Oggi prendiamo in considerazione una delle piaghe peggiori per gli acquari marini, ovvero i famigerati anemoni di vetro, Aiptasia e Anemone Majano.
Oggi cominciamo ad affrontate l’argomento che discende e completa quanto abbiamo scritto con i nostri due precedenti articoli sui parassiti in acquario marino che vi suggeriamo di recuperare “Parassiti nell’Acquario Marino: Guida Completa parte 1 con schede” e “Parassiti nell’acquario marino parte 2: vermi piatti ed Eunice“. Abbiamo però voluto dedicare un approfondimento speciale agli anemoni di vetro Aiptasia e Majano.
La tecnologia oggi ha portato alla luce rimedi tecnici molto interessanti per contrastare queste infestazioni, e in questo articolo esploreremo dettagliatamente tali soluzioni.
Gli anemoni di vetro, Aiptasia e Majano sono creature affascinanti, ma per molti acquariofili rappresentano un vero incubo. Questi organismi, se non controllati, possono proliferare rapidamente, compromettendo l’equilibrio dell’ecosistema acquatico e danneggiando altri abitanti dell’acquario. In questo articolo, esploreremo la tassonomia, la biologia ed i metodi efficaci per gestire e eliminare queste infestazioni.
Tassonomia e Biologia
Esistono diverse tipologie di anemoni di vetro (ad es. Aiptasia pallida che è la più frequente), ed i Majano (Aiptasia mutabilis). Entrambi appartengono alla famiglia delle Actiniidae e sono organismi cnidari, strettamente imparentati con le meduse e le anemoni di mare. Queste creature sono diffuse in molte parti del mondo, preferendo acque temperate e tropicali. Si riproducono sia sessualmente che asessualmente, il che rende il loro controllo particolarmente difficile.
Diffusione e infestazione degli anemoni di vetro:
Le Aiptasie ed i Majano possono entrare nell’acquario attraverso piante acquatiche, rocce vive, coralli trasportati accidentalmente o acquistati inconsapevolmente. Una volta insediate, possono moltiplicarsi rapidamente, colonizzando superfici rocciose e substrati, e possono risultare dannose per coralli, pesci ed altri invertebrati.
Rimedi in caso di Infestazione:
Per gestire le infestazioni di Aiptasia e Majano, esistono diversi approcci. Il metodo meccanico prevede l’asportazione manuale degli esemplari visibili con l’ausilio di pinze o spatole. Tuttavia, questa tecnica può essere laboriosa e non sempre efficace nel debellare completamente l’infestazione, questo perché si lasciano indietro pezzi di organismo che daranno vita ad un nuovo organismo.
Rimedio a livello di Trattamento Chimico
Un’altra opzione è l’utilizzo di trattamenti chimici specifici progettati per eliminare le Aiptasie ed i Majano. Sostanze come l’idrossido di calcio o prodotti commerciali contenenti acido citrico possono essere somministrati direttamente sugli anemoni per ucciderli. È fondamentale seguire attentamente le istruzioni e fare attenzione a non danneggiare gli altri abitanti dell’acquario. Inoltre anche in questo caso, la non completa eliminazione dell’organismo porterà ad una seguente ricrescita, spesso amplificata dal fatto che alcuni pezzi dell’organismo daranno vita a più organismi distinti.
Nella lotta chimica contro le Aiptasie, un metodo efficace è l’utilizzo di Unica Aiptas0, commercializzato da AGP. Questa soluzione, da iniettare direttamente nel corpo dell’animale, forma una massa biancastra che ricopre l’aiptasia, portandola alla decomposizione. Sebbene il processo possa sembrare semplice sulla carta, richiede una certa manualità e determinazione. È fondamentale essere decisi e non esitare nell’applicare il prodotto, poiché un ritiro dell’aiptasia renderebbe più difficile eliminarla successivamente.
Questo metodo, descritto dettagliatamente in un articolo dedicato a Aiptas0, rappresenta un’alternativa efficace per combattere le Aiptasie nell’acquario. L’articolo fornisce anche un video di introduzione al prodotto per coloro che preferiscono una visualizzazione più pratica. Con un costo di soli 9,90 euro per una confezione da 20 ml, Aiptas 0 è un’opzione accessibile e può rappresentare un tentativo valido per ripulire un acquario dalle Aiptasie.
Accessori Tecnici per Eliminarli
In commercio sono disponibili anche accessori tecnici progettati per facilitare l’eliminazione di questi anemoni. Uno di questi è il “Majano Wand”, un dispositivo che sfrutta l’elettrolisi dell’acqua, che mira a distruggere gli anemoni senza danneggiare il resto dell’ambiente acquatico. Inoltre, sono disponibili apparecchi come quelli della marca ITC, che utilizzano raggi UV, o altri che utilizzano scariche elettriche per bruciare gli anemoni.
Uso di raggi UV ITC Reef delete
Quando parliamo di ReefDelete, facciamo riferimento a un articolo che ha testato personalmente il prodotto e ne ha valutato l’efficacia nel combattere le Aiptasie nell’acquario. ReefDelete, prodotto da ITC ReefCulture, è descritto come un dispositivo innovativo che utilizza raggi UV-C focalizzati per eliminare organismi nocivi come le Aiptasie senza influenzare la chimica dell’acquario o danneggiare gli altri abitanti.
Questo articolo evidenzia il funzionamento del ReefDelete e offre una valutazione pratica delle sue prestazioni, notando che, sebbene richieda un po’ di tempo e pazienza per ottenere risultati completi, il tasso di successo è stato elevato. Tuttavia, viene sottolineato che il prezzo del ReefDelete potrebbe rappresentare una barriera per alcuni acquirenti, soprattutto considerando che è più adatto per acquari di dimensioni elevate e meno pratico per nanoreef. Il nostro articolo fornisce una testimonianza diretta dell’utilizzo del ReefDelete e offre un’opinione basata sull’esperienza pratica, arricchendo così la discussione sull’efficacia di questo prodotto nel controllo degli organismi indesiderati negli acquari.
ReefDelete utilizza una tecnologia brevettata abbinata a una sorgente di luce UV-C di classe 3 ultra focalizzata e fatta su misura per distruggere efficacemente il DNA all’interno dei parassiti dell’acquario. Questo porta alla loro disattivazione e decomposizione naturale senza possibilità di ritorno.
Un metodo che sfrutta l’elettrolisi
Il Majano Wand è un’altro strumento facile ed efficace per liberare l’acquario dai fastidiosi anemoni Majano e le Aiptasie. Il Wand funziona decomponendo le molecole d’acqua nelle cellule degli anemoni in gas idrogeno e ossigeno. Questo costringe le cellule a espandersi e scoppiare, letteralmente disintegrando l’anemone al contatto.
Poiché funziona a bassa tensione e non utilizza l’elettricità per uccidere gli anemoni, il wand non darà scosse elettriche all’acquario, ma l’estremità è appuntita, quindi bisogna stare attenti. Tutto ciò che bisogna fare è pungere rapidamente l’anemone con l’estremità metallica e premere il pulsante per far scomparire gli anemoni nel nulla.
L’intero wand e il cavo fino al pulsante di accensione possono essere immersi per assicurarci di arrivare in quelle aree difficili da raggiungere. Per coloro che hanno acquari più piccoli, c’è anche il Mini Majano Wand per facilitare la pulizia dei nano reef.
Lotta Biologica agli anemoni
Una strategia alternativa è la lotta biologica, che coinvolge l’introduzione di predatori naturali delle Aiptasie e dei Majano nell’acquario. Alcuni pesci, come i pesci farfalla della famiglia Chaetodontidae, sono noti per alimentarsi di questi organismi, contribuendo così a mantenere sotto controllo le loro popolazioni. Altri predatori utili includono il Chelmon rostratus, il Berghia verrucicornis, i gamberetti Lysmata wurdemanni e kuekentali e l’Acreichthys tomentosus (di cui abbiamo appena parlato in un articolo dedicato).
Gli anemoni di vetro, le Aiptasie e i Majano possono rappresentare una sfida per gli acquariofili, ma con le giuste conoscenze e strategie è possibile gestirle e, in alcuni casi, eliminare queste infestazioni. È importante agire prontamente e scegliere l’approccio più adatto al proprio acquario per preservare la salute e l’equilibrio dell’ecosistema acquatico. Nella parte due di questo articolo capiremo i motivi per i quali a volte questi animali crescono velocemente e come contrastare la loro espansione.
Riferimenti
- Parassiti nell’Acquario Marino: Guida Completa parte 1 con schede
- Parassiti nell’acquario marino parte 2: vermi piatti ed Eunice
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