Insoddisfatto del
mio precedente amplificatore Audio Video ero continuamente attento alle novità
del mercato, e trovandomi a passare abbastanza spesso nel mio negozio di fiducia
mi sono fatto convincere a fare un ascolto.
Devo però premettere alcune cose. Innanzi tutto ero molto scettico sulla Marantz.
Marca che, giova ricordarlo, era un riferimento assoluto negli anni settanta
come costruttore di amplificatori, poi per alterne vicende che l'hanno vista
passare di mano dalla Superscope alla Sony e dalla Philips alla D&M Holdings,
entrando a far parte della multinazionale che controlla anche Denon, questo
riferimento cessò. Nel periodo Philips divenne soprattutto famosa per i
suoi lettori cd, fra i migliori ancora oggi.
Sensibile, anche troppo, a questi discorsi che la vedevano in secondo piano come
costruttrice di amplificatori, e memore di un frettoloso ascolto fatto qualche
anno prima che mi aveva lasciato abbastanza freddo, non ero certo ben disposto
verso questo famoso marchio. L'unica cosa che mi aveva sempre attirato era la
bellezza innegabile di questi amplificatori.
In quel momento a casa mia stava suonando un amplificatore multicanale Yamaha
DSP-A5 collegato tramite le uscite pre-out ad un amplificatore stereo Nad
304. Questo per ottenere il massimo da entrambe le situazioni di ascolto.
Inoltre essendo lo Yamaha solo amplificatore avevo anche un ulteriore componente
che era il sintonizzatore. Ero quindi alla ricerca di un amplificatore che
avesse una qualità simile al Nad, che fosse nettamente migliore dello Yamaha e
che mi permettesse di fare a meno del sintonizzatore, tutto il resto non era
fondamentale per il momento.
Facendomi attirare da una offerta pazzesca del mio rivenditore di fiducia mi
sono fermato coi miei cd ad ascoltare un Nad T741, che complice il ritiro dei
miei componenti mi era stato offerto a meno di 200 euro.
Sulla carta il Nad era vincente sotto tutti i parametri. Il listino lo dava a
circa 1000 euro, aveva solo DD e DTS, non aveva il sesto canale, il telecomando
era quanto di più semplice non si potesse, faceva cioè a meno di tutte quelle
caratteristiche secondarie che non erano necessarie per un buon suono, facendo
presagire una ottimizzazione del progetto sul fronte della riproduzione musicale.
Purtroppo all'ascolto queste mie elucubrazioni mentali furono disattese. Il
suono era piatto, soprattutto confuso nei pieni orchestrali, o comunque dove
fossero presenti più strumenti simultaneamente. Non volevo credere alle mie
orecchie. Facendo diverse prove a confronto coi miei cd e diversi amplificatori
rimasi colpito da due amplificatori. Il Marantz SR5300 ed il suo cugino maggiore
il 6300. E questo era ancora più strano se si pensa alla mia "prevenzione" a cui
ho accennato poco sopra. Purtroppo non mi è stato possibile confrontarli
direttamente con gli Harman Kardon, visto che mi erano stati vietati dalla
gentil consorte, dato il loro non bellissimo "appeal".
Affinando l'ascolto fra i due suddetti amplificatori la mia scelta cadde proprio
sul 6300, che mi portai a casa per poterlo comparare al sistema che avevo e che
conoscevo bene. Arrivato a casa e collegato il sintoamplificatore mi ci è voluto
veramente poco tempo per capire che il Marantz e lo Yamaha erano su due pianeti
molto diversi tra loro.
Il confronto con il vecchio Nad stereofonico è stato
invece molto più difficile, non essendoci una netta predominanza di una elettronica
rispetto all'altra. Le differenze erano per lo più timbriche, e circoscritte ai
diversi tipi di musica che venivano interpretate meglio ora da uno ora
dall'altro ampli.
Alla fine la mia scelta è stata quella di portare le mie vecchie elettroniche al
negozio, Yamaha, Nad e sintonizzatore e comprarmi il Marantz SR6300, nell'attesa
di completare il mio impianto con un ulteriore amplificatore stereo di
riferimento negli anni a venire.
Descrizione
L'aspetto esterno di questo apparecchio è molto lineare, con spigoli arrotondati, invece dei soliti angoli. È costruito in maniera solida, come testimoniato dal peso di 14,8 kg. Le specifiche fornite dalla Marantz sono 2x100W su 8 Ohms, 20-20.000 Hz, con una THD di non più dello 0,08%. Si arriva quindi a 2x125W
su 6 Ohms, abbastanza lontani dai 2x150W teorici che si dovrebbero avere.
La fascia anteriore è di alluminio spazzolato ed è molto pulita. La grande manopola a sinistra è
il selettore delle diverse modalità surround, mentre la controparte sulla destra è il potenziometro
elettronico del volume. Tra queste due manopole c'è un
grande display a cristalli liquidi. Proprio sotto al display troviamo i pulsanti
che gestiscono il sintonizzatore. Sotto di essi c'è una fila di pulsanti che selezionano
la coppia di altoparlanti principali usati, A e B (che attivano i rispettivi relè,
eliminando così il cablaggio, ma mettendo i relè sul percorso del segnale),
l'audio 6.1, l'impostazione dell'ingresso analogico o digitale sulla stessa
sorgente, il tasto di source-direct che bypassa tutto tranne il comando del volume, ed i pulsanti di
sleep, dimmer e muting.
La fila più bassa contiene, ancora da sinistra verso destra, l'interruttore d'accensione, lo spinotto per le cuffie, i selettori
delle sorgenti, Tv, dvd, vcr1, dss/vcr2, aux, cdr/md, tape, cd, tuner e gli
ingressi per i segnali video, supervideo e stereo, questi ultimi connettori sono
dorati a differenza di tutti i connettori posteriori che invece, purtroppo, non lo sono.
Salta subito all'occhio la mancanza dell'ingresso phono, peccato.
L'interno

L'interno
è molto ordinato ed assomiglia molto all'architettura di un personal computer.
Una scheda madre su cui sono installate tutte le piastre di decodifica, ingressi
ed uscite. Ovviamente si notano anche il trasformatore a lamierini e 2 enormi
condensatori. Il cablaggio è tutto sommato abbastanza ordinato.
La piastra madre che lo equipaggia è la stessa dell'SR5300 anche se i componenti utilizzati
sono molto probabilmente diversi, visto che le piste disegnate sulla piastra
sono diverse a seconda della dicitura riportata, se 6300 oppure 5300.
Una strana caratteristica che si nota una volta aperto l'amplificatore
riguarda il differente collegamento delle due coppie di diffusori principali
(come si può vedere dalla foto a sinistra). I
morsetti dei diffusori principali, così come quelli di tutti gli altri
diffusori, sono direttamente saldati ad una scheda, e questo è sicuramente un
bene per la linearità del percorso di segnale, la seconda coppia di diffusori
principali invece, comunemente chiamati B, sono collegati tramite un semplice
cavo. Da questo discende come sia meglio collegare i diffusori solo all'uscita
A.
Degno
di nota è il fatto che la Marantz abbia fornito il suo amplificatore di 2
condensatori fatti fare probabilmente su specifiche visto che sono marchiati
Marantz (vedi fotografia sotto),
ce ne sono 2 principali con una capacità di 15 microfarad ciascuno per un totale
di 30 microfarad e questo garantisce un'ottima riserva dinamica per
l'amplificatore. In totale ci sono 5 condensatori marchiati Marantz, tutti gli
altri sono invece marchiati Luxon.
Il Chip di decodica è un Crystal, probabilmente il 493263, per la decodifica Dolby
Digital e DTS. Complessivamente l'amplificatore presenta la decodifica DD, DD
EX, DTS, DTS ES sia in modalità NEO 6 che Matrix, Dolby Pro Logic II, inoltre il
Circle Surround II e un paio di effetti DSP.
Dati tecnici dichiarati:
Sezione Audio
Potenza di uscita continuativa (20 Hz - 20 kHz / distorsione armonica totale
anteriore=0,08%) Diffusori anteriori
destro/sinistro: 100 W/Ch su 8 ohm Centrale: 100
W/Ch su 8 ohm
Diffusori surround destro/sinistro: 100 W/Ch su 8 ohm
Centrale surround: 100 W/Ch su 8 ohm
Diffusori anteriori destro/sinistro: 125 W/Ch su 6 ohm Centrale: 125
W/Ch su 6 ohm
Diffusori surround destro/sinistro: 125 W/Ch su 6 ohm
Centrale surround: 125 W/Ch su 6 ohm
Rapporto segnale rumore lineare: 105 dB Sensibilità/impedenza d'ingresso
lineare: 340 mV / 47 kW
Sezione Video Standard televisivo: NTSC/PAL
Livello/impedenza d'ingresso: 1 V / 75 W
Livello/impedenza d'uscita: 1 V / 75 W
Risposta in frequenza video: da 5 Hz a 8 MHz (-1dB)
Rapporto segnale rumore: 60 dB
Sezione Sintonizzatore FM
banda di frequenza: 87,5 - 108,0 MHz
Sensibilità utile: IHF 1,8 mV/16,4 dBf
Rapporto segnale rumore: mono/stereo 75/70 dB
Distorsione: mono/stereo 0,2/0,3%
Separazione stereo: 1 kHz 45 dB
Livello d'uscita del sintonizzatore: 1kHz, +-40 kHz dev. 500 mV
Sezione Sintonizzatore AM
banda di frequenza: 522 - 1611 kHz
Sensibilità utile: antenna a telaio 400 mV/m
Rapporto segnale rumore: 50 dB
Distorsione: 400 Hz, 30% mod. 0,5%
Potenza assorbita: 380 W
Peso: 14,8 kg
Impressioni d'ascolto in Multicanale
L'SR6300 scalda molto, e in multicanale ovviamente la sua temperatura raggiunge
il massimo. Vi consiglio quindi di lasciarlo molto ben aerato, per evitare di
farlo entrare in protezione. Per riscaldarsi impiega non più di una ventina di
minuti, trascorsi i quali le sue doti acustiche non cambiano più e si mantengono
costanti nel tempo.
Pilota abbastanza facilmente ogni tipo di diffusore, anche se sconsiglio degli
accostamenti misti di diffusori con moduli d'impedenza nominale e sensibilità
diverse, carico che sarebbe critico per ogni amplificatore. Nel mio ambiente di
ascolto sono capaci di suonare molto forti, complici sicuramente i 90 dB di
sensibilità dei miei diffusori Polk Audio RT1000i,
ma siamo sempre in un ambiente di quasi 50mq, ed il display del volume
difficilmente si avvicina ai -5 dB, con il fondoscala posto a +10dB.
In Dolby Digital e in DTS l'ascolto è assolutamente fantastico, con una dinamica
elevata ed un coinvolgimento di prim'ordine, ben aiutato ovviamente da ottimi
diffusori ;-)
Ascoltate ad esempio il coinvolgimento totale con il dvd del "Signore degli
Anelli Extended Version", oppure con l'ostico "Twister", analizzate ogni più
piccolo suono riprodotto mentre guardate "Blade II", fatevi coinvolgere dai
motori di "Fast and Furious", in tutti i questi film l'amplificatore non vi
deluderà. Dolce quando serve, e presente, cattivo quando il gioco si fa duro.
Quello che stupisce maggiormente, soprattutto se vogliamo paragonarlo allo
Yamaha DSP-A5, è la dinamica. La capacità di farvi sentire ogni più piccolo
suono presente nella colonna sonora, analitico, veloce ma non fastidioso. Tutto un'altra
cosa rispetto allo Yamaha, che nel confronto appare confuso, metallico, in poche
parole inadeguato, ma questo è anche imputabile alla differenza notevole di
costo fra le due elettroniche. Oltre a ciò devo rilevare come le basse frequenze siano molto più
presenti, molto più precise e controllate
Anche il Dolby Pro-Logic II è impressionante, riesce a decodificare una sorgente
in Dolby Surround, quasi come se fosse un Dolby Digital, ricreando la
stereofonia anche posteriormente. Una valida aggiunta per potersi godere i film,
trasmessi in analogico, di tele+. Non mi piace però utilizzare il Pro Logic II su
fonti stereofoniche, in quanto il suono appare falso, sebbene, ovviamente avvolgente.
Impressioni d'ascolto Stereofonico
Questo amplificatore è stato provato a fondo con tre diverse coppie di
diffusori, i B&W CDM, le Polk Audio
RT1000i e le Polk Audio RTi28, e
paragonato con diversi amplificatori stereo, NVA AP50, Nad 304, e diversi
amplificatori multicanali, Yamaha DSP A5, Nad T741,
Marantz SR5300, Denon 1803.
Il carattere che ne è scaturito è stato quello di un amplificatore neutro,
decisamente migliore dei suoi antagonisti multicanale, anche in maniera
eclatante, e sostanzialmente alla pari del Nad ma inferiore all'NVA.
Leggeremente freddo, ma capace di una notevole dinamica, ed in possesso di un
controllo sui bassi veramente fuori dalla media. Inoltre devo dire che sono
rimasto impressionato da come riesce a restituire gli strumenti a fiato e le
voci femminili, in maniera assolutamente credibile e coinvolgente. Per aver
qualche riferimento vorrei che poteste ascoltare Dave Holland Big Band in "What
goes around" (ECM 1777 014002-2) dove rimarreste stupiti dalla resa di tutti i
fiati presenti, dalla notevole dinamica e dal pizzicato sulle corde del
contrabbasso. Oppure sentire la voce di Diana Krall in "Love Scenes" (Impulse
051234-2), o ancora la favolosa chitarra jazz di Pat Metheny in "Speaking of now"
(Warner Bros 9362-48025-2).
Migliore la sua resa in macrodinamica che non in microdinamica, è forse un po'
leggerino con il pianoforte di cui non riesce a riprodurre interamente la sua
maestosità, compito per altro disatteso anche dai suoi antagonisti multicanale,
aspetto per cui invece si fanno preferire i due amplificatori stereo, per ovvi
motivi. Ottima la riproduzione di musica rock, dai Dire Straits a Bruce
Springsteen, passando per Pink Floyd e Deep Purple, un basso controllato e
presente che ha dell'incredibile, se lo paragoniamo con lo Yamaha ed il Nad
presenti nell'impianto precedentemente.
Devo però sottolineare come questo amplificatore dia il meglio di se
nell'ascolto di un certo tipo di musica jazz, dove grazie alla presenza di
diversi strumenti a fiato riesce ad esprimersi al meglio, e dove si prende anche
il lusso di staccare notevolmente un ottimo amplificatore come il Nad 304. Nei
pieni orchestrali invece il livello è quasi uguale a quello del Nad 304, e
questa è stata un'ottima sorpresa date le differenti vocazioni dei due
amplificatori in oggetto.
La scena sonora è buona, e si riesca a determinare facilmente la disposizione
orizzontale dei musicisti, mentre la profondità è meno scolpita ed un po' più
nebulosa, ma considerata la classe dell'apparecchio ritengo sia sufficiente,
dato che i suoi diretti concorrenti non riescono a fare di meglio.
Se superiamo lo 0 nel potenziometro del volume il suono perde un po' della sua
incisività, la riserva dinamica diminuisce, ed il suono appare molto più
compresso e quindi confuso, anche se non posso dire che vada in clipping.
Devo notare però come l'avvicinarsi a 0 dB nel mio ambiente vuol dire far tremare i muri, in pratica
è un volume d'ascolto insostenibile.
Giudizio Complessivo
Un ottimo
amplificatore con una dotazione completa e con un telecomando quasi perfetto.
Infatti è programmabile in maniera semplice ed oggi riesce a dirigere ogni
componente elettronico di casa mia. L'unica pecca è il fatto che non sia
retroilluminato, rendendo la scelta di qualche tasto difficoltoso nell'oscurità,
ma nonostante ciò semplice e ben costruito.
In questo sintoamplificatore mi ha favorevolmente impressionato la possibilità di poter diminuire la luminosità del
display fino a spegnerla, e la compressione della dinamica per ascolti
notturni, sebbene sia utilizzabile solo con fonti digitali e pur
essendo uno spreco doversene servire.
Il display è ben illuminato e prodigo di
informazioni, anche se la scelta di Marantz di visualizzare la sorgente ed il
tipo di collegamento, analogico o digitale, lascia un po' perplesso, io avrei
preferito poter vedere chiaramente il tipo di decodifica usata, cosa non sempre
fattibile, se non facendo ricorso all'OSD.
La Radio si sente molto bene, la sensibilità è ottima, ed ogni radio appare
notevolmente calda e presente, a volte si fa fatica a credere che si stia
ascoltando la radio.
Complessivamente è un ottimo apparecchio, che riesce in più di una occasione a
stupire, restituendo una sonorità appartenente ad elettroniche ben superiori,
come quando si ascolta jazz in presenza di strumenti a fiato. Perde un po'
nell'ascolto a basso volume, ma guadagna molto nel controllo dei bassi. Ottimo
invece nell'ascolto multicanale dove riesce a sfoderare tutte le armi che
possiede. Notevole il fatto che disponga di uscite pre amplificate per tutti i
canali, permettendo l'uso di un finale esterno mantenendo l'ottima parte
relativa alle decodifiche multicanali. In effetti il mio sistema si evolverà
verso la scelta di un amplificatore stereo di qualità per poterlo abbinare a
questo gioiellino della tecnica.
Conclusioni
Difficile rimanere impressionato dall'ascolto stereofonico di un amplificatore
multicanale, ma questo è proprio quello che mi è successo, e per di più da un
amplificatore di una marca, Marantz, che non godeva delle mie simpatie. Ho
dovuto ricredermi. Come ho già detto
scrivendo dei miei diffusori, non sono io che posso dirvi, o che voglio dirvi,
se questo amplificatore sia il migliore del mondo od assolutamente il migliore
nella sua fascia di prezzo, dipende da troppi fattori, però posso affermare con
certezza che sia un ottimo amplificatore multicanale ed un buon
amplificatore stereofonico. Io vi consiglio di andarlo ad ascoltare,
potreste rimanere colpiti.
Danilo Ronchi, 9
marzo 2003
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