Ovvero come ti sistemo un acquario marino disastrato e lasciato a se stesso. In questa terza puntata faremo la conoscenza del movimento in acquario.
Introduzione
Piccola introduzione per chi si è perso le prime parti di questa storia. Abbiamo iniziato la serie ACQUARI DA INCUBO per farvi vedere come si possa riportare ai passati fasti un acquario marino, ed anche per parlare un po’ di tutto quello che gira attorno ad un acquario marino. Al di la di qualche considerazione che faremo sul portale DaniReef, gli episodi sono essenzialmente live e potrete trovarli su YouTube.
Le puntate pubblicate fino ad ora sono state:
- Acquari da incubo – episodio 1 – come ripartire da zero
- Acquari da incubo – episodio 2 – come e quali test da fare
Terzo episodio: Il movimento in acquario
Il movimento è una delle caratteristiche più importanti nella gestione di un acquario marino. Nel nostro piccolo cubetto avevamo una piccola pompa di movimento altamente insufficiente. E grazie al fatto che avevamo in casa una pompa più indicata, una Hydor Koralia G3 reduce dalla nostra recensione che potete recuperare qui “Hydor Koralia G3 recensione pompa di movimento ecologica e silenziosa” abbiamo pensato bene di inserirla in acquario per gestire il movimento. Il movimento è fondamentale per la buona riuscita di un acquario marino di barriera, perché contribuisce a portare le sostanze nutrienti ovunque in acquario, porta in sospensione le sostanze di rifiuto poi schiumate, contribuisce a ossigenare l’acquario, evita i ristagni delle sostanze di scarto e aiuta i coralli a liberarsi del proprio muco. Insomma devono esserci.
Alla fine dell’episodio 2 abbiamo lasciato il nostro nanoreef, da circa 80 litri, dopo essere stato incolto e senza manutenzione per quasi 3 mesi, al termine nella necessaria prima fase di pulizia e dopo aver fatto i test dei valori. Valori non proprio buoni, con fosfati molto alti e nitrati appena alti per quello che vorremmo noi. Ora è necessario dedicarci al movimento prima di partire con cose ben più serie.
La situazione di partenza era la seguente:
O meglio è quella che non vedete in foto. Un acquario da incubo.
La tecnica dell’acquario
L’acquario misura 40x40x50(h) cm, ed è un AGP con mobile laccato, che vedrete poi nel video e nel prosieguo di questa serie. La lampada è una Ecotech Marine Radion XR30W G5 Blue, che prima del video era tenuta al minimo perché in acquario gli unici coralli erano delle ricordee. Lo schiumatoio è un Tunze 9004 contenuto in sump. L’automazione è gestita da AquaGo. Il raffreddamento, per l’estate, era fornito da un Teco E-Chill a 3 ventole. Il movimento diventa da oggi una Hydor Koralia G3 da 5.000 l/h che diventano 3.700 l/h con l’utilizzo del suo diffusore. La pompa di risalita è una Eheim Compact Plus 2000. Non vengono fatte integrazioni se non il cibo per i pesci che era l’Elos SVM2.
Acquari da incubo – il movimento in acquario – episodio 3
Questa puntata sarà piuttosto breve, per lasciare spazio alla lunghissima quarta parte, per cui state sintonizzati!
Riferimenti
- Il movimento in acquario marino: perché è così importante?
- Come posizionare le pompe di movimento in acquario marino – guida
- Come il movimento stimola la fotosintesi nel corallo… ma solo se…
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Perché NO alla modalità notturna delle pompe? In natura avviene esattamente questo, ovvero le correnti e il movimento di attenuano durante la notte. Grazie e buon acquario a tutti!
Ciao Fausto. No le correnti non si fermano in natura. Cambiano tipo di moto ma non si fermano. Se fai immersioni notturne ti accorgi che sono esattamente come di giorno. Spostano tanta acqua anche magari non vedi le onde superficiali. Devi comunque asportare il muco dei coralli nel momento che loro lo secernono, ovvero di notte quando ne hanno più bisogno.
Saluti