Home ACQUARIO DOLCE Addio riflessi e salti: ecco la soluzione definitiva per il tuo acquario

Addio riflessi e salti: ecco la soluzione definitiva per il tuo acquario

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Oggi vi presentiamo un progetto che farà contenti tutti, le mogli, le suocere, i pesci e i proprietari dell’acquario: Parliamo di una copertura per acquario. Ma non di un coperchio chiuso, questa funge da protezione salti e nasconde le lampade e il pelo dell’acqua, con il risultato che il vostro acquario sembrerà molto più professionale.

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Raramente è possibile trovare una soluzione win-win ma devo dire che sono davvero soddisfatto del progetto. La realizzazione invece non è perfetta, ma considerando che ho riciclato solo materiali a basso costo che avevo in cantina, non posso proprio lamentarmi.

Diciamocelo, se come me siete affetti dal morbo dell’acquariofilo, probabilmente il vostro senso estetico è molto falsato dalla conoscenza del mondo che ci sta dietro. I coralli più difficili da tenere sono automaticamente i più belli, ci interessa solo quello che sta nell’acqua e lo ammiriamo senza accorgerci nemmeno dei secchi che circondano la vasca, fili elettrici ovunque, le lampade che pendono dal soffitto, impianti d’osmosi con tubicini lunghi parecchi metri che dal bagno attraversano la sala per arrivare all’acquario e così via.

Poi però chi ci circonda ci dice: “Ho visto che l’Acropora è cresciuta di quasi un centimetro ma… Hai visto che brutte le lampade?” E io che ammiro soddisfatto le mie Philips CoralCare e annuisco, senza però capire il problema.

Luci Philips CoralCare con la copertura aperta, così come si vedevano quando la copertura non c'era ancora.
Luci Philips CoralCare con la copertura aperta, così come si vedevano quando la copertura non c’era ancora.

Ogni volta che guardo il televisore le luci dell’acquario dietro di me si specchiano sullo schermo rendendo impossibile vedere cosa stia succedendo, ed io immagino cosa potrebbe succedere dietro quella macchia bluastra. Ma non me ne accorgo, in pieno delirio acquariofilo

Ovviamente la copertura è ottima anche nel caso di un acquario di acqua dolce, anche se qui abbiamo preso in considerazione un acquario marino.

A questo punto l’idea…

Poi però, dato che voglio quel pesce che ha alta possibilità di saltare fuori dall’acquario e, reduce da una brutta esperienza, mi arrovello su come risolvere il problema. Un plexiglass sull’acquario specchierebbe una buona parte della luce verso il soffitto e di questi tempi cerco di risparmiare sulla bolletta della luce, inoltre rende più difficili le operazioni in vasca. La rete contro i salti è davvero bruttina, anche perché me ne serve una finissima per i pesci snelli che ho, inoltre ho paura che anche quella tolga un po’ di luce e che ogni volta che la sposto rischio di bagnare tutto. Sono anni che la evito e non cederò proprio oggi.

E dopo un po’ arrivo alla soluzione per tutti i problemi, anche quelli ignorati:

  • Un bordo talmente alto da coprire le luci;
  • eliminare i riflessi sulla TV;
  • rendere l’acquario automaticamente più professionale, come quello di uno zoo;
  • aperto sopra per garantire lo scambio gassoso.
Acquario RedSea Reefer 250 litri con la copertura autocostruita.
Acquario RedSea Reefer 250 litri con la copertura autocostruita.

Il progetto della copertura

Eccoci quindi al progetto! La base è una struttura abbastanza leggera e con misure esattamente uguali all’acquario da appoggiare direttamente sul vetro. All’interno dei quattro angoli ci sono dei quadratini di legno che evitano che la copertura scivoli lateralmente o avanti e indietro, quindi si può dire che entri a incastro. È importante che non sia troppo grande, sennò creiamo degli “spifferi” che possono rivelarsi mortali per un pesce che salta oltre il vetro. Io ho usato del truciolato da circa 16 mm di spessore e 5 cm di larghezza poiché lo avevo a casa. Voi potete benissimo realizzarla con del legno massello o ciò che preferite.

In evidenza la struttura che sorregge i pannelli e le calamite per attaccarli.
In evidenza la struttura che sorregge i pannelli e le calamite per attaccarli.

Considerate di pitturarlo per evitare che umidità e sale lo rovinino, ma sappiate che a realizzazione finita non si vedrà.

Usate le calamite

Su questa struttura stanno quattro pannelli (anche quello posteriore perché ci serve come protezione dai salti). I pannelli sono attaccati con delle calamite (che ho fissato ai pannelli usando la colla calda). Sono quelle degli sportelli degli armadi in modo da poter rimuovere qualsiasi lato in un secondo, anche con una mano sola. Il pannello posteriore ha delle fessure per far passare i fili delle pompe o qualsiasi altra cosa vi serva. Per i pannelli ho usato l’MDF da 3 millimetri, bianco su un lato.

Comprandolo ora lo prenderei bianco sui due lati, perché così la parte interna è più protetta, io l’ho pitturata. I bordi spessi 3 mm del pannello frontale vanno pitturati di bianco, gli altri bordi non si vedono perché sono nascosti, tranne quello inferiore che sarà sull’esterno della vasca, poco sotto il pelo dell’acqua. Lì il colore non si nota molto, ma già che ci siamo, pitturiamo in bianco anche quello. 

Dettaglio della copertura per acquario autocostruita. Qui si vede che il pannello arriva un attimo sotto il livello dell'acqua.
Dettaglio della copertura per acquario autocostruita. Qui si vede che il pannello arriva un attimo sotto il livello dell’acqua.

L’MDF che avevo era leggermente incurvato ma in modo tollerabile. Se volete averlo perfettamente dritto potete incollare sul lato interno un listello di legno per tenerlo più stabile. Per il mio acquario che di lato lungo ha solo 90 cm circa non è stato necessario.

Come strutturare i pannelli

Verso il basso i pannelli scendono di più della struttura, arrivando sull’esterno dei vetri all’altezza del pelo dell’acqua. Avremo così l’impressione di osservare un mondo completamente sottomarino. Verso l’alto saranno abbastanza alti in modo che nessuno da sopra possa “guardare dentro”, poiché non mettiamo il “soffitto” per garantire il ricambio d’aria.

Dettaglio del pannello posteriore con la fessura per far passare i fili.
Dettaglio del pannello posteriore con la fessura per far passare i fili.

Le calamite dei pannelli mettetele in modo che questi possano scorrere qualche millimetro verso destra e sinistra. Questo accorgimento vi permetterà di aggiustare i pannelli a filo l’uno con l’altro una volta agganciati. Vi metto qui anche un piccolo schema di come mettere le calamite in modo che non debbano tenere tutto il peso e aiutino a tenere i pannelli ben attaccati al vetro dell’acquario. In marrone chiaro il pannello, in marrone scuro la struttura portante e in grigio le calamite, in nero l’acquario con l’acqua blu. Si vede anche il pezzettino sotto la struttura che la tiene ferma.

Dovunque ci siano spifferi che potrebbero permettere a un pesce di saltare fuori potete correggere l’errore incollando al pannello una spugna, questa “sigillerà” la vostra creazione, senza aggiungere peso. 

La realizzazione deve essere piuttosto precisa perché sia bella da vedere ma anche se non è perfetta ne vale la pena!

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Acquario completo con la copertura illuminato dalla luce blu serale.
Acquario completo con la copertura illuminato dalla luce blu serale.

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