Ovvero come ti sistemo un acquario marino disastrato e lasciato a se stesso. In questa seconda puntata faremo la conoscenza dei famigerati test per acquario.
Introduzione
Piccola introduzione per chi si è perso la prima parte di questa storia. Abbiamo iniziato la serie ACQUARI DA INCUBO per farvi vedere come si possa riportare ai passati fasti un acquario marino, ed anche per parlare un po’ di tutto quello che gira attorno ad un acquario marino. Al di la di qualche considerazione che faremo sul portale DaniReef, gli episodi sono essenzialmente live e potrete trovarli su YouTube.
La prima puntata pubblicata è stata:
Secondo episodio: I test per acquari
Il secondo episodio che vi mostriamo oggi prende in considerazione i test per l’acquario marino. Test che sono un indicatore per capire le problematiche del nostro acquario. Servono sia ai neofiti che agli hobbisti più navigati. Senza di loro è difficile spesso capire lo stato dell’acquario, ed è una delle basi da cui partire per fare delle diagnosi e per pensare di apportare dei correttivi alla gestione della vasca che abbiano un senso.
Alla fine dell’episodio 1 abbiamo lasciato il nostro nanoreef, da circa 80 litri, e dopo essere stato incolto e senza manutenzione per quasi 3 mesi, al termine nella necessaria prima fase di pulizia. Dove con olio di gomito e pazienza abbiamo tolto tutte le alghe cresciute ovunque e abbiamo pulito i vetri che erano letteralmente incrostati.
La situazione di partenza era la seguente:
O meglio è quella che non vedete in foto. Un acquario da incubo.
La tecnica dell’acquario
L’acquario misura 40x40x50(h) cm, ed è un AGP con mobile laccato, che vedrete poi nel video e nel prosieguo di questa serie. La lampada è una Ecotech Marine Radion XR30W G5 Blue, che prima del video era tenuta al minimo perché in acquario gli unici coralli erano delle ricordee. Lo schiumatoio è un Tunze 9004 contenuto in sump. L’automazione è gestita da AquaGo. Il raffreddamento, per l’estate, era fornito da un Teco E-Chill a 3 ventole. Il movimento era praticamente assente, ma cambieremo la pompa nel prosieguo del nostro video. E la pompa di risalita è una Eheim Compact Plus 2000. Non vengono fatte integrazioni se non il cibo per i pesci che era l’Elos SVM2.
I test fondamentali
Per cominciare a capire l’acquario marino sono necessari 5 test + 2. I primi due sono quelli più importanti, ovvero la temperatura e la salinità. A seguire i test della triade, ovvero Calcio, Carbonati e Magnesio e per finire i test per i nutrienti Nitrati e Fosfati, a volte integrati anche con il test per i Nitriti e l’Ammoniaca.
I test inorganici ci servono per capire se l’acquario stia funzionando, e come stia funzionando. Mentre i test organici ci servono per capire se l’ossidazione della vasca è normale, è scarsa, se ci sono troppi animali rispetto alla gestione e così via. In fondo all’articolo vi lasciamo qualche articolo di riferimento.
Acquari da incubo – i test in acquario – episodio 2
Riferimenti
- La Salinità in acquario
- I valori dell’acqua di un acquario marino: le basi
- La giusta temperatura in acquario
- Le integrazioni in un moderno acquario marino di barriera
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