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Solfuro di idrogeno: un pericolo per gli acquari marini di barriera?

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Solfuro di idrogeno: un pericolo per gli acquari marini di barriera?

Gli acquari di barriera corallina sono affascinanti e ricchi di vita, ma possono anche nascondere pericoli invisibili, come il solfuro di idrogeno.

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In questo articolo, esploreremo i principi fondamentali per comprendere, prevenire e affrontare la minaccia del solfuro di idrogeno negli acquari di barriera corallina. Spiegheremo cosa è questo gas e da dove si sviluppa e quali accorgimenti seguire per far si che non si formi mai in acquario soprattutto se con letto di fondo sabbioso (DSB).

Cos’è il solfuro di idrogeno

Il solfuro di idrogeno, noto anche come idrogeno solforato (H2S), è un composto chimico tossico che può formarsi in condizioni anossiche (con poco ossigeno) all’interno degli acquari. Questo gas inodore può risultare dannoso per gli organismi presenti, se non gestito correttamente. La sua formula chimica è H2S, composta da due atomi di idrogeno e uno di zolfo.

Processo di formazione e rischi

Il solfuro di idrogeno si forma in regioni anossiche dell’acquario, come sotto rocce vive o all’interno di letti di sabbia, grazie all’azione di batteri solfato-riduttori. Questi batteri utilizzano il solfato presente nell’acqua come accettore di elettroni per la metabolizzazione della materia organica. Durante questo processo, il solfato viene ridotto a solfuro di idrogeno come sottoprodotto. Lo stesso accade all’interno dei denitratori a zolfo che vengono usati per tenere bassi i nitrati come parte terminale del ciclo dell’azoto.

Questi batteri svolgono un ruolo fondamentale nei cicli biogeochimici dell’acquario, ma possono diventare dannosi quando le condizioni anossiche persistono e il solfuro di idrogeno si accumula a livelli tossici per gli organismi presenti.

Impatto sulle vasche DSB e su fondi troppo compatti

Nel caso di vasche a letto di sabbia profondo (DSB), il problema del solfuro di idrogeno può diventare particolarmente grave. Se per qualsiasi motivo dovesse morire tutto il vivo presente all’interno del letto di sabbia, come ad esempio per la mancanza di corrente o il guasto di un dispositivo di aerazione e movimento, ciò potrebbe causare la decomposizione della materia organica presente. Questo processo di decomposizione favorirebbe la formazione di ammoniaca e solfuro di idrogeno, che potrebbe raggiungere livelli tossici per gli organismi sopravvissuti nell’acquario.

Consigli per la gestione del solfuro di idrogeno

Evitare la sepoltura di materiali organici: È fondamentale evitare di seppellire materiali organici sotto sabbia o rocce negli acquari, poiché la decomposizione di questi materiali può favorire la formazione di solfuro di idrogeno. Ciò può essere realizzato mantenendo una buona circolazione d’acqua nell’acquario ed evitando accumuli di detriti organici. Detritivori come stelle della sabbia e lumache della sabbia nel caso di fondo sabbioso sono fondamentali perché smuovono continuamente la sabbia sollevando il detrito tenuto in sospensione dalle pompe ed eliminato con la filtrazione a seguire.

Mantenere un flusso d’acqua attivo: Assicurarsi che il flusso d’acqua negli acquari rimanga attivo è essenziale per prevenire la formazione di solfuro di idrogeno, garantendo una corretta ossigenazione e riducendo le regioni anossiche. L’uso di pompe d’acqua e skimmer può aiutare a mantenere il flusso d’acqua e a ridurre la stagnazione.

Monitoraggio costante: È consigliabile monitorare regolarmente la qualità dell’acqua negli acquari, controllando tutti i parametri e mantenendo un ambiente adeguatamente ossigenato per gli organismi presenti. L’utilizzo di test chimici per monitorare i livelli di solfato e la conducibilità dell’acqua può aiutare a identificare potenziali problemi e intervenire prontamente.

Gestire il solfuro di idrogeno negli acquari di barriera corallina richiede una comprensione approfondita dei principi fondamentali e un’attenta gestione dell’ambiente acquatico. Seguendo i consigli forniti in questo articolo e monitorando costantemente la salute dell’acquario, è possibile prevenire i rischi associati a questo composto chimico tossico.

[Fonte Reefkeeping.com]

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