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Alghe Invasive: Bryopsis e Derbesia in Acquari ed il fluconazolo

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Alghe Bryopsis e Derbesia

Le alghe Bryopsis e Derbesia sono una minaccia comune negli acquari marini, capaci di soffocare coralli e destabilizzare l’ecosistema.

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Negli acquari marini, l’invasione di alghe indesiderate è uno degli incubi peggiori per gli appassionati. Tra queste, Bryopsis e Derbesia sono particolarmente odiate per la loro capacità di crescere rapidamente e soffocare coralli preziosi. In questo articolo, esploreremo cosa sono queste alghe, come si diffondono, e le strategie migliori per combatterle, inclusa l’uso del Fluconazolo.

Come leggerete una buona prevenzione consiste nel fare di tutto per non portarle in vasca, ed è sicuramente la strategia migliore.

Disclaimer:

Il Fluconazolo è un farmaco la cui prescrizione è regolamentata e viene comunemente impiegato per trattare le micosi. Tuttavia, nel contesto degli acquari marini, è stato segnalato l’utilizzo di questo principio attivo per combattere le alghe indesiderate come Bryopsis e Derbesia. È importante sottolineare che noi, come portale, non ci assumiamo alcuna responsabilità nell’offrire consigli medici o nel promuovere l’utilizzo di farmaci. L’acquisto e l’uso di sostanze chimiche e farmaci devono essere regolamentati dalle leggi locali e supervisionati da professionisti qualificati. Ciò che può essere legale in un paese potrebbe essere vietato in un altro. Pertanto, incoraggiamo vivamente i nostri lettori a consultare professionisti qualificati e a rispettare le leggi locali prima di utilizzare qualsiasi sostanza chimica o farmaco nei loro acquari.

Il nostro intento è quello di fornire informazioni e approfondimenti per aiutare gli appassionati di acquari a comprendere meglio le sfide legate alla gestione delle alghe marine, ma non promuoviamo né incoraggiamo l’uso indiscriminato di sostanze chimiche senza la supervisione di esperti qualificati.

Tassonomia delle Alghe Invasive

Bryopsis

CategoriaDescrizione
DominioEukaryota
RegnoPlantae
PhylumChlorophyta
ClasseBryopsidophyceae
OrdineBryopsidales
FamigliaBryopsidaceae
GenereBryopsis

Derbesia

Alghe Bryopsis e derbesia
CategoriaDescrizione
DominioEukaryota
RegnoPlantae
PhylumChlorophyta
ClasseUlvophyceae
OrdineBryopsidales
FamigliaDerbesiaceae
GenereDerbesia

Come Entrano e Prendono il Sopravvento

Le alghe Bryopsis e Derbesia possono entrare negli acquari marini attraverso vari mezzi, tra cui rocce vive, coralli e attrezzature contaminate. Una volta introdotte, trovano un ambiente ideale per proliferare grazie alla luce abbondante ed ai nutrienti disponibili.

Queste alghe possono rapidamente prendere il sopravvento e soffocare i coralli, competendo per spazio, luce e nutrienti. La loro presenza non solo rovina l’estetica dell’acquario, ma compromette anche la salute degli altri organismi marini.

Conseguenze della Proliferazione delle alghe Bryopsis e Derbesia

Anche in condizioni di nutrienti apparentemente controllati, Bryopsis e Derbesia possono prosperare. Questo perché sono estremamente efficienti nell’assorbire nutrienti anche a concentrazioni molto basse. Queste alghe possono attingere ai nitrati ed ai fosfati presenti nelle acque, anche quando i livelli sono bassi, grazie alla loro alta superficie di assorbimento e alla capacità di utilizzare forme organiche di nutrienti. Ne avevamo anche parlato qua “Avere nitrati e fosfati in acquario, nutrienti alti, e non misurarli coi test”

La presenza di queste alghe invasive può portare a diversi problemi:

  • Soffocamento dei coralli: Le alghe coprono i coralli, impedendo loro di ricevere luce e nutrienti necessari per la fotosintesi;
  • Squilibrio dell’ecosistema: L’aumento delle alghe altera il delicato equilibrio dei nutrienti nell’acquario;
  • Riduzione della biodiversità: Le alghe invasive possono eliminare altre forme di vita marina, riducendo la biodiversità dell’acquario.

Combattere le Alghe: Metodi Biologici e Farmacologici

Rimozione Manuale: Spesso inefficace perché le alghe possono rigenerarsi, anche molto velocemente, da piccoli frammenti.

Erbivori Marini: L’introduzione di pesci e invertebrati erbivori può aiutare, ma la loro efficacia non è garantita. In ogni caso leggere la lista dei migliori può orientarci almeno per un tentativo di combatterle così: I migliori 9 mangiatori di alghe per acquari marini.

Controllo dei Nutrienti: Ridurre i livelli di nutrienti nell’acquario attraverso cambi d’acqua regolari e l’uso di reattori a media. On ogni modo qua potete leggere Come rimuovere i nutrienti in un acquario marino – tutti i metodi.

Metodi Farmacologici per le alghe Bryopsis e Derbesia

Il Fluconazolo

Nome commerciale: Diflucan
Principio attivo: Fluconazolo
Meccanismo d’azione: Inibisce l’enzima lanosterolo 14-alfa-demetilasi, impedendo la sintesi dell’ergosterolo, un componente essenziale delle membrane cellulari delle alghe.

RuoloDescrizioneSintesi Localizzazione
Componente della Membrana cellulare L’ergosterolo costituisce una parte fondamentaledelle membrane cellulari delle alghe.Sintetizzato nel reticolo endoplasmatico.Presente nelle membrane cellulari dell alghe.
Stabilità della MembranaContribuisce alla stabilità funzionale e struttturale delle membrane, influenzando la permeabilità e la fluiditàIl processo di sintesi coinvolge una serie di enzimi cellulari.
Regolazione del MetabolismoPotrebbe essere coinvolto nella regolazione del metabolismo lipidico e nella segnalazione cellulare.La sintesi è regolata da diversi fattori, tra cui segnali ambientali e metabolici.
Ruolo dell’Ergosterolo nella biochimica delle alghe

Se ipotizziamo un deficit di ergosterolo nelle alghe anche a causa dell’uso del farmaco o di un prodotto commerciale che lo contiene, potrebbero verificarsi diversi effetti negativi:

  1. Instabilità Membranosa: L’ergosterolo è essenziale per la stabilità strutturale delle membrane cellulari delle alghe. Un deficit potrebbe compromettere questa stabilità, rendendo le membrane più fragili e permeabili. In pratica la tenda del circo si sgonfia!
  2. Alterazione del Metabolismo Lipidico: L’ergosterolo svolge un ruolo chiave nella regolazione del metabolismo lipidico delle alghe. Un deficit potrebbe disturbare questo equilibrio metabolico, influenzando la sintesi e il trasporto di lipidi vitali per la crescita e la funzione cellulare.
  3. Disfunzione Cellulare: L’ergosterolo è coinvolto in vari processi cellulari, tra cui la segnalazione cellulare e la formazione di microdomini lipidici nelle membrane. Un deficit potrebbe compromettere questi processi, portando a disfunzioni cellulari e alterazioni fisiologiche.
  4. Vulnerabilità agli Stress Ambientali: Le alghe con un deficit di ergosterolo potrebbero essere più vulnerabili agli stress ambientali, come variazioni di temperatura, salinità o disponibilità di nutrienti. Questo potrebbe compromettere la loro capacità di adattarsi e sopravvivere in condizioni ambientali mutevoli. Occhio perchè questo punto lo riprendiamo qualche riga sotto.

Riflessione sull’Articolo di Salem Clemens su ReefBuilders

Potete leggere qui su Reefbuilders un articolo interessante di Sam Clemens.

Sam solleva una preoccupazione legittima riguardo agli effetti collaterali del Fluconazolo sugli organismi simbiotici, come le zooxantelle e le alghe endolitiche dei coralli. È fondamentale considerare attentamente l’impatto su tutta la comunità acquatica prima di utilizzare farmaci come il Fluconazolo.

La mia riflessione sull’esperienza di Salem Clemens

Il nostro amico nel suo articolo parla di alcuni acquari che a seguito dell’ uso di questo farmaco hanno avuto in alcuni casi scurimento degli SPS (Coralli duri a polipo piccolo) e in altri anche la loro morte a seguito di sbiancamento. Io personalmente penso che in alcuni casi lo scurimento del corallo potrebbe essere associato a un’iperproliferazione di zooxantelle in risposta a uno stress, tra cui un possibile deficit di ergosterolo dovuto a un repentino dosaggio.

Quando i coralli sperimentano uno stress ambientale o diventano più sensibili a causa del punto 4 sopra riportato, come variazioni di temperatura, luce o disponibilità di nutrienti, le zooxantelle possono aumentare la loro densità per cercare di compensare lo stress e mantenere una normale fotosintesi.

Tuttavia, un eccesso di zooxantelle può anche portare a una condizione nota come sbiancamento dei coralli, dove le zooxantelle quando sono troppe per non uccidere il corallo vengono espulse dal tessuto corallino, causando la perdita di colore. Questo può verificarsi se le condizioni di stress persistono o se le zooxantelle non sono in grado di adattarsi alle nuove condizioni ambientali.

Pertanto, mentre un deficit di ergosterolo potrebbe contribuire allo stress dei coralli e alla proliferazione delle zooxantelle, altri fattori ambientali e fisiologici possono anche influenzare questo processo complesso. È importante condurre ulteriori ricerche per comprendere appieno le interazioni tra ergosterolo, zooxantelle e salute dei coralli.

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