Tamara e Guido hanno tante cose da raccontarci, a partire dal loro meraviglioso acquario marino da 4.500 litri, una gioia per gli occhi ma non solo!
Siamo stati recentemente a trovare Tamara e Guido in un piccolo paesino in provincia di Vercelli, ed abbiamo scoperto non solo due acquariofili molto appassionati, ma 2 persone incredibili con tantissime sfaccettature che ci hanno lasciato letteralmente a bocca aperta. Tamara è impiegata in una nota catena della grande distribuzione, mentre Guido è un fabbro, e questo ha aiutato molto a costruire il proprio acquario. Si perché l’acquario è stato completamente autocostruito, ma su questo ci torneremo sopra nel prosieguo dell’articolo.
Prima di arrivare all’acquario vediamo anche un meraviglioso laghetto, che originariamente era una piscina, poi diventata una biopiscina, ed infine un laghetto per carpe Koi. Questo mostra un doppio lato del carattere di Tamara e Guido. Da una parte la voglia di cambiare, di migliorarsi, e dall’altra il fatto di fare quasi tutto con le proprie mani. E per questo non si possono non fare i complimenti a questi due ragazzi.
Ma non abbiamo ancora finito… ma prima vi lasciamo al nostro documentario sul loro meraviglioso acquario. Buona visione.
Il documentario dell’acquario marino da 4.500 litri di Tamara e Guido
Guardate il documentario e poi tornate pure a finire di leggere l’articolo dove troverete anche tutte le informazioni tecniche di dettaglio. Ingrandite a tutto schermo, mettetevi comodi e gustatevi il documentario, poi non dimenticate di lasciare un commento, di mettere mi piace ed iscrivervi al nostro canale YouTube.
Conosciamo meglio Tamara e Guido
Non abbiamo ancora iniziato a conoscere i nostri due amici. Si perché dovete sapere che sono anche allevatori di cani, nello specifico di bull terrier, standard riconosciuto ENCI & FCI con linee di sangue esclusivamente inglesi. Nel caso vogliate conoscere anche questo loro lato vi lasciamo con il link al loro allevamento “The Lucifers Bull“.
E per finire Guido è un grandissimo appassionato di Ducati. Si avete capito bene, ed infatti nel loro soggiorno ci sono ben tre moto Ducati in mostra, di cui una, la Ducati desmosedici rr potete vederla anche nella foto di apertura, mentre le altre due, una Ducati 998r ed una Ducati monster s4rs tricolore purtroppo non fanno parte di questo servizio 🙂
Spesso noi acquariofili ci lamentiamo delle dimensioni dell’acquario, ma questa volta l’acquario è talmente grande che addirittura l’altezza appare il lato limitante. 2 metri e mezzo per lato, pianta quadrata, 70 cm di altezza, ed una sump talmente piccola che si potrebbe vedere in un acquario marino domestico di 3-400 litri. Questo in pillole l’acquario di Tamara e Guido. Ma andiamo a conoscerlo meglio.
La tecnica minimale dell’acquario di Tamara e Guido
Come abbiamo detto l’acquario ha una capacità di 4.375 litri lordi dovuti alla dimensione della vasca di 250x250x70(h) cm ed è costruita interamente in vetro da 19 mm. E già qui abbiamo molto da dire. Si perché come ci ha raccontato Guido nell’intervista, l’acquario è stato costruito interamente da lui. Ordinando solo i vetri da 250 cm, e rimediando tutti i vetri del fondo da “scarti”. Pezzi di vetro che facevano parte di torri per ascensori e così via, e poi incollati artigianalmente. Devo dire che il risultato è assolutamente pazzesco. E se non me lo avesse detto, semplicemente non ci avrei creduto.
La parte tecnica dell’acquario è il sogno di ogni acquariofilo, visto che è inserita in una stanza completamente separata. Si perché l’acquario è sospeso con dei blocchi di cemento, come è ovvio che sia visto l’enorme peso. La gestione è affidata ai cambi d’acqua. Non avendo in acquario animali che consumano calcio e carbonati, sono sufficienti cambi molto ravvicinati da 10 litri. Si perché Guido ci racconta di voler cambiare mediamente 10 litri al giorno. Non sempre riesce a farlo, ma in un mese ci assicura che riesce a cambiare circa 200 litri. Ovvero poco meno del 10% del volume dell’acquario al mese.
Dal punto di vista della filtrazione invece ci troviamo un sistema a DSB, visto che sono stati usati circa 10 quintali di sabbia. Considerando un peso specifico della sabbia di circa 2,5 e una superficie di 2,5 per 2,5 metri, parliamo di un DSB alto mediamente 8-10 cm. Ovviamente nelle parti scoperte a causa dell’azione delle pompe, la profondità varia continuamente.
Illuminazione: Ecotech Marine Radion XR15W G6 Blue ed HQi 400 watt
Iniziamo sempre il paragrafo dedicato all’illuminazione dicendo che la luce è il cuore di ogni acquario marino. E non potrebbe essere altrimenti, perché la luce è energia, è ossidazione, e chi dice il contrario mente. E qui abbiamo una bella sorpresa. La parte principale dell’illuminazione è composta da ben 9 plafoniere Ecotech Marine Radion XR15W G6 Blue disposte in un array quadrato di 3×3 moduli, come ben si vede nel video.
Quindi ogni plafoniera illumina un quadrato di circa 83 cm x 83 cm. Questo è possibile perché gli animali ospitati nell’acquario di Tamara e Guido sono soprattutto coralli molli ed anemoni. Qui sotto vediamo i PAR misurati nel nostro DaniReef LAB, che mostra come una plafoniera XR15W G5 PRO a 60 cm di altezza abbia un picco di PAR di circa 110 μmol m-2 s-1 piuttosto costanti. Ottimi per i coralli che sono ospitati in acquario. In realtà le plafoniere che sono utilizzate sono le G6 Blue, diverse da quelle della nostra prova, che però non hanno differenze sostanziali nei valori PAR rispetto alle G5 PRO.
Ma non è finita, perché sopra l’acquario, c’è anche una singola HQi da 400 watt, con un riflettore, neanche a dirlo, artigianale. E’ tenuta molto alta, come si vede nel video, e serve soprattutto per fare riverbero, anche perché una singola HQi su una superficie così ampia probabilmente incide poco a livello di PAR. Ma è forse quella piccola cosa che fa la differenza.
Il fotoperiodo è molto lungo, dalle 7:30 del mattino alle 22:30. Spalmato quindi su ben 15 ore complessive, ovviamente seguendo una curva con alba e tramonto. A questo si aggiunge l’utilizzo della lampada HQi per altre 6 ore nel momento centrale della giornata.
Lo schiumatoio e la pompa di risalita
Come abbiamo detto la sump in confronto all’acquario è piccolissima. Una sump che potrebbe trovare posto al di sotto di qualsiasi acquario domestico appena più grande della media. Lo skimmer usato è un vecchio, ma ancora ottimo, Royal Exclusiv Bubble King 250 Supermarin con pompa Red Dragon, uno schiumatoio accreditato di 1.500 l/h di aria trattata e 3.000 l/h di acqua trattata. Parliamo di uno schiumatoio di circa 10 anni fa, ma che, come vedete fa benissimo il proprio lavoro e non necessita certo di essere sostituito.
La pompe di risalita è una sola, una New Jet 6000. Una pompa accreditata di 6.000 l/h di portata per una prevalenza di 432 cm. Dovete però considerare che la pompa non è posta sotto l’acquario come nella quasi totalità delle installazioni domestiche, per cui la portata in acqua sarà molto vicina, se non superiore, ai 3000 litri ora necessari per far funzionare perfettamente lo schiumatoio.
Il movimento in acquario
Per gestire il movimento in vasca Tamara e Guido hanno scelto 5 pompe Ecotech Marine Vortech MP40. Le pompe possono produrre singolarmente 17.000 l/h di portata. 4 di esse sono poste nel vetro posteriore dell’acquario e funzionano in sincrono, mentre la quinta è stata inserita nel vetro laterale in posizione piuttosto avanzata per rompere il flusso. Dal punto di vista dei conti, parliamo di una portata che arriva a al massimo a 85.000 l/h, su una vasca di 4.375 litri lordi. Questo ci porta ad una portata pari a 19 volte il volume dell’acquario. Rapporto praticamente perfetto per coralli SPS. Anche se le pompe vengono tenute più basse per evitare di spostare tutta la sabbia.
Tutto il resto che troviamo in sump
Come avete visto Guido e Tamara hanno una intera stanza tecnica dedicata all’acquario. Ma la sump è piccola, ed oltre alla schiumatoio ed alla pompa di risalita ospita un piccolo refugium, che contribuisce con circa 2 kg di alghe alla settimana a tenere un po’ più bassi i nutrienti, ed ospita poi 2 piccole lampade UV da 15 watt, ed un piccolo ozonizzatore.
Oltre a questo non c’è praticamente altro. In quanto non esiste un sistema di controllo, e neanche un sistema di riscaldamento o raffreddamento dell’acquario. A quello ci pensa il riscaldamento ed il raffreddamento della casa. Per tenere circa 23-24 gradi in inverno e 25-26 gradi in estate. That’s it. Non viene utilizzato neppure il carbone attivo, ma su questo ci torneremo.
I valori dell’acqua
Per controllare i valori ogni mese vengono utilizzati test colorimetrici, normalmente Elos, ed i risultati sono i seguenti:
Elemento | Valore |
Kh | 8-9 dKH |
Calcio | 450 ppm |
Magnesio | 1300 – 1350 ppm |
PO4 | circa 0 ppm |
NO3 | 30 ppm |
Temperatura | 23° – 26° |
Salinità | 1,026 |
Alimentazione
I pesci mangiano tantissimo. Dalle alghe nori, ben tre confezioni al giorno, al pellettato, ai fiocchi, ma soprattutto un pappone che Guido prepara composto gamberoni, cozze, pesci etc che viene poi congelato e somministrato giornalmente in quantità di 30-40 grammi. Un pappone di cui poi beneficiano perfettamente anche i coralli e gli anemoni.
Inutile dire e sia le foto che il video ne danno testimonianza, che i pesci sono tutti in splendida forma e con delle schiene incredibilmente larghe. Da questo punto di vista l’acquario di Tamara e Guido è davvero perfetto. Difficile immaginare qualcosa di meglio.
Il commento di DaniReef
L’acquario è spaventosamente bello. Un piccolo acquario di Polo Reef se vogliamo. Manca solo l’altezza ma questa è nella mente di Tamara e Guido che si pongono di aumentarla nella prossima incarnazione dell’acquario di casa. L’acquario che vedete ha solo due anni di vita, anche se Guido lo considera ancora in maturazione, ma non è il loro primo acquario. Prima di questo avevano un acquario di circa 500 litri con solo coralli duri ed acropore. Poi sono arrivati a questo. Ed è difficile dare loro torto. Un acquario spettacolare. Molto immersivo.
Molto spannometricamente, usando il nostro calcolatore che potete usare anche voi cliccando qui, ricaviamo una portata stimata fra vasca e sump di circa 3.500 l/h. Un valore perfetto per lo schiumatoio e per l’acquario in questione.
Vi ricordo i valori caratteristici di questo acquario marino: 110 PAR e un movimento pari a 19 volte il volume dell’acquario, in un acquario da 4.500 litri.
Veniamo invece a come io migliorerei questo splendido acquario. Da una parte quello che colpisce è l’estrema profondità dell’acquario. Con 250 cm di lunghezza infatti, lo spazio sembra non finire mai. Purtroppo il continuo lavoro dei pesci sul fondo contribuisce a non rendere particolarmente limpida l’acqua, e questo è un vero peccato.
Io ho già suggerito di aumentare di molto il dosaggio di ozono, ma anche di ricominciare ad utilizzare il carbone attivo in grandi quantità. Un acquario del genere avrebbe bisogno di usare qualcosa come 4 litri di carbone al mese. Ma questo renderebbe l’acqua completamente trasparente. Io è una cosa che cercherei di fare. Per me l’acquario non potrebbe che migliorare sensibilmente. Per tutto il resto è veramente difficile fare una critica.
Tutto è adeguato all’acquario. Tutto è studiato nei minimi dettagli. Un acquario che potremmo definirlo SLOW, per quanto riguarda la gestione, ma che è perfetta per quello che è ospitato in acquario. C’è tutto quello che serve. Niente di più. E in questo modo otteniamo un acquario gestito con il minimo indispensabile ma con il massimo godimento possibile. Un sogno.
A pagina due potete trovare tutte le fotografie che abbiamo scattato al bellissimo acquario di Tamara e Guido, la lista dei pesci e dei coralli ospitati.