Abbiamo avuto un grande campanello d’allarme da parte dell’amico Ehsan Dashti di Triton, che ci mette in guardia sulle ultime produzioni di carbone attivo. Approfondiamo assieme.
Direttamente sul canale di Triton, Ehsan Dasthi prende la parola per metterci in guardia sulle ultime produzione di carbone attivo. Come sapete infatti, Triton, che ha avuto l’indubbio merito di portate i test ICP-OES in acquariofilia, processa centinaia di dati di acquari giornalmente, con i suoi laboratori sparsi negli Stati Uniti, in Inghilterra, in Europa ed in Australia.
Ultimamente in Triton hanno rilevato un aumento, nei campioni rilevati, di Bario, Rame e Silicio. Questo aumento è stato identificato provenire nei lotti di carbone attivo. Ma attenzione non tutte le aree geografiche sono colpite allo stesso modo. Anzi l’Europa, in questo momento, è la meno colpita dal problema.
L’annuncio di Triton sul carbone attivo
Noi vi lasciamo il video integrale di Triton sulle problematiche che potrebbero derivare in questo momento dall’uso del carbone attivo.
Questo problema, ci indica Ehsan, sembra essere determinato dall’aumento del costo delle materie prime, che sembrerebbe abbiano portato alcune aziende a produrre carbone con qualità inferiore al solito. E quindi aumentano le tracce di rame e bario in acquario. Dove soprattutto il primo è tossico e potrebbe uccidere tutti i coralli di un acquario se in concentrazioni elevate. Meno problematico invece il problema dei silicati che, a parte qualche alga, può essere tranquillamente gestito.
Ci dobbiamo preoccupare? Cosa dobbiamo fare?
Come sapete io sono un grande estimatore dell’utilizzo del carbone attivo in acquario. I motivi sono tanti, e questo non è magari il luogo adatto per parlarne, ma se è una delle basi del Metodo Berlinese un motivo ci sarà senz’altro, sebbene non lo comprendiamo appieno.
E’ lapalissiano che se stiamo usando delle confezioni che abbiamo in casa non dovremmo minimamente preoccuparci. Ma se dovessimo trovarci delle problematiche improvvise in acquario, e a seguito di uno (o più) test ICP dovessimo individuare un aumento, più o meno percepibile, di rame, bario e silicati, potremmo individuare con buona certezza che derivi dal carbone attivo che stiamo utilizzando in quel momento.
Quindi nessuna paranoia, ma occhi aperti!
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