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Il Nitroplasto: Il Ruolo dei Ciano Batteri nella Fissazione dell’Azoto

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Dai cianobatteri al nitroplasto

Lo sapevate che un ciano batterio marino si possa trasformare in un organulo rivoluzionario, il nitroplasto, che influenzerà in seguito la vita negli ambienti marini?

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La scoperta del nitroplasto sta rivoluzionando il nostro modo di comprendere gli ecosistemi marini, portando ad una nuova prospettiva sulla simbiosi tra gli organismi e sull’importanza della fissazione dell’azoto. Di fissazione dell’azoto in natura ne abbiamo degli esempi differenti ma quello a noi acquariofili marini più noto, ahimè, è quello della sua fissazione da parte dei ciano batteri. I ciano, così nominati con tragica simpatia da molti, a volte sono una vera piaga negli acquari perché compaiono anche in vasche che girano bene e la loro presenza è ancora discussa perché può avere cause diverse. Ma oggi ne analizziamo la loro utilità ed evoluzione.

Rivoluzione nel Mondo Marino: Il nitroplasto

Il nitroplasto, derivato dalla simbiosi tra un ciano batterio marino e un’alga, rappresenta un passo avanti significativo nella comprensione dei processi biologici nei nostri acquari marini. Questo organulo non solo aggiunge una nuova dimensione alla complessità dell’ecosistema marino, ma potrebbe anche offrire opportunità di miglioramento nell’allevamento di organismi acquatici in cattività.

Simbiosi Profonda

Nella biologia ci sono casi comuni tra gli organelli cellulari di origine simbiotica. I mitocondri, i cloroplasti e nel caso dei coralli le zooxantelle simbionti (anche se non sono organelli ma alghe unicellulari). Il concetto di simbiosi è semplice, a volte due organismi vivono meglio assieme e se separati spesso non vivono affatto perché uno da all’atro quello che gli manca per vivere. Così come i mitocondri e i cloroplasti provengono da batteri che si sono insediati in organismi superiori, offrendo loro dei vantaggi ma perdendo alcune capacità, anche i ciano batteri sembra abbiano instaurato una simbiosi profonda con alcuni organismi ed alcune alghe.

Un piccolo esempio di simbiosi tra alghe nei tessuti dei coralli e i coralli.
Un piccolo esempio di simbiosi tra alghe nei tessuti dei coralli e i coralli.

La simbiosi tra il ciano batterio marino UCYN-A e l’alga ospite Braarudosphaera bigelowii è un fenomeno affascinante che ci ricorda la complessità e l’interconnessione della vita marina. L’UCYN-A è stato scoperto per la prima volta dall’equipe del Professore Jonathan Zehr dell’UC Santa Cruz, nel corso della loro ricerca nell’Oceano Pacifico. Nel corso del tempo, l’UCYN-A si è evoluto fino a diventare parte integrante della cellula algale stessa, trasformandosi in un organulo chiamato nitroplasto.

Processo della fissazione dell'azoto atmosferico da parte del cianobatterio e del nitroplasto .
Processo della fissazione dell’azoto atmosferico da parte del cianobatterio e del nitroplasto .

Il Ruolo Cruciale delle Alghe:

Le alghe svolgono un ruolo vitale negli acquari marini, contribuendo alla produzione di ossigeno, alla filtrazione dell’acqua, alla nutrizione degli organismi e cosa più importate la rimozione di CO2 che, come sappiamo, è fondamentale per innalzare il pH dell’acquario marino. La scoperta del nitroplasto aggiunge una nuova dimensione alla loro importanza, poiché dimostra come la simbiosi tra organismi può portare a innovazioni biologiche significative.

Esplorando il Mondo dei Cianobatteri:

I cianobatteri, come l’UCYN-A, sono protagonisti nella formazione del nitroplasto. L’UCYN-A è capace di fissare l’azoto, un processo cruciale per la vita marina, che consente ai microrganismi di estrarre l’azoto dall’ambiente circostante e combinarlo con altri elementi per formare composti azotati essenziali per la vita. Ecco perché quando compaiono nelle vasche sono duri da debellare. La capacità di prosperare anche in vasche con carenza di azoto ovvero di Nitrato li fa dominare a lungo e sono presenti anche in acquari con i nutrienti a zero e con alcuni eccessi e sbilanciamenti dell’organico.

La scoperta del nitroplasto apre nuove porte nella ricerca sui cianobatteri, sulla simbiosi e sulle alghe negli acquari marini, promettendo futuri sviluppi emozionanti nel campo della biologia marina. Comprendere e valorizzare la complessità degli ecosistemi marini è fondamentale per garantire la conservazione della vita acquatica e per promuovere la sostenibilità ambientale.

Riferimenti

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