 Polk Audio RTi28 |
Dopo aver
comprato le due torri da pavimento della Polk Audio, le
RT1000i, mi sono trovato nella situazione di
dover acquistare i diffusori surround per completare il mio impianto home
theater. La scelta naturale era ovviamente sempre in casa
Polk Audio, e così mi
sono avvicinato nuovamente a questi diffusori prendendo in considerazione
diverse configurazioni. In pratica le RTi28 e le R15, i due diffusori bookshelf
che erano disponibili nella catena Media World.
Non costano poco, 319 euro, e sono degli ottimi diffusori bookshelf oltre ad un
complemento ideale del mio impianto.
I diffusori RTi28 sono una coppia di diffusori bookshelf con accordo in
bass reflex, dalle dimensioni di 30,5 cm H x 18,7 cm L x 24,8 cm P, per un peso di
13,6 kg la coppia.
L'accordo reflex è posteriore, e quindi in teoria se
ne sconsiglia l'uso nelle vicinanze di un muro. Però la Polk Audio li fornisce
anche di una staffa incorporata per il montaggio a parete. Io non ho potuto
provarle in prossimità del muro ma ovviamente questo tipo di configurazione
porterebbe ad una colorazione in gamma medio bassa, anche se la tecnologia
proprietaria Power Port potrebbe aiutare a diminuirne i problemi. Il manuale d'uso
è solo in inglese, composto di poche pagine in bianco e nero e copre una
famiglia di tre prodotti, RTi28, RTi38 e RTi70. Carina l'idea di includere un
foglio con gli ingombri del diffusore per poter prendere le misure in caso di
installazione a parete.
Il pannello posteriore presenta solo due morsetti, dorati, che accettano sia le
banane che le forcelle. Non è quindi previsto il biwiring. Il diffusore fa uso di 1 woofer da 13,3 cm
e di un tweeter a cupola metallica tri-laminata da 25 mm, entrambi del tipo "Dynamic
Balance". Una tecnologia di progettazione dei componenti basata sulla giusta
combinazione di sofisticati materiali, sulla conformazione geometrica e su
avanzate tecniche costruttive. Tale risultato è stato raggiunto attraverso una
ricerca effettuata in collaborazione con la Jhon Hopkins University basata su studi interferometrici al laser per
limitare il break-up delle membrane. Questo tipo di visualizzazione della
superficie dell'altoparlante permette di individuare le risonanze e le
deformazioni non desiderate del cono, che provocano le distorsioni
dell'altoparlante. (maggiori dettagli ed immagini di interferometria laser sul sito
della Polk Audio). Entrambi i drivers sono montati su un baffle a minima
diffrazione, che insieme alla particolare cura delle griglie parapolvere
contribuisce a minimizzare le riflessioni e quindi a restituire un suono meno
colorato. Sebbene la rimozione delle griglie sia altamente consigliata
nell'ascolto stereofonico. I
diffusori sono ovviamente schermati, vista la propensione per l'home theatre, in
modo da non interferire con i tubi catodici.
Il tipo di carico scelto, come abbiamo visto, è bass-reflex, che sfrutta un'apertura
nel retro del diffusore, dotata, come ormai tutti i diffusori di questa marca
nella fascia medio-alta, di
quella che alla Polk Audio chiamano Power
Port. Si tratta di un cono contrapposto allo sbocco reflex (come
si può vedere dalle foto) che dovrebbe ridurre la turbolenza creata dall'aria
che esce dal condotto reflex, il ché dovrebbe ridurre le distorsioni ed
aumentare l'efficienza dei bassi.
Dati tecnici dichiarati:
Risposta in frequenza: da 59 Hz a 26 kHz misurati a -3dB
Crossover tra mid-woofer e tweeter: 2,4 kHz.
Potenza raccomandata dell'amplificatore: 20-150 watt
Impedenza nominale: 8 Ohm
Sensibilità: 89 dB/w/m
Come suonano?
Date le vicissitudini del mio impianto, ho in casa solo
l'amplificatore multicanale Marantz SR6300. Quindi ogni considerazione è stata
fatta considerando questa accoppiata. i cavi utilizzati sono stati dei FFRC e
dei TNT-Star (vedi i cavi autocostruiti nel sito
TNT-AUDIO).
Date queste premesse qualsiasi cosa io dica dovreste poi verificarla voi in sede di ascolto,
prendendo ogni mia considerazione con la dovuta cautela.
Appena collegati hanno mostrato il loro carattere, che oserei dire neutrale, nè
caldo nè freddo. Precisi, senza arrivare ai livelli delle B&W, per fare un
paragone. La loro dinamica è eccellente, forse il power port è più performante
di quello che si è portati a credere in un primo momento. L'immagine
tridimensionale è buona ed i diffusori tendono a scomparire, ascoltando ad occhi chiusi
"Prime Directive" dei Dave Holland Quintet si ha la netta sensazione
di essere all'interno del quintetto, e non si riesce a distinguere dove siano i
diffusori.
La cosa che mi ha colpito di più sono stati i bassi però. Non posso
dire se essi siano più o meno profondi di quanto dichiarato dalla casa, ma sono
velocissimi, precisi, asciutti. Contribuiscono quindi a rendere questi diffusori
ancora più precisi. Comparando questi diffusori con le RT1000i si nota la
mancanza dell'avvolgimento che la musica dovrebbe dare. Nel confronto appaiono
un po' asettici, più freddi, ed ovviamente con bassi meno presenti, ma
dobbiamo considerare che la differenza di prezzo è di circa quattro volte.
Io ho posizionato i diffusori quasi in mezzo alla mia stanza, avvicinandoli alle
pareti diminuisce l'immagine tridimensionale, ma aumentano i bassi, diventando
più rotondi e meno secchi. Il vostro gusto vi aiuterà a disporli nella maniera
più adeguata. Se ad esempio non avete il subwoofer sarà preferibile accostarli
maggiormente ai muri posteriori per rinforzare l'emissione in gamma bassa, anche se questo comporterà una certa
colorazione, altrimenti potendo disporre di un sub, si potranno posizionare
nella posizione a loro più consona, a circa 80 cm dal muro.
L'alta sensibilità, 89dB unita ad una impedenza nominale di 8 ohm, ne fanno dei
diffusori facili da pilotare e capaci di suonare molto forte anche con
pochi watt di potenza. O meglio, con un amplificatore stereo da 20watt non si
avranno problemi a sonorizzare forte ambienti di media cubatura, ma con un
amplificatore multicanale sappiamo bene che i watt non bastano mai. Ad ogni modo
un ampli da 60 watt dovrebbe suonare forte senza problemi.
La gamma alta è precisa e dettagliata, anche se non troppo dolce, mentre i medi
sono di ottimi livelli, presentando delle voci molto credibili.
Come già le loro sorelle prima di loro, sono diffusori molto rivelatori di ciò che si trova a monte,
quindi una amplificazione qualitativamente adeguata è fondamentale per farle
rendere al meglio.
Ascolto Home Theatre
Appena posizionati come diffusori surround si sono dimostrate un ottimo
complemento del mio
sistema. Precisi, dettagliati, con un basso preciso che ha migliorato
notevolmente l'ascolto. Devo però anche dire che i miei precedenti diffusori
surround erano abbastanza ignobili, monovia con impedenza di 16 ohm.
La configurazione scelta è stata quella di impostarli come "large" nell'impianto,
facendo in modo che possano riprodurre tutte le frequenze. La differenza,
rispetto alla configurazione "small", è quella di ottenere una sonorità più
piena, più rotonda. Anche perché potendo scendere fino a 53 Hz era uno spreco
tagliarli più in alto.
Le loro doti di dinamica e velocità hanno contribuito a creare una immagine
solida, estremamente credibile, e con una riproduzione delle basse frequenze
ancora più avvolgente. Questo mi porta, ancora una volta, a pensare ai kit
economici che hanno dei satelliti che difficilmente scendono sotto gli 80-100
Hz, e che quindi non riescono a dare la sensazione di rotondità e pienezza che
riescono a riprodurre diffusori completi.
Per la cronaca io ho preferito porre i diffusori surround ad altezza orecchio,
non a un metro ed ottanta di altezza, come spesso si vede consigliare. La
differenza infatti era un suono meno preciso, meno direzionale, con buoni
risultati in Dolby Surround ma meno che mediocri in Dolby Digital e DTS dove la direzionalità dei
suoni diventa molto importante. Ancora una volta è sufficiente guardare "Fast
and Furious" e "Blade II" per rendersene conto.
Costruzione e finitura
Esteticamente sono molto ben fatti. Il legno, nero nel mio
caso, è veramente bello, curato sin nei minimi dettagli anche se non al livello
delle RT1000i.
Anche il condotto power port non
è ai livelli di quello delle sue sorelle maggiori, infatti sembra uno stampato
di plastica neanche troppo curato, forse saranno le misure ridotte, ma da una
idea un po' approssimativa. Sopra il condotto c'è un foro per poter appendere i
diffusori al muro, contemporaneamente nella parte bassa ci sono due tappi in
gomma rigida che servono a stabilizzare il diffusore una volta appeso. In
effetti la soluzione sembra efficace ed economica, visto che non servono delle
mensole ad hoc, anche se questo non fa certo pensare alle RTi28 come dei
diffusori audiofili; ribadisco comunque ancora una volta la necessità di
posizionarle su stands per ottenere il massimo da questi piccoli diffusori.
Comprese nella confezione ci sono otto piccoli appoggi in gomma che possono
essere utili per non appoggiare il diffusore direttamente sugli stands, un po'
piccoli e non troppo isolanti, ma come si dice in questi casi, sempre meglio di
niente.
Lamentele
Non posso lamentarmi di questi diffusori. Suonano bene e sono ben fatti, che
altro si può chiedere a dei diffusori? Certo come diffusori surround sono
perfetti, come diffusori principali invece esistono molto alternative che devono
essere vagliate attentamente, ma queste piccoline hanno molte frecce al loro
arco e valgono almeno un ascolto in condizioni controllate.
L'unico vero problema è insito nel loro carattere. Sono diffusori neutri ed
estremamente rilevatori, sono quindi da evitare amplificazioni troppo fredde, o
troppo analitiche, per evitare un suono penetrante, oppure freddo, e
possibilmente meglio puntare sulla qualità, visto che tutto quello che c'è a
monte si sente, eccome se si sente.
Posizionamento e consigli
vari
Ribadisco ciò che ho già detto. Gli stands sono fondamentali per ottenere il
meglio da questi diffusori, e possibilmente si dovrebbero installare ben lontani
dalle pareti, almeno 80 cm. Lo sbocco reflex posteriore infatti potrebbe creare
rimbombi e colorazioni nello spettro di frequenze medio-basse se posizionate
troppo vicine al muro.
Usandole come diffusori surround invece si potrebbe utilizzare la loro
predisposizione per l'installazione a parete, magari settandoli come "small",
sebbene questo degradi l'informazione sonora in maniera avvertibile.
Essendo diffusori neutri e rilevatori, ad alta sensibilità e con un modulo di
impedenza alto, sono da preferire le amplificazioni ad alta qualità che non ad
alta potenza.
Conclusioni
Il giusto complemento del mio impianto home theater. Non voglio fare come molte
riviste che finiscono dicendo che il tal diffusore vale molto più di quello che
costa, non posso dirlo. Quello che posso dire è che suonano bene, molto bene, e
come diffusori surround sono assolutamente fantastici, sempre che i diffusori
principali siano dei Polk Audio, ovviamente.
Sceglierli come diffusori principali implica un ascolto molto approfondito,
visto che in quella fascia di prezzo esistono molti concorrenti agguerriti, ma
penso possano partire in pole position per un qualsiasi confronto.
Buon Ascolto!
Danilo Ronchi, 23 febbraio 2003
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