Oggi parliamo dell’eterna diatriba tra fitoplancton e zooplancton, e sulla sinergia fra di loro, analizzando i prodotti BEA che stiamo usando nel nostro Acquario da Incubo.
Sono anni che sostengo la necessità di alimentare i coralli in acquario. Finalmente non sono l’unico a farlo anche se nei primi anni 2000 ero uno dei pochi che lo faceva. Non perché allora fossi un visionario, ma perché avevo studiato tanto e avevo applicato qualche ragionamento logico.
Il cibo prediletto per la maggior parte dei coralli è senza alcun dubbio lo zooplancton, ovvero piccoli animaletti, semplifico molto, e in soldoni, fonti proteiche quasi pure. Per questo motivo ho sempre fatto parte del Team Zooplancton. Dapprima usandolo in forma processata, e poi, laddove possibile, in forma viva. Quando parliamo di fitoplancton invece, semplificando anche in questo caso, stiamo parlando di alghe, fonte di cibo del suddetto zooplancton e di gran parte della fauna bentonica. Quindi come la mettiamo? Cosa scegliamo e perché? La risposta la trovate ovviamente alla fine dell’articolo a pagina 2.
I 6 prodotti BEA
La scelta della serie Acquario da Incubo (cliccate sul nome per saperne di più), e nata con diversi scopi. Riportare agli antichi fasti un acquario lasciato incontrollato per alcuni mesi, e contemporaneamente provare alcuni nuovi prodotti ed alcune filosofie. I prodotti BEA sono sei, e potremmo raggrupparli in due diversi gruppi. Uno relativo al ramo del fitoplancton ed uno a quello dello zooplancton. Prima di proseguire però vi lasciamo al nostro video dove cerchiamo a parole di descrivere al meglio tutti i prodotti, il loro uso e la loro sinergia.
Sperando che il video vi sia piaciuto andiamo a fissare qualche concetto e descriviamo i prodotti nello specifico.
Stiamo parlando di prodotti coltivati e raccolti nel momento della spedizione, non di prodotti conservati, che per garantire la loro qualità vengono spediti solo nei mesi più freddi. BEA ha identificato la complessità dell’acquario marino, cosa di cui siamo assolutamente consci, per la quale ha preferito sviluppare una gamma molto diversificata di prodotti. Ciascuno di essi è stato formulato non solo per rispondere a specifiche necessità nutritive ma anche per affrontare direttamente i problemi più comuni e più odiati fra dagli acquariofili. Come vedremo dopo.
Parliamo di plancton
Prima di parlare di fitoplancton e di zooplancton vediamo di partire dalla loro genesi comune, ovvero dal plancton. Iniziamo quindi con una definizione che ci fornirà un punto di partenza “Il plancton comprende tutti gli organismi acquatici galleggianti che, non essendo in grado di dirigere attivamente il loro movimento, vengono trasportati passivamente dalle correnti e/o dal moto ondoso”. Facile quindi capire che qualunque cosa sia trasportato dalla corrente, come i batteri, una larva di corallo faccia parte del plancton mentre un pesce non lo sia.
Il plancton poi si suddivide in base alle proprie dimensioni per cui possiamo parlare di:
- Megaplancton, 200–20 cm;
- Macroplancton, 20–2 cm;
- Mesoplancton, 2 cm-0,2 mm (0,2 mm sono uguali a 200 micrometri);
- Microplancton,200-20 µm;
- Nanoplancton, 20-2 µm;
- Picoplancton, 2-0,2 µm;
- Femtoplancton, < 0.2 µm (0.2 micrometri sono uguali a 200 nanometri).
Team Zooplancton
Iniziamo la nostra trattazione parlando di zooplancton. Team di cui io faccio (facevo) sicuramente parte. Lo zooplancton potremmo anche chiamarlo plancton animale, ed è principalmente composto da organismi eterotrofi, ovvero che non sono in grado di sintetizzare autonomamente tutti gli elementi che servono loro. Al di la dell’importanza sulla nutrizione dei coralli, posso anche testimoniare come sia un catalizzatore per la riproduzione dei coralli, visto che al corallo serve energia per poter riprodursi. Energia che viene abbondantemente fornita proprio dallo zooplancton.
Nell’universo BEA parliamo dei due prodotti Bea Mesocosmo e Bea Bio Boost. Vediamoli assieme:
BEA Mesocosmo: All’interno del prodotto troviamo una coltura di zooplancton marino vivo molto densa, composta da copepodi harpacticoidi e calanoidi, rotiferi, cladoceri, euplotes, microplancton, nanoplancton, picoplancton, che ha il duplice scopo di nutrire efficacemente i nostri coralli ed i nostri pesci planctonivori e di contribuire anche a un ambiente acquatico equilibrato e variegato ma senza per questo sovraccaricare i nutrienti visto che parliamo di animali vivi. Il tutto offrendo organismi di varie dimensioni per la quasi totalità dei predatori presenti in acquario, con dimensioni da 0,2 µm a salire.
BEA Bio Boost si focalizza invece sugli organismi bentonici, planctonici e comunità batteriche fornendo meiobenthos, microbenthos e nanobenthos. In questo modo contribuisce in maniera significativa a migliorare la stabilità del sistema con organismi deputati alla decomposizione della materia organica ed al consumo dei nutrienti, arricchendo il substrato e sostenendo un ambiente marino vario e ricco.
Entrambi sono ottimi prodotti per la nutrizione del nostro acquario, ma soprattutto vi consiglio Bea Bio Boost all’avvio del vostro acquario, soprattutto con rocce sintetiche, per arricchire il substrato di buona parte di quella fauna bentonica che diversamente non sarebbe possibile trovare sulle rocce.
Ma come si dice, parafrasando una vecchia canzone… oltre allo zooplancton c’è di più, perché partendo da questi due prodotti che a vario titolo ritengo fondamentali e necessari per un acquario marino di barriera, arriviamo al fitoplancton che li completa in maniera drastica e che migliora a tutto tondo la gestione e la vita nel nostro acquario.
Per cui non vi resta che passare a pagina due per continuare a scoprire i vari prodotti.