, dotati di sensori chimici che gli consentono di individuare e inseguire le prede, tra cui le conchiglie del genere Tridacna, piccoli vermi, crostacei e lumache. La loro capacità di mimetizzarsi tra le rocce e le cavità dell’acquario li rendono estremamente difficili da individuare, mentre la loro voracità può causare la morte improvvisa e inspiegabile di clamidi preziosi. Questi parassiti a crescita e riproduzione rapida sono ingrado di succhiare la linfa di quesi animali.

Un verme piatto di grandi dimesioni sino a 15 cm in grado di nutrirsi della linfa di molluschi di ogni specie con guscio e senza
Un verme piatto di grandi dimesioni sino a 15 cm in grado di nutrirsi della linfa di molluschi di ogni specie con guscio e senza

Riconoscere i segni della Presenza di questi parassiti

I segni della presenza del P.Mosus possono includere la morte improvvisa delle conchiglie, il ritrovamento di gusci di lumache vuoti e una diminuzione generale delle forme di vita del tuo acquario. È importante essere consapevoli di questi segnali e agire prontamente per proteggere il nostro ecosistema marino. Essendo un predatore notturno può essere sorpreso nelle ore buie a girovagare in vasca in cerca di prede.

Rimozione e Prevenzione

La rimozione attiva del Polyclad Flatworm può essere complessa, ma è essenziale per preservare la salute dell’acquario. Utilizzare esche e catturare i vermi è un metodo efficace, così come l’ispezione accurata dei nuovi acquisti e la quarantena preventiva. Prevenire l’introduzione accidentale di questi predatori è fondamentale per mantenere un ambiente marino prospero e in salute.

Tridacne: le prime vittime dei vermi piatti o platelminti
Tridacne: le prime vittime dei vermi piatti o platelminti

In conclusione, il Polyclad Flatworm rappresenta una minaccia invisibile per gli acquari marini, ma con consapevolezza e azione tempestiva, è possibile proteggere l’ecosistema sottomarino. Educarsi sui segni della sua presenza, rimuoverlo attivamente e prevenire la sua reintroduzione sono passaggi fondamentali per mantenere la bellezza e la vitalità del tuo acquario.

Eunice Aphroditois o Bobbie Worm: Parassiti flagelli degli Acquari Marini

Nel mondo degli acquari marini, c’è una creatura che suscita più timore che ammirazione: l’Eunice Aphroditois, conosciuto anche come Bobbit Worm. In questo paragrafo, esploreremo il lato oscuro di questa temibile creatura e discuteremo dei rischi e delle sfide associati al suo possibile inserimento in un acquario domestico.

Eunice Aphroditois o Bobbie Worm può crescere sino a 2 metri di lunghezza predando anche piccoli pesci
Questo anellide predatore può crescere sino a 2 metri di lunghezza predando anche piccoli pesci

L’Eunice Aphroditois, con il suo aspetto impressionante e la sua fame insaziabile, è considerato da molti un vero e proprio flagello degli acquari marini. Questo predatore subacqueo è noto per la sua aggressività e la sua abilità nel cacciare e catturare prede, rendendolo una minaccia per la vita marina all’interno dell’acquario. Oltre alla sua natura predatrice, l’Eunice Aphroditois può causare seri danni all’ecosistema dell’acquario marino. La sua presenza può portare a squilibri nella catena alimentare, competizione per le risorse e persino attacchi contro altri abitanti dell’acquario, mettendo a rischio la stabilità e la salute complessiva dell’ambiente.

Biologia dell’Eunice Aphroditois

L’Eunice Aphroditois è un verme marino dalla forma serpentiforme, con un corpo allungato che può raggiungere anche i due metri di lunghezza. Il suo aspetto impressionante è caratterizzato da numerosi segmenti corporei e una testa armata di mandibole robuste, utilizzate per afferrare le prede. Dal punto di vista tassonomico, l’Eunice Aphroditois appartiene al regno degli animali (Animalia), al phylum dei segmentati (Annelida), alla classe dei policheti (Polychaeta) e alla famiglia Eunicidae. All’interno della famiglia Eunicidae, è classificato nel genere Eunice.

Riproduzione e Ciclo Vitale

La riproduzione dell’Eunice Aphroditois avviene attraverso un processo di riproduzione sessuata. Durante il periodo riproduttivo, i vermi rilasciano gameti nel mare, dove avviene la fecondazione esterna. Le larve planctoniche che ne derivano si sviluppano attraverso diverse fasi prima di trasformarsi in giovani vermi che si stabiliscono sul fondo marino.

Gestione e Controllo dell’Eunice

Data la sua reputazione come flagello degli acquari marini, è fondamentale adottare misure efficaci per gestire e controllare la presenza di questi giganti parassiti e predatori in un ambiente domestico. Ciò può includere l’isolamento in un sistema separato, l’implementazione di barriere fisiche o l’adozione di strategie di controllo delle popolazioni per limitarne la diffusione e l’impatto negativo sull’ecosistema.

In conclusione, mentre l’Eunice Aphroditois può essere affascinante da osservare per alcuni, è importante riconoscere e affrontare i rischi e i problemi associati alla sua presenza in un acquario marino domestico. Solo con una gestione e un controllo adeguati possiamo evitare che questo flagello degli acquari marini causi danni irreparabili all’ecosistema sottomarino che tanto ci affascina.

Parliamo di gestione avanzata dei parassiti

Strategie avanzate di prevenzione:

Per ridurre al minimo il rischio di introdurre parassiti, è buona cosa implementare un approccio a più fasi o step. Utilizzare acque di quarantena separate e acclimatare gradualmente i nuovi organismi per ridurre lo stress. L’isolamento preventivo in un ambiente controllato come una piccola vasca contribuisce significativamente alla prevenzione. Introdurre anche misure di disinfezione, come l’uso di ozono o dispositivi UV sterilizzatori, può essere una barriera aggiuntiva contro potenziali minacce.

Lampada UV per acquario

Organismi predatori benefici:

Sfruttare la predazione naturale può essere una strategia ecologica. Certi pesci, come i gobidi o i Labridi, sono noti per il controllo di alcuni parassiti ad esempio. L’aggiunta di predatori dovrebbe essere bilanciata per evitare impatti negativi sulla comunità dell’acquario. L’introduzione di crostacei benefici, come il gamberetto pulitore (Lysmata amboinensis), può contribuire a mantenere in equilibrio il substrato e ridurre la presenza di detriti organici.

Lysmata amboinensis in acquario
Lysmata amboinensis in acquario

Quarantena e controllo a lungo termine

Estendere la pratica della quarantena anche a organismi esistenti è un approccio saggio. Monitorare regolarmente la salute dell’acquario e attuare la quarantena quando necessario aiuta a identificare e trattare precocemente le problematiche legate ai parassiti. Utilizzare test diagnostici avanzati per la rilevazione tempestiva di patologie, segnali di stress e presenza di parassiti microscopici. Mantenere condizioni ideali contribuisce al benessere generale a lungo termine.

Vasche di quarantena viste da Polo Reef
Vasche di quarantena viste da Polo Reef

Fattori ambientali che favoriscono la resistenza ai parassiti

Ottimizzare il contesto ambientale promuove la resistenza naturale. La corretta illuminazione, il flusso d’acqua ben gestito e l’equilibrio chimico dell’acqua rafforzano la salute generale degli organismi. Implementare tecniche di allevamento selettivo può favorire la crescita di organismi più resistenti ai parassiti, contribuendo a creare un ambiente più robusto e meno suscettibile alle infestazioni.

Integrando con attenzione queste strategie avanzate nella gestione degli acquari marini, gli appassionati possono incrementare la resilienza del loro ecosistema sottomarino e godere di un ambiente più sano, brillante e duraturo.

Riferimenti

Di tutta la nostra trattazione rimane da trattare una coppia di parassiti infestanti, Aiptasia ed Anemoni Majano. Che troverete la prossima settimana.

Se avete domande, dubbi o curiosità, vi ricordo che potete lasciare un commento sotto all’articolo ma che potete anche trovarci su TelegramInstagramFacebookTwitter e youtube, qualunque sia il social che preferiate dove poterci seguire per non perdervi tutte le nostre news, articoli, recensioni e reportage, e se avete bisogno di chiedere aiuto vi aspettiamo nel nostro forum.

2 COMMENTS

  1. Ottimo articolo . Per quanto riguarda i vermi piatti volevo porvi una domanda. Ho avuto un problema recentemente e non so a cosa sia dovuto. Ho fatto DIP revive ed è scesa gelatina marrone ed asterine. Ho perso circa una ventina di calici di Euphilie glabescens e parancora . Il problema è che nel giro di 2 max 3 giorni l’animale moriva e non riuscivo a fare nulla nonostante trattamenti con prodotti BEA . Suggerimenti di medicinali per eliminare vermi piatti ? Ho provato a rifare il DIP dopo 1 settimana e le euphilie erano pulite , però continuavano a morire . Attendo una vostra risposta ragazzi e buon lavoro .

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