COME ALLESTIRE UN ACQUARIO DI ACQUA DOLCE


Premessa:

Nella mia lunga storia di acquariofilo mi sono trovato diverse volte ad allestire un acquario da zero. Dopo i primi due tentativi non propriamente soddisfacenti (leggi la loro storia), perché non suffragati dalla conoscenza dell'argomento, mi sono finalmente trovato nella condizione di ri-cominciare da zero ma con un bagaglio di conoscenze abbastanza approfondito. Grazie ai soliti amici Paolo  e Sanzio dell'Acquario Club di Cesenatico, sono riuscito a mettere le mani su un acquario usato. Le misure sono 80x40x55 (lxpxa), e contiene circa 90 litri d'acqua.

Primo problema: come spesso accade per chi non ha un appartamento per conto proprio, il primo problema sono i genitori, quindi approfittando di una loro assenza, ho portato a casa il nuovo acquario. Come tutti voi dovreste sapere, nell'allestimento di un acquario ottimale è necessaria molta pazienza, ma questo purtroppo non è stato il mio caso, infatti ho dovuto fare tutto prima che loro tornassero... inoltre dovevo fare un travaso tra acquari, e non un allestimento ex novo, leggete quindi quello che segue "cum grano salis".

L'Allestimento di un nuovo acquario.

Per prima cosa è necessario stendere 1/3 della ghiaia mescolata a fertilizzante sul fondo, poi la restante parte, circa i due terzi, sopra quello appena steso. Fondamentale è la scelta di un buon fertilizzante e di una ghiaia assolutamente non calcarea, per non compromettere gli equilibri chimico biologici dell'acqua, di granulometria variabile a seconda della taglia dei pesci che vorremmo ospitare. Io per onor di cronaca ho usato una vecchia ghiaia, e quindi l'ho dovuta lavare approfonditamente prima di poterla stendere, la cosa è stata alquanto noiosa, e mi ha portato via almeno 2 ore di tempo.

Dopo il fondo è necessario pensare all'allestimento del filtro. Mi sono munito di Dupla Biocascade, resina, lana di perlon ed ho predisposto il nuovo filtro, seguendo lo schema logico del filtraggio meccanico seguito dalle resine e poi dal materiale che servirà per il substrato batterico. Vi ricordo a questo proposito che le dimensioni del filtro sono essenziali per una buona riuscita del vostro biotopo acquatico. Quindi, se ne avete la possibilità scegliete sempre l'acquario con il filtro più grande, anche a scapito di altre caratteristiche.

Siamo giunti quindi al riempimento con acqua della nuova vasca. E' molto facile vanificare la perfetta stesura del fondo se non si seguono delle banali ed elementari regole, come ben sa chi si è ritrovato a dover riempire il proprio acquario. Io ho utilizzato un sacchetto di plastica e vi ho fatto scivolare l'acqua sopra, dopo averlo steso sopra la ghiaia. Questo serve per evitare di formare dei buchi nella ghiaia e a non rimescolare il fertilizzante annegato sul fondo. E' importante anche non versare direttamente l'acqua dalle taniche sopra al sacchetto, poiché in questo caso esso si formerebbe un grosso buco, e la nostra fatica non sarebbe servita a molto. Io ho usato una cannetta collegata alle taniche d'acqua poste più in alto dell'acquario stesso, come la più facili leggi dell'idraulica insegnano.

A questo punto esistono molte scuole di pensiero su come procedere, io ho riempito quasi tutta la vasca ed ho acceso pompa e riscaldatore. L'acquario si è colorato lentamente di rosso, fenomeno dovuto alla ferrite compresa nel fertilizzante. Niente di preoccupante ovviamente, tanto che dopo solo qualche giorno l'acqua era diventata limpida e cristallina.

Dopo aver fatto tutto questo mi sono concesso una giornata di riposo. Ho dovuto lasciare il tempo all'acquario di posizionarsi su una temperatura ottimale. La sera dopo infatti ho immesso le prime piante. In casi normali si dovrebbero attendere almeno due - tre giorni, ma nel mio caso, come ho già detto, avevo poco tempo. Una volta introdotte le piante ho cominciato ad accendere i neon, due Triton, che ritengo essere le migliori lampade in commercio, presentando caratteristiche di fitostimolazione unite ad una lunga durata, e ad una colorazione intensa dell'acquario e dei pesci.

A tutti voi che potete cominciare ad allestire un acquario con molto tempo a disposizione consiglio di attendere una settimana e di introdurre poi dei pesci mangiatori di alghe, che aiuteranno molto nella conduzione del vostro acquario. Ad esempio penso ad una coppia di Siamensis, che nelle prime settimane non devono essere alimentati, costringendo loro a cibarsi delle alghe cresciute nel vostro acquario. Dopo aver  aspettato almeno altre due settimane si può cominciare a popolarlo definitivamente. Nel mio caso invece il tempo era tiranno, e quindi dopo soli due giorni di maturazione ho dovuto riversare tutti i pesciolini che avevo nell'altro acquario. Bisogna dire però, che ho fatto massiccio uso di batteri per cercare di mantenere stabili e ottimali le condizioni del mio acquario.

Devo ammettere di esserci riuscito. Infatti i nitrati non sono mai stati un problema, in quanto non sono mai stati rilevati e gli altri valori, a parte il ferro un po' alto, erano nella media. I pesci si sono adeguati quasi subito al nuovo ambiente, più largo, ed ho dovuto registrate solo un decesso, quello di un bellissimo Corydoras Reticulatus. Gli altri pesci hanno goduto per lungo tempo di ottima salute.

E per finire, dopo un altro mesetto sono ritornato nel mio negozio di fiducia ed ho comparato un impianto per la diffusione di CO2. Devo dire che dopo dieci giorni di uso sono rimasto impressionato dalla velocità di crescita delle piante, infatti come tutti noi sappiamo, gli elementi necessari alla crescita delle piante sono essenzialmente tre, la luce, l'anidride carbonica e la fertilizzazione. In un acquario di primo allestimento difficilmente si avrà un diffusore di CO2 e questo comporterà inevitabilmente una crescita lenta di qualsiasi pianta. Se invece fosse possibile inserire sin dall'inizio un reattore di anidride carbonica si potrebbe notare una crescita istantanea di quasi tutte le piante. Il punto fondamentale di questo processo è che le piante, organismi superiori, si cibano dello stesso nutrimento delle alghe, organismi inferiori, quindi favorire lo sviluppo delle piante, oltre ad aumentare l'ossigeno disciolto porta all'eliminazione delle piante per via biologica, ottenendo quindi benefici sotto tutti i punti di vista.

Si ringraziano per la consulenza gli amici Paolo e Sanzio dell'Acquario Club di Cesenatico.

Danilo Ronchi, 1999
Aggiornato il 29 gennaio 2003


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